La nota ambientalista chiarisce l’importanza dei digestori anaerobici quali preziosi “alleati” della raccolta differenziata

Coloro che sono contrari agli impianti di trattamento dei rifiuti fanno il gioco della camorra. Non si può continuare a sversare nelle discariche monnezza indifferenziata e a stoccare rifiuti. I digestori anaerobici trattano la parte organica dei rifiuti e non possono essere confusi con il termovalorizzatore di Acerra che incenerisce i rifiuti spargendo inevitabilmente nell’aria polveri sottili. Trattare l’umido di Caserta e comuni limitrofi significa risolvere il problema dell’inquinamento, di quella parte dei rifiuti che genera veleno, attraverso il processo di demolizione di microrganismi batterici fino alla stabilizzazione. L’impatto di questo impianto sull’ambiente è praticamente zero e sicuramente non è incompatibile con il policlinico o con le bonifiche previste per Lo Uttaro. Non ci si può dichiarare contro le discariche e i siti di stoccaggio e allo stesso tempo contro tutti gli impianti e chi lo fa oltre che ad essere confuso genera confusione. Si preferisce ignorare il problema per anni per poi mettersi la fascia di ambientalista dell’irrazionale senza neanche saper distinguere gli impianti termici da quelli di trattamento e in merito al biogas è piuttosto un errore lasciarlo nelle discariche in cui finora si è sversato la frazione organica e ogni sorta di rifiuti. Se poi il problema è Lo Uttaro, di cui tutti oggi tutti e tardivamente vogliono fare la difesa, compreso quel centrosinistra che ha autorizzato l’avvelenamento della falda o  personaggi scontenti della mancata gratificazione politica, non esiste area più idonea alla realizzazione di questo impianto. Piuttosto bisogna evitare che si realizzino parchi ricreativi o asili nido e nel contempo spingere  per abbattere un inquinamento che in gran parte e a prescindere dalle bonifiche sarà permanente. Il digestore anaerobico è una soluzione e opportunità per Caserta e comuni limitrofi in termini economici e ambientali. I cittadini che fanno la raccolta differenziata non vedranno più i loro sforzi vanificati in discariche inquinanti, non ci saranno emergenze con il percolato velenoso che cola nelle fogne, né rifiuti maleodoranti per strada; si potrà ridurre la salatissima tassa che tende sempre più a lievitare e si potrà creare occupazione oltre che contribuire al mantenimento degli attuali livelli occupazionali degli operatori ecologici. L’associazione Caserta Bene Comune è contro ogni tipo di speculazione su soluzioni positive per il territorio casertano e sostiene i sindaci Pio Del Gaudio e Antonio Cerreto ritenendo che bisogna necessariamente interrompere l’inerzia che impedisce l’attivazione del ciclo integrato dei rifiuti.  

Giovanna Maietta (nella foto), Presidente Associazione Caserta Bene Comune