Sarà l’evento artistico dell’anno! Grazie a ...Don Oreste Farina!
Sì, non avete letto male. Mercoledì 30 luglio, alle nove e quindici di sera, lo stadio Clemente, che Woodstock non è e neanche l’Isola di Wight, sarà preso d’assalto dagli amanti del rock “impegnato” per ospitare una grandissima manifestazione musicale, fortemente voluta e promossa da un sempre più intraprendente parroco della Rotonda (prontamente appoggiato dall'amministrazione comunale), che sta collaborando personalmente anche alla vendita dei biglietti (prezzo dieci euro).
Si tratta del concerto “Zenit” del famoso gruppo internazionale Gen Rosso, diciannove artisti provenienti da dieci nazioni che suonano e cantano in giro per il mondo lanciando attraverso le loro canzoni messaggi di pace e di fratellanza al fine di combattere la violenza e le ingiustizie che dominano in tutti i luoghi della terra, sensibilizzando i giovani alla solidarietà universale e propugnando gli alti ideali di un mondo più unito e più vivibile.
Cinquantaquattro album pubblicati in tutti gli idiomi, trecentoventi canzoni prodotte dal rock al pop e al genere della musica etnica, più di millecinquecento concerti, centocinquanta tour in trentotto nazioni, quattro milioni di spettatori ad applaudirli a tutte le latitudini e longitudini, raduni e workshop a centinaia: sono, questi, soltanto alcuni dei numeri di questo grandioso complesso che la dicono tutta sulla portata di un evento che mancava a San Nicola la Strada.  

I Gen Rosso, dove "Gen" sta per “generazione nuova”, nacquero nel 1966 a Loppiano, vicino Firenze, fulminati dall'esperienza del movimento laico dei Focolari (o Opera di Maria) fondato dall’attivista cattolica Chiara Lubich, che ha come fine la realizzazione dell'unità tra le persone, come richiesto da Gesù secondo il racconto del Vangelo di Giovanni.
La loro è una precisa vocazione ecumenica che da anni li ispira nella incessante opera di diffusione del dialogo in tutti i settori delle attività umane.
Il complesso, definito "International Performing Arts Group", parla nelle sue meravigliose e toccanti composizioni della costruzione di un mondo più giusto, pacifico, solidale, imperniato sulla fratellanza tra gli uomini di tutte le razze e di tutte le culture, senza limiti e senza pregiudizi. Ambasciatori universali di amore, da divulgare con il contributo personale di ciascuno nella vita di ogni giorno, nei Gen Rosso la testimonianza di questi valori viene direttamente dai componenti del gruppo, dai fonici ai tecnici e ai collaboratori, che vivono in prima persona lo stile di vita di comunione e fratellanza legato all'esperienza di Loppiano.
"More than Music", "più della musica" è scritto a caratteri cubitali nella storia del Gen Rosso: questo gruppo ha suonato, infatti nei contesti sociali più diversi per razza, religione, cultura e sovente anche al di fuori delle abituali rotte dei tour. Ha portato i suoi messaggi musicali e non solo a popolazioni oppresse, ad associazioni umanitarie, a carcerati; si impegna con successo in progetti didattici ed educativi rivolti al mondo studentesco, spronando i giovani a parlare di pace, di non violenza e di interculturalità.
“Abbiamo visto cose nuove, abbiamo fatto tanta strada, ma il mondo che verrà domani resta un’impresa da titani” recita una delle loro più belle canzoni, "Lavori in corso", in cui è descritto a chiare lettere il senso del loro messaggio rivolto "all over the world": “C’è bisogno di silenzio, c’è bisogno di ascoltare, c’è bisogno di un motore che sia in grado di volare, c’è bisogno di sentire, c’è bisogno di capire, c’è bisogno di dolori che non lasciano dormire, c’è bisogno di qualcosa, c’è bisogno di qualcuno, c’è bisogno di parole che non dice mai nessuno. C’è bisogno di fermarsi, c’è bisogno di aspettare, c’è bisogno di una mano per poter ricominciare, c’è bisogno di domande, c’è bisogno di risposte, c’è bisogno di sapere cose sempre più nascoste, c’è bisogno di domani, c’è bisogno di futuro, c’è bisogno di ragazzi che sono al di là del muro”.
Una serata da vivere tutta d’un fiato, un’emozione in cui calarsi con la certezza di ritrovarsi migliori. Un concerto dei Gen Rosso è qualcosa di indescrivibile. Musicisti, cantanti, dancers, tecnici che mettono in comune il loro bagaglio artistico e professionale, la loro formazione, le loro esperienze per offrire al pubblico, attraverso ogni nota, ogni ritornello in ogni lingua, ogni gesto artistico, una nuova cultura, un nuovo modo di vivere in positivo, una nuova speranza per le generazioni che verranno.
Nato dalle esperienze artistiche raccolte attraverso una lunga tournèe nell’Africa del Sud e in Brasile, il concerto “Zenit” è uno spettacolo nello spettacolo: per un’ora e tre quarti strumenti portati alla massima qualità sonora, disegni di luce che quasi parlano al pubblico, le note che scorrono in un fiume di calore e di consapevole abbandono, i minuti che passano inesorabili come il tempo delle cose autentiche, limpide, sincere. “C’è bisogno di un amore vero, c’è bisogno di un amore grande, c’è bisogno di un pezzo di cielo in questo mondo sempre più distante”: i Gen Rosso lo grideranno fino alla noia. I sannicolesi che li applaudiranno, grazie alla magia di Don Oreste, ne amplificheranno la testimonianza. I Gen Rosso interpretano una musica senza etichette, senza frontiere. Una musica che va diritta al cuore. Sì, perché anche di cuore, e i Gen Rosso lo sanno bene, c’è tanto bisogno.
 

Nicola Ciaramella

-Nella foto-composizione del titolo, Don Oreste suona al piano ispirandosi al grande evento del 30 luglio. A seguire, alcuni momenti dei grandiosi concerti che i Gen Rosso tengono in tutto il mondo richiamando folle immense di spettatori. Il gruppo oggi si avvale dei seguenti componenti: Eric Mangi Irungu, Kenya (rapper, dancer, attore); Gui Dos Santos, Brasile (dancer, attore); Ponsiano Pascal Changa, Tanzania (dancer, attore); Adelson De Oliveira, Brasile (dancer, attore); Bart Ostia, Filippine (dancer, attore); Tomek Mikusinski, Polonia (cantante, attore); Paul Kisyaba, Rep. Congo (musicista, cantante, attore); Ciro Ercolanese, Italia (cantante, attore); Tennis Ng, Filippine (musicista, cantante, attore); José Manuel Garcia, Spagna (musicista, attore); Nando Perna, Italia (musicista, cantante, attore); Benedikt Enderle, Svizzera (compositore, direzione artistica); Valerio Gentile, Italia (direzione generale, tour manager estero); Lode Ciprì, Italia (autore e compositore, regia grandi eventi); Santino Zacchetti, Italia (direzione tecnica); Juan Elortegui, Argentina (fonico palco); Lito Amuchastegui, Argentina (fonico studio e sala); Emanuele Gervasoni, Italia (light designer); Cristiano Gallian, Italia (musicista).