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Uno dei due giardini di Via S. Croce
scompare per lasciare il posto all’ennesimo
cubo di cemento.
La notizia in sé non farebbe gran
rumore se non per l’evidente sfrontatezza
con cui sono iniziati i lavori. Le ruspe
hanno letteralmente sgretolato gli alberi
del giardino riducendoli, in un solo giorno,
a cumuli di legna per camino.
E fin qui nulla questio. Quello che ha
lasciato sgomenti i residenti del luogo
è la “sbadataggine”
con cui sono stati decapitati tre alberi,
con i relativi cordoli, coltivati con
cura dall’impresa manutentrice del
verde e che salvaguardavano la poco decorosa
immagine offerta dai dissestati marciapiedi
di Via S.Croce, forse declassati perché
l’assessore Gallo risiede nel Comune
capoluogo.
Lo sconcerto a cui accennavamo deriva
dal fatto che i tre alberi, secondo il
parere dei cittadini con il pollice verde,
sarebbero potuti essere espiantati e depositati
in spazi verdi del Comune o in zone “in
lista di attesa”. Si pone quindi
l’angosciosa domanda: chi pagherà
i danni per simile scempio? Il solito
Pantalone o, stavolta, considerato il
gesto eclatante, si darà ai cittadini
un piccolo esempio di buona e sana amministrazione
del patrimonio comunale?
Ci auguriamo che non si prenda ad esempio
il modo poco ortodosso con cui si gestiscono
i rapporti con gli enti, ai quali si concedono
con estrema magnanimità i permessi
per …rompere le strade (Telecom,
Enel, Napoletanagas), salvo dimenticarsi
di controllare che il successivo ripristino
sia eseguito a perfetta regola d’arte.
Ci rammarichiamo di dover stigmatizzare
l’operato di un’amministrazione
che sprofonda letteralmente nell’oblio
allorquando si pone la necessità
di intervenire in una zona distante dalla
propria orbita di interessi clientelari.
Vorremmo sbagliarci, ma i segnali sono
evidenti se non inequivocabili. E non
possiamo certo dar torto ai bellicosi
cittadini che ci hanno ricordato che l’episodio
a cui accennavamo sopra, il degrado di
Via Sturzo (anch’esso più
volte segnalato dal nostro giornale) e
l’abbandono in cui versa Via S.
Croce, se rapportati agli interventi realizzati
in altre zone, rappresentano in buona
sostanza il metro che questa Amministrazione
adotta per l’ottimale (sarebbe più
calzante “sconsiderata”) riqualificazione
del territorio comunale.
Da parte nostra, per il “delicato”
ruolo che occupa la stampa locale, non
possiamo che suggerire agli amministratori
una sincera e profonda …. meditazione.
Articolo di : Nicola D’Andrea
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