Tutto pronto per “Festa del Pane canestrato” 2019
Lunedi 17 giugno la conferenza stampa di presentazione del programma, che si preannuncia di grande interesse culturale e spettacolare.
La manifestazione di due giorni (22 e 23 giugno), che si prefigge, oltre allo scopo di rafforzare la memoria di una grande tradizione locale, anche il ricordo delle “vie della canapa”, è stata finanziata dalla Regione nell’ambito del “Programma regionale di eventi di promozione turistica” e aspira ad essere inserita in futuro nel neo istituito “Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC)”.
Con la conferenza stampa che si terrà lunedi 17 giugno, alle ore 11.30, presso i locali dell’Enoteca provinciale della Camera di Commercio di Caserta in Via C. Battisti, sarà dato l’avvio ufficiale alla attesissima FESTA DEL PANE CANESTRATO 2019, primo evento della storia e delle tradizioni di San Nicola la Strada ad essere inserito nel “Programma regionale di eventi di promozione turistica”, rivolto ai comuni non capoluoghi di provincia, promosso nell’ambito delle strategie individuate per rafforzare la conoscenza della storia e delle tradizioni locali della Campania.
E’, al di là del riproporre e di rivivere anche quest’anno una delle più longeve manifestazioni popolari (sorta nel 2009 grazie alla pro Loco), una soddisfazione grandissima, un’occasione che costituisce indubbiamente motivo di orgoglio particolare per i sannicolesi e per chi (Comune e Associazioni) si impegna nel favorire la memoria dell’immenso patrimonio delle tradizioni locali.
Per capire l’importanza del riconoscimento di questa manifestazione, ammessa al contributo finanziario regionale, occorre far riferimento all’ Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), di recente istituito dalla Regione, nel quale, allo scopo di salvaguardare, anche in chiave turistica, il patrimonio delle tradizioni culturali della Campania, sono catalogate le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle rappresentazioni, alle espressioni, ai saper fare, agli usi sociali, ai riti e ai momenti festivi collettivi (anche di carattere religioso), all’arte, all’artigianato, alle musiche tradizionali, alla cultura agro-alimentare, alle sagre, ecc., così come definite dalla Convenzione UNESCO, ivi compresi anche gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità riconoscono in quanto parte del patrimonio culturale campano, trasmettendoli di generazione in generazione, costantemente ricreati in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia in quanto senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.
Questa sarà certamente l’ottica futura della FESTA DEL PANE CANESTRATO: il suo inserimento, cioè, in questo importantissimo Inventario, la cui istituzione costituisce un'azione di salvaguardia e valorizzazione dei fondamenti culturali della Regione che altrimenti rischiano di andare dimenticati e dispersi. L'IPIC, al quale in futuro potrà aspirare di essere iscritta la FESTA DEL PANE CANESTRATO, è, sostanzialmente, uno strumento per preservare la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere quei soggetti, pubblici o privati, che partecipano attivamente alla sua valorizzazione e gestione.
L’idea e le motivazioni della “FESTA DEL PANE CANESTRATO” sono tutte racchiuse in questo primo comunicato stampa con il quale la Pro Loco, spinta dai fini di rafforzare il senso di appartenenza della comunità, di contribuire a rendere migliore la qualità dell’offerta turistica e, soprattutto, di conservare il ricordo di una grande tradizione locale, la istituì nel 2009: «La festa nasce dall’idea di ricordare il pane fatto in casa, quello che si metteva a crescere nelle piccole canestre di vimini e che veniva cotto a legna nei forni che oggi verrebbero definiti “condominiali”, ma che nei vecchi cortili di un tempo erano di proprietà e di uso delle famiglie che vi abitavano. Il giorno deputato alla preparazione ed alla cottura del pane era come un giorno di festa, solitamente il sabato. Il pane fresco, i “pezzi” che poi venivano conservati e consumati nei giorni successivi, portavano allegria, preparavano al giorno di festa, sinonimo di pranzo più abbondante di quello solito della settimana. Con la farina le mamme di un tempo preparavano non solo il pane, ma anche le freselle, i biscotti, la pasta nelle sue diverse fogge e forme».
La “FESTA DEL PANE CANESTRATO”, di cui si sono sinora svolte dieci edizioni, si svolge ogni anno nel mese di giugno: solo la prima edizione si tenne, causa rinvio per pioggia, il 12 luglio.
Il Comune ha sempre sostenuto la manifestazione, concedendo inizialmente il patrocinio morale e poi divenendo via via negli anni anche parte attiva dell’organizzazione. Le prime tre edizioni si svolsero alla Rotonda; poi, dal 2011, sempre nella Villetta di Santa Maria delle Grazie (nel 2016 si tenne all’Arena).
Accresciuto rilievo avrà l’edizione 2019, che avrà come sottotitolo “Festa del Pane Canestrato – le vie della canapa”, studiato per riscoprire e valorizzare un altro importante aspetto (sociale, economico e culturale) che accomunò l’intero comprensorio dei paesi vicini e che fu vissuto dallo stesso antico mondo rurale al quale apparteneva il pane canestrato.
Si preannuncia uno spettacolo affascinante, scrupolosamente organizzato con l’obiettivo, in ossequio a quelle che sono le finalità volute dalla Regione Campania, di proiettare ed estendere l’interesse per la manifestazione ben oltre i confini del territorio di San Nicola la Strada.
Sono previsti laboratori e degustazioni, uniti a momenti di musica, teatro e danza, che faranno rivivere al visitatore le atmosfere, le attività, il lavoro ed i sapori di un tempo.
Il programma completo ufficiale lo si conoscerà, quindi, in tutti i suoi dettagli, nella conferenza stampa di lunedi, alla quale parteciperanno il sindaco di San Nicola la Strada Vito Marotta, la consigliera comunale delegata alle politiche europee Alessia Tiscione, il Presidente della Pro loco Carlo D’Andrea, l’ex assessore al Turismo Vincenzo Mazzarella, il Presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, il Direttore Artistico Generoso Paolella ed il responsabile dell’Associazione organizzatrice Radici, Luca De Simone.
Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
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Nella foto del titolo, a destra, un antico forno di Via Bronzetti, dove si faceva il "pane canestrato"
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