Germano Iacelli e la sua associazione hanno rievocato, con un grandioso spettacolo, la Villula Romana di epoca imperiale che c’era in Via Grotta, prima di essere abitata da un folletto chiamato Mazzamauriello… 
Un doveroso GRAZIE a tutto il cast di una meravigliosa realtà aggregativa che ha San Nicola la Strada nel cuore. 
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C’era una volta un valoroso Centurione con la sua fiera domina seguiti da un sontuoso stuolo di ancelle e matrone e dalla marcia decisa delle fedelissime milizie che sfilavano orgogliosamente tra la gente per presentarsi ad essa.
C’era una volta una comunità fatta di persone semplici, di lavoratori onesti che, nonostante fossero costretti a stare ore ed ore chini sui campi, non perdevano la voglia di ritrovarsi a condividere momenti di amena convivialità.
E poi c’era il sapiente apicultore, la panificatrice, il falegname e… in un rapido salto temporale, donne alle prese con bambini irrequieti dinnanzi ai quali prendeva vita la nutrita fantasia popolare nelle sembianze di un inquietante personaggio… tutti riuniti in un’immagine che rievoca quelle splendide ricostruzioni presepiali racchiuse sotto una campana di vetro. L’autore, in questo caso, non è un artigiano di San Gregorio Armeno, ma un uomo con la sua stessa devozione per il lavoro che svolge.
Germano Iacelli ancora una volta tinge di creatività la cittadina di San Nicola la Strada sfruttando la capacità dei suoi associati di reinventarsi in nuovi ruoli.
“Sono piccole sfide” -riferisce il presidente de La barca di Teseo- “che rinverdiscono la sana vanità che risiede in ognuno di noi e che fa emergere le infinite potenzialità che spesso ignoriamo”.
Ed è così che un’associazione fatta di belle persone che amano incontrarsi al termine della loro giornata, può realizzare piccole grandi imprese destinate a sorprendere piacevolmente ogni tipo di pubblico.
Ultima tra queste, lo spettacolo intitolato “Dal Centurione a Mazzamauriello”, nato da un progetto di valorizzazione del sito archeologico di San Nicola la Strada, condiviso con il direttore del Corriere di San Nicola, Nicola Ciaramella, impreziosito dall’intervento del Direttore del Museo Archeologico Calatia, Antonio Salerno, e appoggiato dall’Amministrazione Comunale.
La rappresentazione, condotta da Anna Maria Brignola, è andata in scena sabato 29 ottobre nell’area mercato di via Grotta che ospita quella che da oltre un secolo viene identificata dalla cittadinanza sannicolese come “Grotta di Mazzamauriello” ma che in realtà è ciò che residua da una costruzione di epoca romana sulle cui sorti si è dibattuto intensamente negli ultimi giorni. A rendere possibile la rievocazione storica è stata la cooperazione tra realtà associative ed imprenditoriali ben integrate tra di loro.
Merita una particolare menzione l’Associazione Culturale di Pompei “Legio I Audiutrix” che ha dato particolare risalto alla serata attraverso i legionari Saverio Maietta, Ivan La Cioppa e Angelo Tierno che hanno fatto da spalla alle figure centrali del Centurione e della sua Domina.
Altra preziosa partecipazione è stata quella di Roberto Ferro ed Enza Argenziano in rappresentanza della loro azienda familiare, “Il miele del Re”, che sanno farsi portatori dei segreti dell’apicultura con modi garbati e dolci quanto il delizioso alimento che producono. Con il loro miele sono stati confezionati i “crustula”, tipici biscotti dell’antichità romana, realizzati per l’occasione dalla Chef Federica Sapienza ed offerti al pubblico. A loro va un meritato ringraziamento per l’indispensabile contributo che hanno dato alla buona riuscita della manifestazione. Naturalmente la stessa gratitudine va a tutti i membri de La barca di Teseo che danno sempre tanta soddisfazione al loro presidente, forti anche del grande spirito di gruppo che è certamente il punto di forza dell’Associazione. Un grazie a Paolo Nicolella che ha sentito forte la personalità del Centurione che ha interpretato; a Cristina Monte nei panni della saggia Domina; ad Anna Rita Di Resta e Marilena Nuzzo, le meticolose ancelle; a Speranza Maiello, Sofia Nuzzo, Elena Silvestri, Lina Mingione, Lina Trancone, Gabriella Ciaramella, Carmela Zarigno ed Elena Mingione, le variopinte ed eleganti matrone; ad Alessandra Maria Montanaro, Rosa Carletto, Marika De Marco, Daniela Fornasari, Loredana Iacelli, Valeria Iacelli, Annalisa Barone e Donato Cioffi, leggiadri e sorridenti ballatori; ad Ilaria Iacelli, Francesco Mataluno, Sara Iacelli, Umberto Santonastaso, Cinzia Volpe, Rebecca Di Caprio, Frida Khasanova, Vincenzo Ferraioli, Ciro Ferraioli, Donatella Bagnale, Teresa Lavoretano e Michele Desiato che hanno vestito i panni degli operosi contadini. Grazie ancora alle due mamme disperate, Rachele Caprio ed Eufemia Sparaco, costrette a recuperare una banda di bambini scalmanati interpretati senza alcuna difficoltà dai fratellini Iacopo e Daniele Dorello, da Martina De Marco, da Giulia Caprio, da Antonio Leonetti e da Chiara Dessi. Tutti prontamente zittiti dalla comparsa di Marino Calmo nella veste del temuto Mazzamauriello.
Un doveroso ringraziamento va inoltre a Giuseppe Dorello, addetto al service, a Giovanni Marino, direttore artistico del Presepe Vivente del ‘700 e a Don Filippo Frattolillo, parroco della Parrocchia di Santa Maria della Pietà di San Nicola la Strada che hanno gentilmente fornito i costumi di scena. A garantire l’ordine della serata, come sempre, i volontari della Protezione Civile guidati dalla premurosa e diligente figura di Ciro De Maio.

Anna Maria Brignola 
Addetta stampa La barca di Teseo  


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