Tutti in Guardia ...con altro “piglio”
L'ingresso dello stabile che ospita la Guardia Medica con il manifesto affisso dall'Udc
Dopo la prima mossa ufficiale del sindaco, tutti i partiti scendono in campo (con piglio nettamente più "deciso" e "determinato" rispetto alla vicenda Lo Uttaro...) per protestare contro la paventata chiusura del presidio di guardia medica. L’Udc lancia una petizione popolare. Ds e Margherita invocano la “solidarietà” tra tutte le forze politiche.
Appello di Don Pasquale Lunato al “comandante” della Regione.
Sannicolesi sconsolati: là dove doveva nascere la “Cittadella della Salute” ha preso radici la più velenosa delle discariche e le ha perse il più prezioso degli aiuti...
Un signore non molto alto ci sta rovinando. Un po’ alla volta. Con cinica applicazione.
Lo Uttaro è stato soltanto l’inizio di un piano diabolico che vuole i sannicolesi -più che mai “figli di nessuno”, come dice l’Udc- prigionieri di un “lazzaretto” squarciato in lungo ed in largo da epidemie e tumori e poi abbandonato a se stesso senza neanche la possibilità di una seppur minima assistenza sanitaria sul posto.
San Nicola ormai è un cimitero. Il “de profundis” di una cosiddetta “Città”, priva di qualsiasi peso politico, con amministratori distratti da altri interessi, tanto decantata da patetici protagonisti di se stessi. Una città che muore. Lentamente. Come i cuori che per essa hanno battuto, animati da un amore che non c’è più. Al suo posto solo desolazione. Per quello che sta accadendo. Per quanto si è costretti a subire. Per chi ci sta governando.
Ok! Ok! Ok!
Ora basta con i pessimismi. Finito lo sfogo. Ora diamoci un po’ di coraggio. Illudiamoci di andare avanti, altrimenti il mondo assisterebbe ad un suicidio collettivo.
Dunque. Dove eravamo rimasti? Lo Uttaro? No, questa è già storia passata. Vissuta come era stata scritta.
Un’altra storia?
Sì,
Anche se tutto bisogna fare tranne che esagerare (i camici bianchi, soprattutto quelli che vengono svegliati di notte, non è che siano, poi, tutti santi e spesso si disimpegnano all’acqua di rose...), non è reato affermare che ci hanno tolto una delle cose che, probabilmente, più funzionava a San Nicola.
Perché? Mah! Chiedetelo a quel signore non molto alto che tutti i campani hanno votato e continuano a votare non si sa da quanti anni a questa parte.
O, meglio, diamo la parola ai nuovi paladini (tutti, come sempre, da applaudire!) di un’altra, nuova, ennesima battaglia che ci accingiamo ad affrontare. Che, è facilmente prevedibile, avrà il medesimo, scontato finale. Esattamente come Lo Utttaro. Cioè tragico. Inevitabilmente tragico.
Là dove doveva nascere la “Cittadella della Salute” ha preso radici la più velenosa delle discariche e le ha perse il più prezioso degli aiuti.
Tutto quello che accadrà, da ora in poi, è già scritto. Come Lo Uttaro. Ma non per questo bisogna demordere. Come Lo Uttaro. Anche se finirà allo stesso modo. Come Lo Uttaro. Perché è questo il destino di chi viene governato da signori non molto alti.
Il sindaco di una “Città” che non c’è più (forse perché non è mai esistita) ha già fatto la sua parte. Penna in mano, virgole al posto giusto (scrive lui di persona), ha detto chiaro e tondo a mari e monti, con un coraggio che gli fa onore, che bisogna, a tutti i costi, salvaguardare la salute dei sannicolesi...
Prima di lui aveva già tuonato Gabriella D’Ambrosio, una pediatra, una che ben sa quanti bambini di San Nicola soffrono di asma e di altre malattie “ispirate” dalla maledizione dell'Appia Nord.
L’Udc, uno dei pochi, sparuti ed insignificanti (ci riferiamo ai numeri) partiti dell’opposizione, ha "azzeccato" sui muri del paese un manifesto in varie copie, di cui una in bella mostra di sé proprio accanto al citofono, un po’ scassatello, dello stabile in Via delle Pagliare che ospita il presidio di guardia medica.
“Ancora una volta
“Perché ancora una volta, dopo Lo Uttaro, viene colpita la popolazione di San Nicola la Strada? Perché non vengono chiusi i presidi dei paesi dove già c’è un ospedale e un pronto soccorso (questa affermazione comunque non la condividiamo, perché in nessun paese i presidi andrebbero chiusi, anzi ne dovrebbero aprire in numero sempre crescente -ndd)? Questa città è, politicamente, figlia di nessuno? Contenere i costi della spesa sanitaria non significa far pagare ai cittadini gli errori di una gestione clientelare che si è perpetuata negli anni”.
A questo punto, l’Udc richiede esplicitamente al sindaco e all’amministrazione comunale di “agire con determinazione nei confronti dell’Asl Ce1 per scongiurare la chiusura del presidio” ed invita tutta la cittadinanza a firmare una petizione popolare al riguardo.
Anche Margherita e Ds hanno rotto gli indugi e, come la vela scudata, sono scesi ufficialmente in campo con piglio certamente molto più "deciso" e "determinato" rispetto alla vicenda dello Uttaro, vissuta quasi completamente alla finestra.
“La chiusura del servizio di guardia medica di San Nicola
Gli esponenti locali della Margherita e dei Democratici di sinistra hanno quindi annunciato di aver attivato, per quanto di competenza, i propri referenti politici provinciali e regionali, “affinché questa sconsiderata decisione rientri in via definitiva”.
”La Margherita e i Democratici di sinistra” conclude la nota “intendono condurre questa battaglia (che è innanzitutto una battaglia di civiltà) in piena sintonia con tutte le forze politiche presenti sul territorio e con l’Amministrazione comunale, poiché quando si tratta di tutelare la nostra comunità e gli interessi dei cittadini i differenti colori politici non devono rappresentare (e per noi mai rappresentano) motivo di divisione”.
La paventata chiusura del presidio di Guardia Medica di San Nicola come effetto della “cura dimagrante” che il governatore della Campania ha voluto per ridurre il deficit della sanità, ha ispirato un altro qualificato intervento da parte del parroco di Santa Maria degli Angeli.
“La nostra comunità non può essere privata di un presidio medico di così alta importanza per la difesa della vita umana” -ha detto Don Pasquale Lunato- “A San Nicola gli anziani sono moltissimi e, come si può accertare per le vie brevi, le chiamate notturne alla guardia medica sono migliaia. Viviano in un territorio dove gli anziani, e, purtroppo, anche numerosi bambini soffrono di asma bronchiale e bronchite cronica che rendono affannoso il respiro. Senza contare che la mortalità per tumori è enormemente cresciuta ed i malati in fase avanzata richiedono sempre più spesso un intervento per ottenere bombole di ossigeno in piena notte. Non so come sia venuto in mente alla classe politica regionale di chiudere le guardie mediche quando tutti sanno che gli sprechi nella Sanità campana hanno ben altre origini. Faccio appello al Presidente della Regione Antonio Bassolino affinché receda dall’intenzione di far chiudere
nc
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