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L’ omaggio de I VARI...ETA’ a Massimo Troisi (e non solo)

Oltre che al grandissimo artista napoletano scomparso, la compagnia di Vittorio Di Tommaso ha dedicato una parte del suo spettacolo "Viaggio tra Napoli e Caserta - Tra musica, storia e folklore" alla Reggia di Carditello, ispirandosi ad un libro della giornalista Verdile. Nella ricchissima ed originale scaletta del programma anche gli artisti dell’Associazione Raffaele Viviani di Portici (tra i quali il fratello dell’indimenticato Aurelio Fierro) e il gruppo di musica popolare sannicolese “ ’A Via ‘e Perruni”.

 

Oltre a quella, normale, delle prove di recitazione che ciascuna compagnia fa nel periodo che precede la rappresentazione della propria commedia da portare in scena, “I VARI...ETA’ ” si sono sobbarcati, sabato 14 luglio, anche l’altra, immane, fatica di preparare, miscelare e cucire un programma intenso che ha visto l’esibizione anche di altri due gruppi di spettacolo.
E questo è già abbastanza per capire di quanto lavoro si sono resi protagonisti i “ragazzi” di VITTORIO DI TOMMASO. Perché l’impegno che essi sentono quando si tratta soprattutto di onorare la rassegna estiva dell’Arena comunale è molto intenso e supera di gran lunga una “normale” esibizione.

Lo spettacolo che è uscito fuori dalla fantasia, dall’abilità, dalla capacità, dalla passione, dall’umiltà, dal senso di rispetto per il pubblico di Vittorio Di Tommaso è qualcosa di eccezionale. Un capolavoro di ingegneria artistica. C’è stato praticamente molto di più di tutto per uno spettacolo di varietà: perché proprio questo ha voluto Di Tommaso: riproporre al pubblico il suo “primo amore”, in ossequio all’abituale cliché artistico della compagnia e al suo nome (scritto, come si sa, in un “doppio senso” dato proprio dai puntini tra “vari” ed “età”).

Il tutto in un originalissimo “viaggio” artistico tra ospiti di prestigio (provenienti da Napoli) e di tradizione (da San Nicola la Strada).


La “scaletta” del “VIAGGIO TRA NAPOLI E CASERTA – TRA MUSICA, STORIA E FOLCLORE” coordinata da Nicola Ciaramella in postazione dietro le quinte (alla ...Gialappa’s, per intenderci, tanto per citare solo una delle tantissime idee che hanno reso lo spettacolo unico) si può dire che ha assunto più propriamente forma e connotazione di un vero e proprio “scalone”, come ha scherzosamente sottolineato il conduttore stesso. Essa si è rivelata un tourbillon di emozioni dove non è mancato praticamente niente: atti comici d’autore, teatro, musica, folclore, parodie, canzoni umoristiche, prosa, poesia e due grandiosi, inediti ed originali “omaggi”, uno con sfondo storico dedicato alla Reggia di Carditello e l’altro all’icona della comicità napoletana Massimo Troisi, con sketches tratti da suoi film e poesie da egli composte.

Vietato distrarsi” -ha detto il conduttore- “perché chi si distrae si perde un pezzo di quella meravigliosa luce di Napoli che sta arrivando su tutti noi”.

E nessuno degli spettatori ha potuto farlo, perché il format artistico dei “Vari…età” non ha concesso scampo a nessuno.

Originalissima anche la dotazione scenica, costituita da un carico di valige al centro del palco (Il “Viaggio”...) e da uno schermo per le proiezioni di luoghi scenografici e filmati relativi ai contenuti dello spettacolo.

Senza dimenticare un’altra “chicca” dell’arredamento: i gradini del palcoscenico dell'Arena, che sono stati impreziositi, per l'occasione, dal Vivaio Crescente Domenico di Capodrise.

Lidia Quintavalle ha pensato alle luci e all’audio, mentre Maddy Leone si è occupata del trucco e parrucco.


Ad introdurre il programma un’affascinante miniserie di estratti musicali tratti da grandissimi capolavori della memoria storica napoletana. Ad eseguirla al pianoforte elettrico un compositore di vecchia fama, il Maestro FRANCO MATRICANO, che fu, tra l’altro, pianista-direttore d'orchestra con Johnny Dorelli, autore di musiche di famosi film e protagonista di numerose tournèe al fianco di prestigiosi nomi internazionali della musica e dello spettacolo come Eduard Cailleau e Jacques Brel.

I motivi ispiratori del “Viaggio tra Napoli e Caserta – Tra musica, storia e folclore” sono stati spiegati dal conduttore ricorrendo ad una originale elucubrazione riguardante la linea retta e la circonferenza (“Voi direte, ma che c’entra la geometria con uno spettacolo di varietà?”), dove la prima è “una serie infinita di punti ai quali non si ritorna” e la seconda è “un perimetro che si ripete e dove si rivedono tappe già percorse prima”.

Ecco il perché del Viaggio dei Vari...età e delle valigie sul parquet. “Quello dei Vari…età” -è stato spiegato- “non vuole essere un viaggio senza ritorno, nel senso di fine a se stesso, per scoprire un mondo e basta. Non vuole essere, cioè, una linea retta. Esso vuole, invece, essere un viaggio sempre da ripercorrere, sempre da rifare, dove le varie tappe si incontrano continuamente senza fine. Dove il centro è Napoli, la sua arte, la sua cultura, la sua meravigliosa bellezza trasmessa in tutto il mondo. Noi, stasera, ne vogliamo cogliere e celebrare solo una piccolissima parte, quella che passa per e che arricchisce San Nicola la Strada”.

Beh, sinceramente c’è poco da aggiungere. E’ tutto abbondantemente spiegato qui.


Il Viaggio è cominciato da Napoli, esattamente da San Giorgio a Cremano, il paese nativo di Massimo Troisi, destinatario del “clou” dello spettacolo ideato da Vittorio Di Tommaso.

E anche luogo di nascita di Rino Cuomo, presidente dell’ASSOCIAZIONE ARTISTICO-CULTURALE RAFFAELE VIVIANI”, da oltre un decennio impegnata a Portici nell’organizzazione di salotti culturali a tema e nella presentazione di libri, nuovi cantanti ed artisti che tengono alto il nome della musica, del teatro e dell’arte napoletana.

RINO CUOMO, che abita da anni a San Nicola la Strada, si è esibito, in vari momenti del programma, nella canzone umoristica “Sofia” (qui, sollecitato simpaticamente dal conduttore, ha specificato la differenza con la “macchietta”, sottolineando che la prima ha sempre un doppio senso), nella prosa “Ngiulina” e nell’altra canzone umoristica “Fravula Frà”.

DINO BASILE, direttore artistico dell’associazione, si è esibito in queste tre prose: “ 'O trascurato” (un personaggio popolare della Napoli dei primi anni del ‘900), “Prezzetella a Capera” (...”l’antesignana del telegiornale”, come ha ironicamente lanciato da dietro le quinte il presentatore) e “Campanilismo” (un “inno alla napoletanità”, secondo la definizione dell’artista stesso).

Accolto da una marea di applausi anche ITALO FIERRO, fratello del grandissimo cantante ed attore Aurelio Fierro, storica prestigiosa icona artistica di Napoli.

“ 'A sunnambula” e “Lazzarella” (secondo posto al festival di Napoli del ‘57) i due grandi successi di Aurelio Fierro (a cui sono stati dedicati piccolissimi stralci di ricordi) magnificamente da egli interpretati.

Ad accompagnarli tutti, il maestro Matricano sulle ali dei suoi virtuosismi.

L’Associazione Viviani ha poi offerto anche un altro saggio della bravura dei suoi artisti, grazie alla performance dell’attrice PATRIZIA COSIMO, eccezionale interprete della prosa

“Leonarda” (“probabilmente la serial-killer italiana più famosa del ‘900”) scritta da Lina Wertmuller.


Un primo “assaggio” I VARI...ETA’ lo hanno offerto all’attentissimo e divertito pubblico con uno sketch interpretato dal “maestro” Vittorio Di Tommaso e dall’ “astro” DOMENICO PALMIERO.

Ovvero “Il prestito”, una dimostrazione chiara della cultura artistica della compagnia, un classico dell’avanspettacolo (il comico con la sua “spalla”), genere derivato storicamente dal varietà e considerato il "fratello povero" del teatro di rivista.


E poi il “Monologo con Dio”: la riedizione, contestualizzata ai giorni nostri, di una performance tratta dallo spettacolo di esordio del noto commediografo sannicolese Vincenzo Mazzarella (“Fuochi fatui”, 1994) in cui recitarono, tra gli altri, due grandi interpreti del teatro sannicolese, lo stesso Vittorio Di Tommaso ed il compianto Tonino Daniele, ricordato con devozione dal conduttore e sottolineato con un grande applauso da parte del pubblico. Un omaggio rispettoso ed elegante, umile ed originale, porto da Vittorio Di Tommaso a Enzo Mazzarella (mai quest’ultimo aveva ricevuto in tutta la sua carriera un tributo del genere) che avrebbe senz’altro meritato, a fine spettacolo, un suo personale ‘grazie’ dietro le quinte che non c’è stato.


Un altro “omaggio” I VARI...ETA’ hanno voluto tributarlo ad una delle più conosciute (e fino a poco tempo fa trascurate) bellezze monumentali della provincia di Caserta, la REGGIA DI CARDITELLO, e alla scrittrice e giornalista Nadia Verdile, che ad essa ha dedicato un libro che ne narra “i fasti, le feste, i furti, le aste” e poi “angeli e redenzioni”.

Dopo la proiezione del filmato a corredo dell’opera realizzato da Roberta Ventrella Edizioni, ecco Vittorio Di Tommaso e Domenico Palmiero a recitare un magistrale dialogo “che racconta di tempi belli lontani, di tempi brutti vicini, di un mondo di giovani e adulti che si sono occupati di un sogno e per questo hanno combattuto per anni e di un uomo di cultura, prestato per breve tempo alla politica, che grazie al suo impegno da ministro dei beni culturali ha permesso ad una delle meraviglie della nostra terra, la piccola reggia di Carditello, di ritornare nella proprietà dello Stato e quindi di tutti noi”.

Il dialogo abilmente rappresentato è stato “il racconto dello sguardo perso di un re, Ferdinando IV (interpretato da Domenico Palmiero), incredulo e disperato, di un servitore (interpretato da Vittorio Di Tommaso), appassionato della sua terra e rispettoso del suo regno, e di un sogno diventato realtà”.


Dopo un grande momento storico, il momento del folclore, passando da un contesto artistico all’altro, forse diametralmente quasi opposti: chi se ne intende può facilmente capire come, questo, possa solo essere frutto di una incredibile versatilità di un gruppo che, proprio non a caso, si chiama “Vari...età”.

Ad approdare sul palco dell’Arena sono stati, quindi, i musicisti e cantanti della famosissima band di musica popolare “ ‘A VIA ‘E PERRUNI” di San Nicola la Strada, con Franco Natale alla mandola e chitarra, Francesco Nigro alle castagnette e voce, Federico Cangiano alla fisarmonica, Carmine Gionti alla chitarra battente e voce, Francesco Aimone alla tammorra.

Il gruppo, nato in seno all'Associazione di cultura e tradizioni popolari "Il Giardino", canta e racconta le radici di Terra di Lavoro, le tradizioni dei nostri antenati e del nostro passato. Il suo nome trae origine da un'antica via di San Nicola la Strada, Via Pilade Bronzetti, che il volgo ha sempre chiamato dall'antichità “ 'A Via 'e Perruni”, come si legge negli atti storici, senza, però, conoscerne il significato. Esso punta a rievocare il tempo andato e si prefigge di mantenerne in vita il ricordo, nonché a valorizzare e a salvare dalla scomparsa le tradizioni locali, le feste, i racconti, le filastrocche, le cantilene, le nenie, i balli popolari delle nostre terre, intonando ed eseguendo, con strumenti di fattura artigianale (castagnette, tammorre, putipù, chitarre, fisarmonica, percussioni varie) antichi motivi, canti devozionali, beneauguranti e di speranza, tammurriate della tradizione popolare.

Il repertorio, da cui il gruppo ha tratto tre pezzi tra i più conosciuti, si compone di canti di amore e di lavoro, di lotta e di preghiera, di villanelle e proverbi della nostra identità culturale e della nostra storia, che non devono essere dimenticati. Antiche sono le parole dei canti, che ricordano vicende liete e tristi della nostra realtà del tempo andato. Attraverso l'esecuzione di canti popolari, tammurriate, filastrocche, voci di vecchi mestieri si punta ad appassionare gli ascoltatori e a salvaguardare dalla scomparsa definitiva testimonianze della nostra storia.

L’invito lanciato (e subito accolto) al gruppo di Franco Nigro (grazie al quale restano vive alcune tradizioni locali come quelle carnevalesche e natalizie) è stato, insomma, un altro atto di devozione verso quella “sannicolesità” che Vittorio Di Tommaso, napoletano con San Nicola la Strada nel cuore e nell’anima (chi scrive e ben lo conosce può ben testimoniarlo!), tende sempre a porre in giusto e doveroso risalto.


E poi, ecco il capolavoro de I VARI...ETA’ messo in scena sabato 14 luglio 2018 all’Arena Comunale di San Nicola la Strada.

L’omaggio tributato a Massimo Troisi, ad una icona incommensurabile della comicità napoletana, è stato qualcosa di sensazionale. Mai pensato prima in tale portata ed in tale intensità di avvicendamento delle varie fasi in cui si è articolato. Mente, anima, corpo e fantasia tutte in forte agitazione espressiva: una chiara dimostrazione della bravura e della eccezionale capacità ideatrice e realizzatrice di Vittorio Di Tommaso e del suo gruppo. La trasposizione in teatro di scene da film ha rappresentato la sublimazione del suo inarrivabile genio creativo: che è qualcosa di semplice, di spontaneo, di estremamente comprensibile; una vera “lezione”, insomma, a chi dell’arte ha un concetto sostanzialmente blando, formale e di facciata.

Il Grande Massimo, dall’alto, è stato, non ci sono dubbi, il primo a gioire.

L’input.

A fine giugno -così la voce fuori campo del conduttore mentre gli artisti preparavano la scena- Napoli ha ricordato, in tre serate svoltesi a Piazza Plebiscito, che sono trascorsi quarant’anni anni dalla nascita della sua prima famosissima creatura”.

La Smorfia, ovviamente!

Ma questo è stato solo uno spunto” -e qui la voce del conduttore si è mestamente tinta di nostalgia- “perché uno spazio a lui dedicato non poteva assolutamente mancare da parte dei VARI…ETA’. Dopo Eduardo, dopo Totò, non poteva mancare, nella mente e nell’anima dei Vari…età, lui, il terzo grande di tre grandi che hanno reso grande la tradizione comica del teatro e del cinema napoletano: Massimo Troisi”.

Fragoroso l’applauso del pubblico.

Ma prima del grande Omaggio, introdotto con dovuta “suspense”, sale sul palco un ospite particolare, un amico fraterno di Troisi e scenografo dell’Associazione Viviani: Peppe Borrelli.

Era l’anno 1972” –ha raccontato il conduttore- “quando Peppe, con Massimo Troisi, che allora frequentava l’istituto per Geometri (e questo è un altro motivo per cui abbiamo iniziato la serata in ...chiave geometrica), con Lello Arena, con Enzo De Caro ed altri amici appassionati, fondò il Centro Teatro Spazio, dove si ricercarono nuovi linguaggi e quel tipo di comicità che i napoletani e il grande pubblico scopriranno qualche anno dopo, con il trio La Smorfia e tutti i film di Troisi: una tipologia del napoletano finalmente reale, distante da quei ‘quadretti’ consumati e banalizzanti a cui il cinema stava da tempo abituando”.

Emozionato, e non poteva non esserlo, Peppe Borrelli, che fu spalla tecnica e aiuto regista di Massimo nel suo ultimo famoso film “Il postino”, ha raccontato, con il suo naturale parlare simpatico ed affabile, alcuni episodi di quella indimenticata ed indimenticabile vita insieme a Massimo nel nome dell’amicizia e della passione per il teatro.

Al termine del suo intervento, l’attesa entrata in scena dei giovani (e anche di un ‘vecchietto’) attori dilettanti dell’Associazione Culturale e Compagnia Teatrale “I vari…età”, che hanno ricordato il grande artista scomparso nel ‘94 con sketches, intermezzi, poesie e un video ideato e composto da Domenico Palmiero: il tutto tratto dal magico, indimenticato ed indimenticabile “mondo” di Massimo Troisi.

Ci hanno pensato loro, I Vari...età, a far capire quanto sia possibile, se animati da passione e sorretti da bravura, trasportare su un palco teatrale alcune scene da grandi film di Troisi.

Nell’ordine, tutti in radiosa maglietta nera (e scusateci l’ossimoro), in sintonia con i relativi stacchi musicali originali abilmente miscelati e con la scenografia proiettata sullo schermo, le scene di “Robertino”, “Miracolo”, “Pronto, Nicò” e “San Gennaro” tratti dai film “Ricomincio da tre”, “Scusate il ritardo”, “Il caffè mi rende nervoso” e dal repertorio de La Smorfia.

Poi l’angolo della poesia (sì, per chi non lo sapesse Massimo Troisi fu anche poeta) con Domenico Palmiero che ha declamato “Stanotte” e “ ‘O ‘ssaje comme fa ‘o core”.

E poi, ancora, tutti gli attori assorti, seduti con spalle al pubblico, seduti a guardare il video con momenti molto particolari della vita di Troisi, realizzato da Domenico Palmiero: emblematico il titolo, “Sogno napoletano”, ispirato dalle parole che Troisi disse ad una giornalista, dove “sogno” non è sostantivo, ma indicativo presente del verbo “sognare”.

Finita la breve ricchissima e commovente proiezione, i Vari...età ad alzare le braccia per salutare Troisi. Sullo sfondo l’ultima frase del video: “A te, Massimo!”.

Poi, di nuovo faccia al pubblico, tra un lunghissimo applauso, uno per uno, il Maestro Vittorio Di Tommaso, Domenico Palmiero, Domenico Carozza, Francesco Di Tommaso, Maria Rosaria Clemente, Carmine Compagnone, Domenico Terracciano e Roberto Di Tommaso.

E Nicola?”, ha chiesto Vittorio...

Nicola! Nicò!”: così gridando è corso alla sua ricerca Roberto, ansioso di beccarlo finalmente...

Pochi attimi di suspense e... “L’aggio sparato!”. Forse così qualcuno vorrebbe...

Ma no, Nicol è vivo ancora”, ha concluso Vittorio.

E vivo è anche lui, Vittorio, più che mai, anche se anche a lui qualcuno avrebbe voluto sparare...

Nel Gran Finale di uno spettacolo inobliabile (chi vuole può rivederlo su Youtube e nella VideoGallery del Corriere di San Nicola), tutti i protagonisti del “Viaggio” in palcoscenico a fare da coro a Italo Fierro nella celebre canzone “ ‘A pizza”, seconda al festival di Napoli del 1966, interpretata da Aurelio Fierro e Giorgio Gaber.

Una canzone napoletana scritta da due milanesi, Testa e Martelli”, ha raccontato il conduttore sulle note del maestro Matricano, sottolineando con orgoglio che la Pizza Napoletana è patrimonio dell'Unesco.

Il modo forse migliore per chiudere questo meraviglioso Viaggio con Napoli e San Nicola la Strada nel cuore.

Nel nome e nel grido della socializzazione tra “vecchi” e “giovani”, del sano confronto tra generazioni artistiche (Palmiero e Carozza, 18 anni, i più piccoli; Fierro, 85 anni, il più grande), dell’aggregazione culturale tra Napoli e San Nicola la Strada.

“Un viaggio che sempre ritorna e mai avrà fine”.

I Vari...età: pochi mezzi, tanta simpatia, indistruttibile passione.

Prima dell’inizio dello spettacolo, mentre gli attori si stavano preparando e noi stavamo accendendo l’abat jour sul tavolino dietro le quinte, avevamo sentito da qualcuno queste parole, diciamo ...simpatiche, anche se non troppo: "Non posso dire che lo odiamo, poichè ci è simpatico, ma quando lavoriamo con lui ci fa venire una cosa ...int 'a pancia".

Sì, è vero, Vittorio Di Tommaso una cosa dentro la pancia la fa venire sicuramente a chi non lo conosce bene: chissà, forse si chiama invidia. Lui è umile. Detesta la presunzione e l’arroganza. Non sarebbe da vero artista. Vittorio Di Tommaso è soprattutto rispettoso. E lo ha ampiamente dimostrato.

Ah, un attimo ancora. Un’altra cosa. Di ...sorprendentemente eccezionale. Non avevamo mai visto, al termine di uno spettacolo, l’intera compagnia, regista compreso, smontare le scene dal palco per far posto allo spettacolo del giorno dopo. E, per giunta, al buio (i fari erano stati già spenti) e tra i pericoli di qualche crepa del parquet. Il tutto, mentre molti spettatori facevano la fila per salutare e complimentarsi con gli attori ed il grande maestro.

Vittorio Di Tommaso e “I Vari...età” lo hanno fatto. Senza batter ciglio. Con umiltà. Con senso del rispetto. Sono doti che hanno a iosa. Virtù loro e di pochi.


Nicola Ciaramella
(onorato di aver presentato un grandissimo spettacolo con San Nicola la Strada e Napoli fortemente nel cuore)


IL VIDEO COMPLETO DELLO SPETTACOLO
https://www.youtube.com/watch?v=lTHcQ8KqD6s&t=503s 

SINTESI DELLO SPETTACOLO
https://www.youtube.com/watch?v=FjJT1qU-O3g&t=20s 

ESIBIZIONE DELL'ASSOCIAZIONE VIVIANI
https://www.youtube.com/watch?v=EPjKkxL96zY 

"IL PRESTITO"
https://www.youtube.com/watch?v=UmcoFAco1NM 

"MONOLOGO CON DIO" 
https://www.youtube.com/watch?v=g-UbHXQdQsg 

L'OMAGGIO ALLA REGGIA DI CARDITELLO
https://www.youtube.com/watch?v=R2TWh_-52T8&t=322s 

ESIBIZIONE DEL GRUPPO " 'A VIA 'E PERRUNI"
https://www.youtube.com/watch?v=sw6iDgdjkfk 

OMAGGIO A MASSIMO TROSI
https://www.youtube.com/watch?v=QymAzxIGTJk&t=25s 

PEPPE BORRELLI RICORDA MASSIMO TROISI
https://www.youtube.com/watch?v=h3xjtFYXkzg 

"NICO' T'AGGIA SPARA' "
https://www.youtube.com/watch?v=eKpaE21_-d8&t=2s 


I gradini ai lati del palcoscenico arredati con le piante offerte dal Vivaio Crescente Domenico di Capodrise





















 

 

 

 

 

 

 

 

 


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