I presidenti di Città Partecipata e Acquapulita fanno il punto sull'insalubre digestore anaerobico che si vorrebbe mostruosamente costruire a pochi passi da uno dei monumenti più visitati al mondo.

Dopo il ricorso al TAR da parte del Comune di Caserta per impugnare sia il Decreto di revoca dei fondi da parte della Regione Campania, che il parere negativo alla costruzione dell’impianto a Ponteselice da parte della Soprintendenza, stiamo ancora qui, dopo circa due anni, a parlare e discutere: impianto SI, impianto No.

“Tecnicamente” siamo molto fiduciosi per il no.

Il progetto approvato dall’Amministrazione Comunale presenta molte criticità sia dal punto di vista ambientale che legislativo; infatti, nel mese di febbraio 2022 lo Staff Regionale di Valutazioni Ambientali ha contestato al Comune di Caserta 61 punti del progetto in quanto carenti, o incompleti, o totalmente mancanti nel quadro progettuale presentato. Anche le associazioni “Acquapulita” di Caserta ed il Comitato Cittadino San Nicola la Strada hanno evidenziato le violazioni che il progetto del digestore comporterebbe sulle leggi a difesa dell’ambiente, dei beni artistici e monumentali e sulle leggi urbanistiche vigenti. Abbiamo contestato duramente la tentata sottovalutazione dell’impatto sul traffico locale generato dall’impianto e contestato l’approssimazione ed imprecisione con cui sono stati trattati temi come le emissioni in atmosfera, l’inquinamento acustico delle aree circostanti ed il trattamento delle acque e dei reflui generati da esso.

Infine, abbiamo sottolineato con grande evidenza la necessità di studiare i rischi connessi all’impianto nella posizione in cui si trova: dall’incendio allo scoppio, dalla emissione di sostanze tossiche in aria all’inquinamento della falda ed altro, a noi è assolutamente evidente l’impossibilità di realizzazione di un tale impianto a Ponteselice,

Le prime abitazioni del quartiere Acquaviva di Caserta e del Galoppatoio lato ovest di San Nicola la Strada si trovano a meno di 150 m., in linea d’aria, dall’impianto.

Su queste distanze, l’impatto olfattivo, anche se minimo, viene comunque percepito dalla popolazione, vista la vicinanza dell’impianto ai centri abitati.

Nelle immediate vicinanze dell’impianto sono insediate diverse aziende dell’ASI di Ponteselice (CE), oltre alla Titagarh Firema Adler SpA, agli uffici della Motorizzazione Civile di Caserta ed ai supermercati Famila ed EUROSPIN, quest’ultimo dista meno di 70 metri, in linea d’aria, dal digestore.

Risulta, quindi, evidente che la presenza di un impianto classificato come insalubre dalla normativa vigente, inserito nel contesto appena descritto, presenta dei rischi potenziali per la salute umana molto severi.

Attualmente, nessun impianto di tal genere presenta un impatto ambientale di tipo zero.

(Domenico Pennino e Nicola Santagata)

©Corriere di San Nicola 

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