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 Numero storico 18 - Luglio 2002 -> Home
IN QUESTO NUMERO :


L'Occhio del cittadino attento : Scuole di Viale Europa, lavori a rilento
Via Santa Croce, lontano dagli occhi, lontano dal cuore
Refezionisti senza paga
Un anno da capogiro
Angelo Gallo, setimo assessore
In linea con i programmi
Pascariello, anno primo
Uno spendi e spandi alla cieca
La Biennale varca i confini
Rassegna sotto la pioggia
 
 
 
 
 
 
 
 


- Refezionisti senza paga -
- Articolo di Pag. 2

Slitta, senza ragione, il compenso agli ausiliari che hanno collaborato nelle mense scolastiche.


Pur essendo cessato dal 1° gennaio 2000 il rapporto giuridico alle dipendenze del Comune, il personale ausiliario transitato nei ruoli dello Stato ha continuato ad avere rapporti di lavoro, seppur in modo indiretto, con l’Amm.ne comunale.

Difatti, attraverso convenzioni-tipo previste dallo Stato, i dipendenti individuati dalle direzioni didattiche o dagli Istituti Comprensivi hanno prestato la propria collaborazione in qualità di refezionisti nei plessi scolastici in cui viene erogato il servizio mensa.
Nella convenzione viene fissato il numero di addetti a cui spetta la quota di circa 900 euro lordi. Adesso vi chiederete il motivo di questa premessa. E’ presto detto.

Terminato l’anno scolastico 2001/02, i dipendenti interessati si sono visti negare il compenso spettante in quanto, a detta del dirigente del servizio, le competenze sarebbero state liquidate alla fine dell’anno solare. Sembra che a nulla sono valse le vibrate proteste degli interessati, tant’è che hanno minacciato di non voler più aderire alla prossima convenzione.

Alcuni di essi ci hanno confidato che la somma maturata, seppure di modica entità, avrebbe risolto alcuni problemi familiari. Siamo però fiduciosi, anzi convinti, che il Sindaco possa intervenire per dirimere la questione e salvaguardare i diritti sacrosanti di coloro che chiedono solo il giusto riconoscimento per il lavoro svolto.

Da non trascurare il fatto che tale situazione, se non risolta al meglio, potrebbe creare disagi agli alunni (e alle loro famiglie) all’inizio dell’anno scolastico e farebbe lievitare notevolmente i costi che il Comune sostiene per il servizio mensa.

Articolo di: Tina Serino

 

 



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