L’EMERGENZA RIFIUTI PRECIPITA ANCHE AL NORD
Questione di storia, questione di informazione: anche il nord Italia vive la sua “emergenza rifiuti”.
Facciamo un passo indietro nel tempo, di appena un paio di anni.
La società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti nella provincia di Alessandria, nel basso Piemonte, espone il suo progetto: raccolta differenziata porta a porta.
In cosa consiste l’idea: ogni unità abitativa, ogni famiglia, viene fornita di bidoncini e sacchetti di plastica per effettuare una raccolta differenziata dei rifiuti (bidoncino dell’organico, sacchetto per la spazzatura indifferenziata, bidoncino per il vetro, per la plastica, ecc.), così che in ogni appartamento ci siano fino a sei diversi tipi di contenitori per rifiuti.
Probabilmente nessuno vorrebbe essere nei panni di un povero malcapitato residente in un monolocale.
Tuttavia, l’idea viene considerata all’avanguardia e possibile risolutrice di un’emergenza che pian piano aumenta la sua capillare invadenza della nostra amata Italia.
Parte così il progetto; dalle strade spariscono i classici bidoni e le case si riempiono di contenitori di vari colori (almeno hanno pensato all’estetica, dal momento che ne deve risentire l’igiene domestica).
Mentre, tanto per fare un esempio, il paese di Ovada, nell’alto Monferrato dove la pianura si schianta sull’imponenza dell’Appennino ligure, vive una situazione simile a quella napoletana (spazzatura in grande quantità anche fuori dai cassonetti), la società dello smaltimento dei rifiuti della provincia di Alessandria dichiara fallito il progetto della raccolta differenziata porta a porta: entro il 2009 si ritorna al passato, di nuovo in strada i cassonetti della spazzatura.
Ora è davvero crisi.
Laddove si prova ad installare qualche inceneritore ci si scontra con il disappunto della gente, gli “addetti ai lavori” non trovano accordi e i giornali si danno alla pazza gioia: qualcuno addirittura sostiene “mai come a Napoli”, altri “da Vercelli immondizia verso Alessandria, ma è solo per 40 giorni”.
Nel mondo si parla di Napoli, del Sud Italia, ma l’informazione si ferma al confine “Duosiciliano” e non va oltre, ignorando e tenendo all’oscuro la gente sui reali problemi che vive anche la zona nord della nostra penisola.
Così adesso anche il freddo e grigio Piemonte leva gli occhi al cielo, nella speranza che un aiuto giunga almeno da lassù.
Stefano Terracciano (*)
(*) Stefano Terracciano, già redattore-inviato di Sportisland.net, è nato a Napoli 25 anni fa, ha vissuto a Caserta, in Via Acquaviva, per poi trasferirsi, nel 1999, con la famiglia in provincia di Alessandria, dove vive tuttora. Ha il diploma maturità artistica ed è attualmente iscritto all’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Vercelli, dove frequenta il corso di laurea in lettere. Giornalismo nel sangue e nel futuro, conduce un interessante blog, www.laverainformazione-stefano.blogspot.com, la cui denominazione la dice tutta sullo spirito che anima il suo impegno.
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