«Eppur "non" si muove ...»
Gentile Direttore,
due settimane fa inviai la nota in calce alla presente al Suo Giornale. Sono certo che non è stata pubblicata per una mera dimenticanza o per un disguido "digitale". Ad ogni buon conto la inoltro nuovamente, sperando che l'ennesimo appello al Primo Cittadino ed all'Amministrazione di San Nicola giunga e soprattutto abbia un qualche effetto visibile.
Cordialmente
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16/3/2014
Gentile Direttore,
San Nicola è ingessata, bloccata, sonnolenta! Abbiamo una piscina inaugurata due anni fa che non è fruibile dai cittadini, ma costa alla comunità un mutuo da pagare ; abbiamo un teatro che sembra, finalmente, fare i primi timidi passi, ma è una Ferrari che va alla velocità di una bici ; le strade, pur se talora rattoppate, sembrano essere sempre più preda della talpe, per quante nuove buche si aprono dopo ogni acquazzone; la raccolta differenziata, che si dice essere al 50%, non ha portato alcun beneficio economico alle famiglie, anzi (ma l'aumento dei costi è sempre colpa di qualcun altro, in questo caso dell'amministrazione provinciale); della nuova isola ecologica dove conferire i rifiuti differenziati ed ottenere risparmi ( perfino a Caserta sono riusciti a metterla in opera ) non si ha notizia; anzi mi sembra che a San Nicola dovrebbe aprirsi un'attività commerciale che acquista PREZIOSI rifiuti differenziati ( in concorrenza con il Comune !!! ) : finalmente anche da noi si comincia a comprendere quanti soldi si buttano in discarica o per le strada. Nessuna iniziativa culturale o ludica, se non quelle messe in campo dalla buona volontà e dalle finanze delle associazioni di volontariato; le discariche lungo le strade sono sempre lì, nonostante le promesse di installare la videosorveglianza almeno alle spalle del cimitero: vengono rimosse a spese del contribuente, ma dopo 2 giorni eccole ricomparire.
Le uniche cose che si continuano a muovere a San Nicola sono la terra , il cemento e le TASSE LOCALI : gli ultimi metri quadrati vengono ora dopo ora ingoiati da palazzi che poi rimangono semivuoti, al pari delle tasche dei cittadini. Comincio a pensare che i Comuni siano enti assistenziali che raccolgono le imposte con il SOLO fine di pagare gli stipendi ai dipendenti, senza fornire servizi ai cittadini adeguati ai costi che essi sostengono. E non può più essere un alibi l'evasione fiscale : per le imposte locali è relativamente più semplice scovare i " furbi ".
Dal vaso di Pandora sfuggirono tutti i mali del mondo, ma la speranza no, quella rimase. Il Mondo divenne un luogo desolato ed inospitale, fino a che la prima donna della mitologia greca non riaprì il vaso, inondando la Terra con la speranza. E da allora, è l'unica cosa che aiuta ancora gli uomini.
Cordialmente
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28/2/2014
-Egregio Sig. Perillo,
La ringrazio perché mi dà l’opportunità di ribadire un chiarimento a beneficio anche di altri lettori.
Per la verità non si tratta nè di una dimenticanza né di un disguido “digitale”.
La mail (dal titolo "Eppur 'non' si muove") non è stata pubblicata e girata al sindaco semplicemente perché l'ho ritenuta rivolta a me personalmente, come fanno moltissimi lettori che mi chiedono un parere su tante cose e ai quali io rispondo con piacere, ma in forma privata.
Lo scopo della rubrica "Il sindaco risponde", invece, è un altro: è quello di rivolgere specifiche domande al sindaco su specifici argomenti, per ottenere dal sindaco delle risposte specifiche su specifici argomenti.
Nella Sua mail, però, leggo solo una serie di considerazioni e non uno specifico quesito. Questa cosa forse mi ha tradito. Comunque, avendo evidentemente errato nella interpretazione, Le chiedo scusa e mi accingo senz'altro a pubblicare la Sua mail e a girarla al sindaco.
Al di là di tutto, comunque, avendo ritenuto la Sua mail indirizzata a me personalmente, Le avrei risposto. Mi deve solo scusare se lo faccio con ritardo.
Egr. Sig. Perillo, condivido pienamente la Sua amarezza. Nella parte finale della Sua mail vedo il quadro generale dell’Italia di oggi: un paese preda della incapacità dei governanti, a tutti i livelli e di tutti i colori; un paese abitato da salottieri che amano prendere il caffè con gli amici per sparlare dei nemici; un paese dove si definisce impegno sociale il criticare a destra e a manca, senza fare una proposta decente. Un quadro disperato. Una nazione allo sbando, dove nessun governo, da chiunque guidato (mi pare che ultimamente si stiano anche divertendo a cambiare spesso panchina), riesce a dare speranza ai nostri giovani, al nostro ambiente, alla nostra salute, alla nostra scuola, alla nostra cultura, al nostro sport, alle nostre finanze. Una nazione che continua ad essere in balìa delle chiacchiere e dei cambiamenti di rotta per arrivare sempre allo stesso punto: la incapacità della politica, a tutti i livelli, di trovare le giuste soluzioni. Una nazione dove ogni cosa, anche uno starnuto, che fa chi governa è giudicato sbagliato da chi non governa. Una nazione dove chi governa si mette a fare sms all’amante nel momento in cui chi non governa sta parlando dei problemi della società. Una nazione dove chi non governa passa il proprio tempo a parlar male di chi governa, a denunciarlo, a scovare le virgole sbagliate dei suoi discorsi. Nessuno, arancione o giallo o fucsia che sia, a fare proposte serie che diano sollievo ai derelitti cittadini. Chi sta all’opposizione a dire che incapaci e vergognosi sono coloro che stanno in maggioranza; chi sta in maggioranza a dire che l’incapacità e la vergogna appartengono a coloro che stanno all’opposizione.
In nessuna parte del mondo si “fa politica” come in Italia. Dove la politica è perdere tempo, dove la politica ti fa vedere le cose sempre e solo sotto la propria ottica. Dove è sbagliato tutto quello che fanno gli altri. Dove si parla solo con i comunicati stampa, spesso scorretti e non solo nella grammatica e nella sintassi.
In nessuna parte del mondo c'è tanta gente che critica tutto e non partecipa a niente. E se partecipa lo fa solo per altri scopi da raggiungere: vedi i cosiddetti “impegni” di tanti soloni in campo culturale, artistico, politico, sportivo, ambientale, ecc.
Poi c’è la “pigrizia”, chiamiamola così, come quella di tanta gente che -ma è soltanto un esempio- dice che di culturale non si fa niente e poi mai la si vede nelle anche rare occasioni in cui cultura veramente si fa.
Chi ha un lavoro non può capire i problemi di chi un lavoro non ce l’ha. Chi ha buona salute non può capire le ansie di chi combatte contro un cancro. Chi è ricco non può capire cosa significa non avere i soldi neanche per un panino senza companatico. Purtroppo, a governare la repubblica italiana, da che Italia è Italia, sono sempre stati chi un lavoro ce l’ha, chi la salute ce l’ha, chi la ricchezza ce l’ha.
Giusto in mezzo, ad essere governati dai benestanti, ci stanno quei cari poveracci degli italiani. Quelli seri, quelli che si sacrificano, quelli che soffrono, quelli che resistono, quelli che rispettano le leggi e le persone, quelli educati, quelli civili, quelli che tengono a galla una nazione in crescente spaventoso degrado.
Calandoci nella nostra città (“nostra” soprattutto per chi veramente tale la sente e non soltanto perché ci dorme), la speranza è che qualcuno decida finalmente di indire un referendum per farla uscire fuori da questa “strana” Italia. Ma, visto che ancora c’è, parliamone. E non stanchiamoci mai di farlo, scevri da pregiudizi, con obiettività e serenità, come fa Lei, egr. sig. Perillo, e tantissimi altri impegnati nel forse folle desiderio di veder realizzato un grande sogno: fare di San Nicola la Strada una città a misura d’uomo, darle un’anima dopo averle dato il cemento. Un sogno che da 30 anni, non certamente da oggi, si coltiva e non si realizza.
Le Sue ansie sono anche le mie. Le strade hanno assoluto bisogno di essere sistemate. La gestione dei rifiuti deve assolutamente decollare. Le tasse devono assolutamente essere ridotte. Non bisogna mai stancarsi di sollecitare i governanti ad attivarsi in questo senso.
Come, però, non bisogna mai stancarsi di bacchettare i cittadini incivili che continuano a creare discariche selvagge lungo le strade, costringendo le già esangui casse pubbliche a sborsare altri soldi per farle rimuovere. Come non bisogna mai stancarsi di far capire che pagare le tasse, anche se arrabbiati come me e Lei, è segno di civiltà (vengono i brividi nell’apprendere che dal 2009 al 2012 ci sono quasi quattro milioni di euro di tributi accertati e non riscossi: chissà quante cose si sarebbero potuto fare e quante tasse in meno i cittadini corretti e civili avrebbero pagato se non ci fosse stata questa spaventosa evasione).
Su qualche Sua considerazione, però, egregio Sig. Perillo, non sono d’accordo. Sul Teatro Plauto qualcosa forse Le è sfuggito. E’ semplicemente partito alla grande! Gazzè, il “Don Chisciotte” e Curreri (un big della storia della musica italiana) non possono definirsi “timidi passi”. Sono passi da gigante! Non so se ha avuto modo di seguirli, ma questi eventi, di cui tutti i giornali hanno parlato, hanno fatto del Plauto un avamposto di elevatissima qualità artistica e tecnologica, unico in Europa. Ed in cartellone ci sono tanti altri appuntamenti di eccezionale levatura. Oltre ad altri in fase di preparazione.
Per quanto riguarda la piscina, stiamo tutti aspettando le mosse del gestore che ha vinto la gara: sta vagliando, speriamo che faccia presto a realizzare le cose di cui la struttura ha ancora bisogno per un perfetto funzionamento.
I “palazzi che ingoiano ora dopo ora gli ultimi metri quadrati” sono il concretamento di un piano di urbanizzazione iniziato moltissimi anni fa. La speranza, ripetendo quanto detto prima, è che si riesca a dare un’ “anima” a questo cemento, nel senso di realizzare quegli spazi e quelle strutture sociali che i relativi capitolati certamente prevedono come atti d’obbligo.
D’accordissimo sono anche sulla necessità di promuovere più iniziative culturali. Anche se mi cadono le braccia quando vado a quelle poche che vengono organizzate e vedo una scarsissima partecipazione della gente. A dirla con il grande Fausto Mesolella, ospite qualche settimana fa del Music Talk Show che si tiene al Pirandello (la domenica sera, anche quando ci sono le partite), la gente è pigra, non si muove da casa, non ha voglia. E sa solo criticare, mi permetto di aggiungere io. E’, questo, uno dei motivi per i quali anch’io, come Lei, vedo San Nicola “ingessata, bloccata, sonnolenta”.
Il nostro impegno deve essere quello di svegliarla. In tutti modi. Parlando e riparlando dei problemi che ci affliggono, aggiungendo proposte alle critiche, sollecitando gli amministratori ad intervenire, sperando che i nostri appelli producano, usando la Sua espressione, molti effetti visibili.
Le porgo cordiali saluti, egregio Sig. Perillo, ringraziandoLa della preziosa attenzione con la quale, da sempre, segue il Corriere di San Nicola. Spero di incontraLa. Mi farebbe molto piacere.
Nicola Ciaramella
IL VADEMECUM DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI
Tutto quanto bisogna sapere sulla raccolta dei rifiuti a San Nicola la Strada
VIDEOFOTOTECA
Documenti filmati e fotografati per la storia e per l'attualità
-di Biagio Pace-
NIKIPEDIA
"TuttoSanNicola"
l' Enciclopedia
di San Nicola
la Strada
fondata e diretta
da
Nicola Ciaramella
PROSSIMAMENTE ON LINE
VINCENZO SALZILLO, PIANISTA
Tutta la carriera artistica del talento musicale sannicolese
(a cura del ©Corriere di San Nicola)
NAPOLI NEL CUORE
Tutta la storia dell'evento promosso da Alfonso Moccia narrata ed immortalata dal Corriere di San Nicola
LA STORIA DELLA PROTEZIONE CIVILE DI SAN NICOLA LA STRADA
Fiero di averla narrata ed immortalata sin dal primo giorno sulle pagine del Corriere di San Nicola.
Onorato di essere il giornalista più titolato a parlare di questa grandissima squadra.
Nicola Ciaramella
STORIA DEL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI SAN NICOLA LA STRADA
Fu istituito nel 1990. Le carriere dei sei comandanti che sinora lo hanno guidato.
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Si celebra ogni anno il 7 Aprile
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"SAN NICOLA LA STRADA CARDIOPROTETTA"
Come possiamo salvare un bambino con le vie aeree ostruite da corpo estraneo
IMPARIAMO TUTTI QUESTE MANOVRE !
Cosa sapere e cosa fare PRIMA, DURANTE e DOPO un terremoto
-Buone pratiche di protezione civile a cura anche del Nucleo della Protezione Civile di San Nicola la Strada-
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Un “clic" quotidiano cominciato mercoledì 9 febbraio 2005...
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L'
"Ode alla mia città"
composta da
Nicola Ciaramella
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