Calendario Storico dei Carabinieri, una sintesi dell'Italia
Il Comandante Generale Nistri ha svelato al pubblico in videocollegamento l’attesissima pubblicazione.
ALL'INTERNO:
-TUTTI I DETTAGLI, PAGINA PER PAGINA, DI UN'OPERA MERAVIGLIOSA.
-Date importanti della storia dell’Arma.
Le misure connesse al contenimento della pandemia non hanno permesso quest’anno di presentare il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri ed.2021 nell’ambito della consueta manifestazione. Tuttavia questa mattina a Roma il Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, ha voluto svelare al pubblico in videocollegamento l’ormai atteso prodotto editoriale, accompagnato da coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: il prof Aldo Onorati e lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, con il giornalista Aldo Cazzullo a tenere le fila del racconto, che celebra uno dei massimi simboli italiani, Dante Alighieri, di cui ricorre il settecentenario della scomparsa.
Per il Calendario Storico del 2021, l’Arma dei Carabinieri si è affidata alla penna di Valerio Massimo Manfredi, cantore e custode della storia antica, e alle tavole realizzate da un esponente della Transavanguardia italiana, Francesco Clemente.
Un Maresciallo, Donato Alighieri, emblema del buon carabiniere, toscano come il Sommo Poeta, è il filo conduttore trasversale fra i dodici racconti, uno per ogni mese. Alighieri, colto fino al punto di conoscere a memoria l’intero Poema, narra di vicende verosimilmente accadute nel suo percorso di carriera e nelle diverse esperienze operative maturate, percependo le parole di Dante come fonte insostituibile d’ispirazione per coraggio, inventiva e generosità.
Le storie, ispirate da episodi di vita vissuta, e le immagini, raffiguranti simboli ed elementi dei Carabinieri facilmente riconoscibili, si sposano e dialogano fra loro in una letteratura mista che riporta a stili ed epoche da cui traspare lo spirito eroico del militare e la consapevolezza di trovare anche nei gesti più piccoli il coraggio di una vita di Valore, facendo inoltre da contrappunto alle terzine della Divina Commedia del Sommo Poeta e celebrarne il 700esimo anniversario della scomparsa. Nella forza delle parole si distinguono in modo tangibile i livelli di cura e attenzione espressi nelle attività del narratore, così come lo spirito di sacrificio e fedeltà del Carabiniere che veglia ogni giorno sugli altri.
Dietro le quinte, il dantista Aldo Onorati, collaboratore di punta della prestigiosa “Società Dante Alighieri” e penna accreditata della rivista “Il Carabiniere”, mensile dell’Arma.
Con questo esclusivo Calendario Storico, l’Istituzione offre un insieme di emozioni coinvolgenti e appassionanti da donare al lettore in ciascuna singola pagina, ove ogni carabiniere rappresentato esalta e racchiude quelli del passato, del presente e del futuro.
La tiratura sarà di oltre un milione di copie, di cui circa 10.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, giapponese, cinese e arabo). Il notevole interesse verso il Calendario Storico dell’Arma è manifestazione sia dell’affetto e della vicinanza che ciascun cittadino nutre nei confronti della Benemerita a cui è legato da uno speciale vincolo, sia dei sentimenti di coesione e unità esistenti tra i Carabinieri attraverso il richiamo a intramontabili valori e semplici eroici gesti quotidiani.
Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 88^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2021 dell’Agenda, incentrata sul tema “Pinocchio e i Carabinieri”, ove è tangibile il legame indissolubile tra il celebre racconto e l’Arma, celebrando così i 140 anni dalla prima apparizione pubblica dell’opera di Carlo Lorenzini, conosciuto come Collodi, e ricordando al contempo le sue espressioni nel mondo delle arti grazie al prezioso contributo offerto da moltissimi illustratori e artisti in una sorta di sfida artistica.
In quasi un secolo e mezzo di storia, sono stati moltissimi, tra i più celebri illustratori e artisti, che si sono cimentati nella sfida di raccontare le vicende del burattino.
Una storia caratterizzata dal registro narrativo avvincente e da un susseguirsi di immagini letterarie suggestive che regalano uno spazio senza tempo all’iconografia dei Carabinieri.
Una forza evocativa capace di creare un binomio culturale ancora oggi inscindibile: Pinocchio e i Carabinieri.
Altre due opere completano l’offerta editoriale:
Il Calendarietto da tavolo, dedicato al gioco e all’uomo, come importante attività svolta da bambini e adulti. L’attività ludica risponde non solo al bisogno primario della persona per rigenerarsi, ma rappresenta anche il ponte insostituibile fra l’universo dei piccoli e quello dei grandi, aprendo la porta segreta del dialogo tra generazioni. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
Il Planning da tavolo dedicato al 150° anniversario di Roma Capitale e alle altre Capitali d’Italia. Da un secolo e mezzo la Città Eterna detiene il titolo di Capitale d’Italia ma la storia racconta che è stata preceduta da Torino e Firenze. Vengono quindi celebrate, attraverso le immagini riportate in copertina, le sedi del primo Parlamento unitario: Palazzo Carignano (Torino), Palazzo Vecchio (Firenze) e Palazzo Madama (Roma).
L’intero ricavato della vendita di questo planning verrà devoluto all’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, una delle più antiche istituzioni dedicate all’infanzia e polo di ricerca d’eccellenza a livello internazionale.
Prefazione del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri al Calendario Storico dell’Arma 2021
Rendere omaggio al Poeta che ha “inventato” la nostra lingua, l’ha codificata con le sue terzine, l’ha scolpita nei suoi endecasillabi, è – per un’Istituzione legata all’Italia come un rampicante alla sua parete – quasi un atto dovuto. Farlo a settecento anni dalla morte di Dante è un’occasione che l’Arma non poteva lasciarsi sfuggire. Un altro motivo ci ha indotti a coglierla: a dispetto di chi sostiene che il Giallo nasca a metà dell’Ottocento con Edgar Allan Poe, già il Vate toscano – e dopo di lui Shakespeare, e poi altri ancora – ha infarcito le sue rime di intrighi e trame delittuose. Cos’altro è l’Inferno, se non una puntuale rassegna di storie criminali? A che cosa assomigliano i suoi gironi, se non ai bracci di un penitenziario che accolgono i detenuti in base al tipo di reato? Per ispirarci abbiamo puntato su uno dei grandi pregi della Divina Commedia, la sua permanente attualità. Dai “barattieri” della Quinta bolgia a chi oggi adultera il vino, ci siamo detti, il passo non è lungo. L’assassinio di Francesca da Rimini è in fondo un femminicidio ante litteram, il furto del Palladio fa di Ulisse e Diomede i primi ladri di beni culturali della storia. E’ stato perciò facile, così ragionando, accostare ai versi danteschi i settori d’intervento e le indagini dei nostri reparti. Per descriverli abbiamo concepito un’inedita voce narrante, il Maresciallo Donato Alighieri. Nato a Firenze come il suo possibile antenato, egli si iscrive nel solco dei tanti personaggi che, nella finzione letteraria, hanno indossato la nostra uniforme. I ricordi di questo protagonista, immaginario ma del tutto credibile, accompagnano le nostre pagine sfiorando quelle della cronaca recente. Richiamano episodi reali e citano “eroi veri” come il Maresciallo Leonardi, che il 16 marzo 1978 in via Fani fece scudo del suo corpo all’onorevole Aldo Moro.
Il percorso narrativo della pubblicazione, che non tralascia le altre due Cantiche dell’immortale Commedia, il Purgatorio e il Paradiso, è tracciato da un affermato cantore dei tempi antichi, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi. Questi, come già aveva fatto raccogliendo per il Bicentenario dei Carabinieri “Le inchieste del Colonnello Reggiani”, ha accettato con entusiasmo la nostra proposta. Potrete apprezzare il valore aggiunto della sua partecipazione nei testi che seguiranno. Il contrappunto pittorico alla letteratura è stato affidato a un notissimo artista figurativo annoverato fra i fondatori della Transavanguardia. Le vivide tavole di Francesco Clemente rappresentano un salto ideale dal passato al futuro, la sua magistrale interpretazione conferisce vita, emozione e colore al racconto che di mese in mese dipaniamo. Discreto e brillante regista della nostra pellicola è stato il Professor Aldo Onorati, collaboratore di punta della prestigiosa “Società Dante Alighieri” e, ormai da molti anni, anche della rivista “Il Carabiniere”. Il suo affettuoso contributo, per la scelta dei versi più indicati da inserire nei vari brani, è risultato prezioso.
Continua così il cammino che l’anno scorso ci ha visti affiancati da Mimmo Paladino e Margaret Mazzantini. L’Arte con la maiuscola duetta con le Istituzioni perseguendo il suo fine più alto, la ricerca della Bellezza, intesa non quale mera estetica, bensì come strumento di divulgazione, di valorizzazione, di educazione.
Il Calendario Storico dei Carabinieri, dal 1928, non chiede che di offrirsi come un regalo agli occhi di chi lo sfoglierà. Confidiamo perciò di aver confezionato ancora una volta un oggetto gradevole alla vista, piacevole nella lettura, toccante se il pensiero volerà più lontano, sul tappeto magico dei dipinti e delle parole, verso le storie ivi racchiuse e le persone che le hanno vissute, silenziose custodi di Valori. Da quasi un secolo il Calendario è una parte di noi, un simbolo dell’Arma al pari della Fiamma e degli Alamari. Scandisce i nostri anni, che scorrono veloci anche quando i giorni sono lunghi. Viviamo un periodo difficile, è noto a tutti. Ne abbiamo fatto cenno anche qui, nel mese di apertura, atto dovuto alle vittime, ai malati, ai soccorritori, e, insieme, auspicio di un rapido superamento. Sappiamo infatti che, proprio nei momenti peggiori, emergono le migliori qualità: vale per gli individui, ma pure per le Istituzioni.
Il 2021 è alle porte e si trascina dietro, inevitabilmente, un carico di dubbi e domande. Da Carabinieri, possiamo offrire al riguardo una sola certezza. Contate i mesi, controllate i giorni uno ad uno. Guardatevi intorno mentre passeranno. La nostra uniforme sarà lì, al vostro fianco, in ogni momento. Come sempre, del resto, sin dal 1814.
Agenda dell’Arma 2021
L’Agenda dell’Arma dei Carabinieri compie il suo 42° compleanno (risale infatti al 1979 la prima edizione).
All’interno il “diario” è su base settimanale, con possibilità di rinvio a un’ampia parte destinata alle note.
Le informazioni sui Comandi dei Carabinieri e sui reclutamenti sono rese fruibili attraverso codici QR, leggibili con smartphone e tablet che rimandano alle pagine del sito www.carabinieri.it e dei social network istituzionali.
Altri codici QR consentono l’accesso a varie notizie sull’Arma, sulla sua storia e sui periodici “Il Carabiniere” e la “Rassegna dell’Arma”, #Natura e il “Notiziario Storico”.
Vi è poi l’ampia rubrica sulle date importanti che ripercorre la storia dell’Istituzione.
L’inserto monografico quest’anno è dedicato al tema “Pinocchio e i Carabinieri”.
La scelta culturale celebra l’opera di Collodi proprio nella declinazione di questo importante legame, ricordandone la ripercussione in tutte le arti.
Un viaggio arricchito dai preziosi inserti curati dalla Prof.sa Marina D’Amato, dallo storico d’arte Claudio Strinati, dal regista Matteo Garrone e dal Presidente della Fondazione Collodi Pier Francesco Bernacchi.
La presenza integerrima dei Carabinieri, imponente e austera, che suscita rispetto, rappresenta, fin dalle prime pagine della storia, la vicinanza e la prossimità in grado di restituire bonariamente a Geppetto il primo burattino scappato via, per arrivare poi a raffigurare emblematicamente la giustizia stessa e il rispetto delle regole.
L’agenda 2021 concede un nostalgico tuffo a ritroso nell’infanzia, ma con la responsabilità di esser diventati grandi, tale da permettere la lettura dell’opera con occhi diversi e percepirne quelle sfumature che spesso la giovane età impedisce di cogliere.
PINOCCHIO E I CARABINIERI
Quest’anno la tradizionale agenda dell’Arma è dedicata al celebre racconto di
Pinocchio che dalla sua origine mantiene un legame indissolubile con i Carabinieri.
Lo abbiamo scelto anche per celebrare i 140 anni dalla sua prima apparizione
pubblica. L’opera di Carlo Lorenzini, conosciuto come Collodi, apparve infatti come
“la storia di un burattino”, un racconto stampato a puntate, per la prima volta nel 1881.
La pubblicazione vera e propria come un volume completo seguì pochi anni
dopo nel 1883, peraltro accompagnata dalle illustrazioni dell’ ingegnere con la
passione del disegno, Enrico Mazzanti.
In moltissimi altri illustratori e artisti, si cimenteranno nella sfida di raccontare per
immagini le vicende del burattino, quasi tutti i più importanti maestri, in circa un
secolo e mezzo di storia, hanno dato il loro prezioso contributo per trasformare le
parole in immagini. Dal piemontese Vittorio Accornero al tedesco Kurt Wiese, dal
bergamasco Giovan Battista Galizzi al campano Mimmo Paladino, un tripudio di
immagini che ha accompagnato l’infanzia di milioni di persone. Una sfida artistica
che ha visto centinaia di pittori e disegnatori in tutto il mondo che sarebbe
impossibile citarli tutti.
La storia di Pinocchio ebbe immediato successo e il pubblico se ne innamorò.
Quell’opera con un avvincente registro narrativo e un suggestivo susseguirsi di
immagini letterarie, tra le mille sorprese, regala uno spazio senza tempo all’iconografia
dei Carabinieri. Una forza evocativa capace di imprimere un ricordo indelebile e
di creare un binomio artistico e culturale ancora oggi inscindibile: Pinocchio e i
Carabinieri.
La scelta culturale di quest’anno va proprio in tale direzione, per celebrare l’opera
di Collodi anche nella declinazione del rapporto con i Carabinieri, ricordandone le
ripercussioni nel mondo dell’arte, anzi in tutte le arti.
È un viaggio di approfondimento che viene proposto attraverso alcune immagini
particolarmente significative dal punto di vista artistico, arricchite con le descrizioni
e le integrazioni di approfondimento che i nostri prestigiosi ospiti ci hanno offerto.
Sappiamo quanto sia fortemente radicata nell’immaginario collettivo l’immagine
di Pinocchio e i Carabinieri. La partecipazione dei Carabinieri nel racconto ricorre
come una presenza integerrima, imponente, austera, che incute timore e rispetto
ma mai paura, anzi fin dalle prime pagine rappresenta la vicinanza e la prossimità
in grado di restituire bonariamente a Geppetto il proprio burattino scappato via,
per arrivare poi a raffigurare emblematicamente la giustizia stessa e il rispetto delle
regole. Potremmo così riconoscere in Pinocchio anche il valore etico di un autentico
testo di educazione civica per bambini che ha contribuito a creare un forte senso di
rispetto per le Istituzioni in milioni di futuri adulti.
Abbiamo voluto concederci un nostalgico tuffo a ritroso nell’infanzia ma con tutta
la responsabilità derivata dall’esser diventati “grandi”, che ci permette di leggere
con occhi diversi l’opera di Collodi e di percepirne quelle sfumature che spesso la
giovane età impedisce di cogliere.
La maturità filtra il racconto di Pinocchio attraverso un prisma capace di scomporne
le componenti suggerendo una riflessione più profonda sul libro che ha lasciato un
dubbio nella letteratura: è un opera per bambini che fa riflettere gli adulti o un libro
di etica e morale per adulti mascherato da racconto per i bambini?
Non abbiamo la risposta ed è forse meglio lasciare che il dubbio continui a sviluppare
riflessioni e curiosità verso questo eccezionale capolavoro letterario. Un’opera
capace con la sua vivacità dirompente di condizionare tutte le arti e sprigionare in
modo straordinario e contagioso la misteriosa energia della vita.
COMUNICATO STAMPA
Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri
V Reparto - SM - Ufficio Stampa
Pubblicato da ©Corriere di San Nicola
Date importanti
della storia dell’Arma
13 luglio 1814: Vittorio Emanuele I adotta le
Regie Patenti istitutive del Corpo dei Carabinieri
Reali; è uno dei primi provvedimenti del Re.
24 aprile 1815: a Vernante (CN) muore in un
conflitto a fuoco Giovanni Boccaccio, primo Carabiniere
caduto nell’adempimento del dovere
mentre – insieme a due commilitoni – tentava di
bloccare un gruppo di briganti.
6 luglio 1815: uno squadrone di Carabinieri
Reali impegnato con l’Armata Austro-sarda nella
liberazione del sud della Francia dopo Waterloo,
carica con successo le truppe napoleoniche arroccate
a difesa di Grenoble, capoluogo del Delfinato.
15 ottobre 1816: vengono emanate da Vittorio
Emanuele I due regie patenti: con le prime si
stabiliva l’istituzione di un “Ministero di Pulizia”,
per “staccare interamente le attribuzioni proprie
della Pulizia da ogni corpo di forza armata”, con
le seconde si precisavano, anche in relazione alle
competenze del nuovo Ministero, “il modo d’istituzione
del Corpo dei Carabinieri Reali” e le
relative “attribuzioni e incumbenze”. Si tratta di
un provvedimento normativo decisivo, tra i più
significativi per la storia dell’Arma, con cui vengono
definitivamente delineati i tratti essenziali
e ancor oggi distintivi dell’Istituzione.
16 ottobre 1822: viene pubblicato a Torino il
primo Regolamento Generale del Corpo dei Carabinieri
Reali.
11 giugno 1828: nasce a Villa Castelnuovo
(TO) il poeta, politico, letterato, Costantino Nigra
(muore a Rapallo il 1o luglio 1907), che comporrà
La Rassegna di Novara, poema in cui l’autore
immagina che Carlo Alberto passi in rassegna il
grande esercito dei Caduti nelle patrie battaglie.
Primi sono i Carabinieri, che descrive con passi
memorabili. L’opera fu pubblicata nel 1875, ottenendo
immediato successo.
23 febbraio 1832: sul copricapo dei Carabinieri
appare, per la prima volta, la granata con fiamma
che, prevista nel “Regolamento per le divise degli
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Uffiziali, Bass’Uffiziali, Carabinieri e Allievi”, diverrà
e rimarrà il simbolo maggiormente caratterizzante
della sua uniforme.
25 giugno 1833: il copricapo dei Carabinieri si
arricchisce con l’adozione del pennacchio rosso-
blu, a piume corte per sottufficiali e militari
di truppa, a piume lunghe e ricadenti “a salice
piangente” per gli ufficiali; bianco e rosso per i
complessi musicali dell’Arma.
3 febbraio 1834: il Carabiniere a cavallo Giovan
Battista Scapaccino viene ucciso da fuoriusciti
antimonarchici che avevano occupato il paese
di Les Echelles (Alta Savoia), per aver rifiutato
di rinnegare il giuramento di fedeltà al Re. Per
tale eroico comportamento, sarà insignito con la
prima Medaglia d’Oro al Valor Militare dell’allora
Armata Sardo-Piemontese.
8 agosto 1835: il Col. Giacinto Cottalorda, Comandante
in 2a del Corpo dei Carabinieri Reali,
dirama una circolare con l’intento di uniformare
le iniziative da intraprendere per arginare il contagio
del colera che aveva colpito il Regno Sardo
– Piemontese già a partire dal 1832. L’iniziativa
assume un significato rilevante perché oltre a
salvare molte vite stabilisce i criteri di intervento
e di assistenza necessari per sconfiggere il male.
In pratica i Carabinieri diventano dei veri e propri
operatori sanitari. Durante le varie ondate
dell’epidemia che si ripresenteranno soprattutto
nel corso del XIX secolo ai militari dell’Arma
verranno concessi innumerevoli riconoscimenti
in tutto il territorio nazionale.
30 aprile 1848: a Pastrengo (VR), tre Squadroni
di Carabinieri a cavallo caricano con impeto
travolgente le avanguardie austriache, salvando
il Re Carlo Alberto che, avanzando davanti alle
truppe, si era imbattuto in loro. L’azione, che farà
guadagnare una Medaglia d’Argento al Valor
Militare alla Bandiera dell’Arma, trascina le truppe
piemontesi alla vittoria.
3 aprile 1855: ad Alessandria, il Re Vittorio Emanuele
II passa in rassegna il Corpo di Spedizione
sardo-piemontese che parteciperà alla Guerra
Date importanti della storia dell’Arma
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d’Oriente in Crimea, accanto agli eserciti francese
e inglese, per contrastare la politica russa volta ad
assicurarsi uno sbocco nel Mediterraneo attraverso
il Bosforo, in danno della Turchia. Il Piemonte
partecipa alla spedizione con una forza di 15.000
uomini, comprendente un Distaccamento di Carabinieri
al comando del Capitano Emanuele Trotti.
È la prima missione all’estero per il Corpo e il “battesimo
del fuoco” in un conflitto internazionale.
24 luglio 1859: a Firenze, il Commissario Straordinario
di Vittorio Emanuele II, Carlo Boncompagni
di Mombello, decreta la trasformazione
della Gendarmeria Toscana in Legione di Carabinieri
Toscani. Il 31 luglio successivo, ne sarà
affidato il comando al Colonnello dei Carabinieri
Filippo Ollandini che, già il precedente 10 giugno,
era stato inviato nel capoluogo toscano per
assumere tale incarico, nella prospettiva dell’assorbimento
del Granducato di Toscana da parte
del Regno di Sardegna.
Analoghe iniziative vengono prese nello stesso
periodo dal Governo di Torino nei confronti dei
Ducati di Modena, di Parma e Piacenza, delle Legazioni
Pontificie delle Romagne e in Lombardia.
14 luglio 1860: il Generale Giuseppe Garibaldi
decreta la creazione di un Corpo di Carabinieri
in Sicilia. Il 1o agosto successivo ordinerà, per
la piazza di Messina, l’istituzione di un “Battaglione
di Carabinieri Reali con organizzazione
identica a quelli del Regno d’Italia”. A tale primo
nucleo sarà destinato, nell’autunno dello stesso
anno, il Maggiore Francesco Saverio Massiera
che provvede a organizzare i Carabinieri siciliani
sullo schema ordinativo piemontese, predisponendoli
a costituire, nel 1861, la 12a Legione dei
Carabinieri Reali in Palermo.
16 novembre 1860: il Luogotenente Generale
di Vittorio Emanuele II nelle province napoletane,
Luigi Carlo Farini, decreta la formazione di
un Reggimento di Carabinieri Reali per la città di
Napoli, del quale viene nominato comandante il
Maggiore Generale Trofimo Arnulfi.
Dal Reggimento nascerà la 7a Legione Carabinieri
in Napoli, con giurisdizione su Campania,
Molise e Basilicata.
24 gennaio 1861: nel Regio Decreto di riordinamento
dell’Esercito nazionale, il Corpo dei
Carabinieri Reali viene più volte indicato come
“Arma” (tale appellativo diventerà ufficiale solo
nel 1873) e collocata al primo posto tra tutte le
Armi dell’Esercito. Lo stesso Decreto fissa lo
scompartimento del Corpo su 13 Legioni territoriali,
più la Legione Allievi Carabinieri con sede
in Torino e, per ciascuna di esse, tutti i Comandi
dipendenti fino alle Stazioni, con la forza di
ognuno. Inoltre, istituisce il Comitato dell’Arma
dei Carabinieri, organo collegiale di comando in
luogo del Comando Generale, composto da un
Luogotenente Generale, presidente, da quattro
Maggiori Generali, membri, e da un Ufficiale Superiore,
segretario. Il «Comitato» verrà soppresso
il 16 novembre 1882, data in cui sarà ripristinato
il Comando Generale.
24 giugno 1864: nella relazione ufficiale che la
Commissione Affari interni della Camera invia
al Governo, l’Arma dei Carabinieri viene per la
prima volta definita “Benemerita”. Il titolo, che
entrerà nell’uso comune soprattutto grazie alla
riconoscenza popolare, accompagna ancora oggi
l’Istituzione.
7 febbraio 1868: 80 Carabinieri a cavallo vengono
concentrati a Firenze per svolgere, il 30
aprile successivo, la scorta d’onore con elmi e
corazze, in occasione dell’arrivo del Principe
Umberto e della Principessa Margherita, che si
sposeranno a Torino il 22 aprile. Terminata l’esigenza,
il Reparto non verrà sciolto – come già
avvenuto nell’aprile 1842 per analoga cerimonia
a Torino – ma sarà destinato alla guardia dei reali
appartamenti e alla scorta d’onore del Re: sono
nati i Corazzieri.
1o aprile 1871: al Brigadiere Chiaffredo Bergia
viene conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare
per aver debellato in Abruzzo la banda Dalena
- Pomponio. Il sottufficiale, che ha soltanto 31
anni, dei quali 10 trascorsi nell’Arma, concluderà
la sua carriera e la sua vita a 52 anni con il grado
di Capitano, fregiato oltre che della Medaglia
d’Oro, della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare
di Savoia, della Croce dell’Ordine Equestre
Date importanti della storia dell’Arma
della Corona d’Italia, di tre Medaglie d’Argento e
di due di Bronzo al Valor Militare. Nel suo stato di
servizio saranno annotate 17 menzioni onorevoli,
numerosi encomi e due promozioni per meriti
speciali.
30 settembre 1873: il Corpo dei Carabinieri
Reali, già indicato in vari provvedimenti con l’appellativo
di Arma, assume ufficialmente la denominazione
di Arma dei Carabinieri Reali, mantenendo
la prerogativa di prima Arma dell’Esercito.
16 maggio 1883: il Maresciallo Enrico Cavedagni,
con quattro Carabinieri, istituisce una
Stazione dell’Arma in Eritrea, ad Assab, a tutela
del traffico commerciale tra l’Italia e l’Estremo
Oriente. È il primo presidio territoriale dell’Arma
dei Carabinieri all’estero.
10 ottobre 1885: la Legione Allievi Carabinieri
di Torino viene trasferita a Roma, nella nuova caserma
in Piani di Castello (oggi quartiere Prati),
costruita espressamente per accogliere l’istituto
di formazione dell’Arma, che vi si insedierà nel
successivo mese di novembre.
1o marzo 1886: nasce a Milano l’Associazione
di Mutuo Soccorso fra congedati e pensionati dei
Carabinieri. È l’antesignana dell’Associazione
Nazionale Carabinieri.
25 febbraio 1894: è concessa alla Legione Allievi
la Bandiera Nazionale, consegnata poi in forma
solenne il 14 marzo successivo nel piazzale
del Macao a Roma. Dal 7 luglio 1932 – decorato
della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare il 5
giugno 1920, per l’eroica partecipazione dell’Arma
alla 1a Guerra Mondiale – lo stesso vessillo
diventerà la Bandiera di Guerra dell’Arma dei
Carabinieri, che continua ad essere conservata
nell’ufficio del Comandante della Legione Allievi
Carabinieri.
4 febbraio 1897: nel porto di Catania s’imbarca
un nucleo di militari dell’Arma diretto all’isola
di Creta, per compiervi una missione concertata
con le Grandi Potenze (Inghilterra, Francia, Russia
e Austria) al fine di comporre l’atavico dissidio
a sfondo etnico e religioso tra la comunità
turca (mussulmana) e quella greca (cristiana). Il
contingente dell’Arma, guidato dal Capitano Federico
Craveri, provvederà alla riorganizzazione
della Gendarmeria locale replicando il proprio
collaudato schema ordinativo. La missione avrà
termine nel 1906.
28 dicembre 1908: alle ore 5 e 21 una tremenda
scossa di terremoto (10° grado della scala
Mercalli) colpisce Messina, Reggio Calabria e
le fasce costiere settentrionali e orientali della
Sicilia. L’Arma partecipa immediatamente alle
operazioni di soccorso alle popolazioni. L’Istituzione
viene decorata di Medaglia d’Oro di
Benemerenza (espressamente istituita in tale
occasione). La stessa decorazione viene assegnata
al Maggiore Carlo Tua e al Vice Brigadiere
Mario Realacci. Inoltre, vengono concesse altre
32 Medaglie d’Argento e 82 di Bronzo – sempre
di Benemerenza ad altrettanti militari tra Ufficiali,
Sottufficiali e Carabinieri che si prodigano e si distinguono
durante quelle drammatiche giornate.
9 agosto 1909: i Marescialli Maggiori Torquato
Cremonesi e Felice Riva vengono inviati in Cile
dal Governo italiano con l’incarico di organizzare
e istruire la polizia locale e di introdurre i regolamenti
in vigore per l’Arma in patria. L’attività
svolta dai due Sottoufficiali riscuote un clamoroso
successo che salda il legame tra il giovane
Corpo cileno e i Carabinieri.
13 luglio 1914: l’Istituzione celebra il suo primo
Centenario. Viene coniato dal Capitano Cenisio
Fusi il motto “Nei secoli fedele”, che sostituirà
quello fino ad allora diffuso “Usi obbedir tacendo
e tacendo morir”. Esso appare per la prima volta
sulla medaglia commemorativa del Centenario.
Dal 10 novembre 1933 verrà immortalato nel primo
stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri,
dove ancora oggi è presente. È lo stesso Ufficiale
a scrivere la frase che campeggia nel monumento
al 1o Centenario dell’Arma, nel cortile della Legione
Allievi Carabinieri, in Roma.
19 luglio 1915: i Carabinieri del 1o Reggimento
Mobilitato danno l’assalto agli apprestamenti
Date importanti della storia dell’Arma
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difensivi austriaci a “quota 240” del Monte Podgora
(alle porte di Gorizia) in un’epica battaglia,
fedeli al dovere. “Dettero prova della più grande
tenacia, rimanendo saldi e impavidi sotto la furibonda
tempesta nemica di ferro e di fuoco, decimati,
ma non fiaccati”, disse il Duca D’Aosta,
Comandante della III Armata.
1916: la Banda dell’Arma dei Carabinieri ha il
battesimo internazionale con la sua prima tournée
all’estero, per onorare i soldati alleati feriti.
La meta è Parigi, dove si esibisce presso il “Trocadero”,
“Les Invalides” e “Le Jardin des Tuileries”,
suonando accanto alle celebri Bande della
Guardia Repubblicana francese e della Guardia
Reale inglese. La Domenica del Corriere dedica
alla Banda dell’Arma una copertina a colori
(anno XVIII, n. 19, 7 maggio 1916), una delle tante
riservate ai Carabinieri, dipinta dal Maestro
Beltrame.
25 febbraio 1917: per far fronte alle insufficienze
dell’organico impiegato sia al fronte sia
nel controllo dell’intero territorio nazionale, con
il decreto Luogotenenziale n. 357, sono istituiti i
Carabinieri Ausiliari.
12 marzo 1917: il Sindaco e i cittadini di Castelnuovo
Magra (SP) fanno dono alla Stazione Carabinieri
della Bandiera nazionale. L’iniziativa troverà
largo seguito nell’intero territorio nazionale
e prosegue tuttora, specie nelle solenni cerimonie
di inaugurazione delle caserme dell’Arma.
12 giugno 1917: Gabriele d’Annunzio declama
l’orazione funebre scritta in memoria del Capitano
Vittorio Bellipanni, suo amico, deceduto il giorno
prima a seguito delle gravi ferite subite nel corso
della decima battaglia dell’Isonzo della 1a Guerra
Mondiale. Una frase dell’ode resterà emblematicamente
riassuntiva delle virtù militari dell’Arma:
“...l’Arma della fedeltà immobile e dell’abnegazione
silenziosa, l’Arma che nel folto della battaglia,
e di qua dalla battaglia, nella trincea e nella
strada, nella città distrutta e nel camminamento
sconvolto, nel rischio repentino e nel pericolo durevole,
dà ogni giorno eguali prove di valore, tanto
più gloriosa quanto più avara le è la gloria...”.
29 marzo 1918: il Pilota Aviatore dei Carabinieri
Ernesto Cabruna vola nel cielo di Conegliano.
A un tratto all’orizzonte appare un velivolo da
bombardamento austriaco con al seguito dieci
caccia di scorta. Immediatamente il Carabiniere
dirige il suo mezzo verso quello del capostormo
che attacca e abbatte. A questo punto i gregari
impauriti rinunciano al bombardamento sulle
città italiane disperdendosi e ripiegando verso
la loro base. Per tutte le innumerevoli operazioni
condotte durante l’intero conflitto bellico gli viene
concessa la M.O.V.M..
1o marzo 1920: viene istituita la Scuola Sottufficiali
Carabinieri Reali presso il complesso dei
conventi di Santa Maria Novella e della Santissima
Concezione di Firenze. Dal 1o ottobre del
1927, sono avviati presso l’Istituto, anche i corsi
per la preparazione degli Ufficiali dell’Arma
(conclusi nel 1952, anno in cui viene costituita, a
Roma, la Scuola Ufficiali). È stata la prima scuola
ad ospitare frequentatori stranieri, poiché nel
1928 sono stati ammessi 20 giovani albanesi al
corso per Allievi Sottufficiali.
15 marzo 1920: il Ministero della Guerra approva
l’Istruzione per la costituzione e il servizio
della Banda dell’Arma dei Carabinieri. Il corpo
musicale, le cui origini risalgono al Regio Decreto
del 18 giugno 1862, è stato finora “Musica” e
poi ”Banda della Legione Allievi Carabinieri”. Il
suo organico attuale è formato da 103 Carabinieri
musicanti, scelti per concorso pubblico tra i
diplomati dei Conservatori d’Italia.
2 maggio 1920: vengono costituiti 18 Battaglioni
Mobili per il concorso ai servizi di ordine
e sicurezza pubblica. Dal 1o aprile 1963 le unità
vengono poste alle dipendenze dell’11a Brigata
Carabinieri. Il 15 settembre 2001 verrà istituita
la 1a Brigata Mobile, cui è affiancata la 2a, ove
confluiranno il Reggimento Paracadutisti, i Reggimenti
“Trentino Alto Adige” e “Friuli Venezia
Giulia” oltre al G.I.S..
5 giugno 1920: per il complesso delle attività
svolte nel corso della 1a Guerra Mondiale, la Bandiera
dell’Arma è insignita della prima Meda-
Date importanti della storia dell’Arma
131
glia d’Oro al Valor Militare. La data del 5 giugno
sarà scelta per celebrare la “Festa dell’Arma” sin
dall’anno successivo, in luogo del 13 luglio. La
decisione viene ufficializzata con una specifica
circolare del 7 aprile dell’anno successivo.
1921: nasce il mensile Fiamme d’Argento, periodico
dell’Associazione Nazionale Carabinieri,
tuttora diffuso ai 200 mila soci.
1922: viene istituita organicamente la figura del
Carabiniere Sciatore, inquadrato nelle Stazioni
alpine e appenniniche, al fine di corrispondere
alle crescenti esigenze di impiego di militari specificamente
addestrati ad operare in zone di alta
montagna. Dal 20 settembre 1965 i Carabinieri
“sciatori” e “rocciatori” iniziano ad addestrarsi
presso la Scuola Alpina di Monte Bondone (TN),
che verrà riconfigurata e trasferita – dal 15 ottobre
1968 – nel Centro Carabinieri Addestramento
Alpino di Selva di Val Gardena (BZ).
3 dicembre 1925: viene istituito come ente
morale, in piazza Risorgimento a Roma, il Museo
Storico dell’Arma dei Carabinieri, allo scopo
di “raccogliere e custodire i cimeli e i ricordi
che concorrono a illustrare le origini e la storia
dell’Arma dei Carabinieri”.
25 giugno 1926: nasce la Federazione Nazionale
del Carabiniere Reale, che riunisce le numerose
iniziative spontanee di associazionismo tra
militari dell’Arma in congedo. La sua organizzazione
subirà numerosi mutamenti, fino a divenire
l’attuale “Associazione Nazionale Carabinieri”.
1o gennaio 1928: viene edito a Firenze, per la
prima volta, il Calendario Storico dell’Arma dei
Carabinieri, per iniziativa del Generale di Brigata
Gino Poggesi, Ispettore della III Zona Carabinieri.
26 luglio 1929: la “Fedelissima”, composta dal
Maestro Luigi Cirenei, diventa la marcia d’ordinanza
dell’Arma dei Carabinieri, in sostituzione
della precedente, del Maestro Luigi Cajoli.
9 luglio 1933: si svolge a Roma, in piazza di Siena,
il primo Carosello Storico a cavallo dell’Arma
dei Carabinieri, alla presenza del Ministro della
Guerra, generale Pietro Gazzera.
22 ottobre 1933: viene inaugurato a Torino il
Monumento Nazionale al Carabiniere, realizzato
dallo scultore Edoardo Rubino, grazie ai fondi
donati dai Comuni d’Italia. Gli atti deliberativi
con cui i Municipi hanno formalizzato le offerte,
raccolti in 93 volumi, sono custoditi presso il Museo
Storico dell’Arma.
2 maggio 1935: viene concesso all’Arma dei
Carabinieri lo Stemma Araldico, che sarà variato
nel 1952, nel 1976 e nel 1987, fino a giungere a
quello attuale, adottato nel 2002.
24 aprile 1936: le Bande Autocarrate dei Carabinieri
sostengono con successo i combattimenti
di Gunu Gadu, nella regione etiopica dell’Ogaden.
Per tale contributo e per il comportamento
tenuto durante tutto il conflitto italo-etiopico, la
Bandiera dell’Arma verrà decorata con la prima
Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia
(oggi d’Italia).
4 giugno 1936: viene istituita la 1a Divisione
Carabinieri “Pastrengo”, alle cui dipendenze
sono poste 2 Brigate (Torino e Milano), 8 Legioni
(nelle città di Torino, Alessandria, Genova, Milano,
Verona, Bolzano, Padova e Trieste), 40 Comandi
di Gruppo, un Battaglione e un Gruppo
Squadroni. Dal 1o settembre 1992, con l’adozione
di un nuovo modello ordinativo, il Reparto viene
riarticolato sui Comandi Regione Piemonte
e Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia. A seguito
del riordino dell’Arma, la Grande Unità assumerà
l’attuale assetto e la denominazione verrà modificata
in Comando Interregionale Carabinieri
“Pastrengo”.
1o settembre 1936: viene istituita la 2a Divisione
Carabinieri “Podgora”, alle cui dipendenze
sono poste 4 Brigate (Firenze, Roma, Napoli e
Palermo). Il 1o agosto 1939, le Brigate di Napoli e
Palermo sono cedute alla neo istituita 3a Divisione
e nel 1991 le Legioni di Bologna e Parma (che
costituivano tutta la Regione Emilia Romagna)
sono cedute alla neo istituita 5a Divisione. Dal
Date importanti della storia dell’Arma
132
1o settembre 1992, con l’adozione di un nuovo
modello ordinativo, il Reparto viene riarticolato
sui Comandi Regione Toscana, Lazio, Sardegna,
Umbria e Marche. A seguito del riordino dell’Arma,
la Grande Unità assumerà l’attuale assetto e
la denominazione verrà modificata in Comando
Interregionale Carabinieri “Podgora”.
13 maggio 1937: con regio decreto, un contingente
di 120 Carabinieri viene messo a disposizione
dell’Ispettorato Corporativo per lo svolgimento
di servizi di vigilanza in materia di lavoro,
previdenza e assistenza sociale. Nel dopoguerra,
il numero dei militari verrà elevato a 230 unità,
articolate in Nuclei operanti presso gli Ispettorati
del Lavoro. Il 1o ottobre 1997 verrà istituito il
Comando Carabinieri Ispettorato del Lavoro, che
dal 20 aprile del 2006 assumerà l’attuale denominazione
di Comando Carabinieri per la Tutela
del Lavoro.
6 giugno 1937: nell’ambito di una solenne cerimonia
militare il re Vittorio Emanuele III inaugura
il Museo storico dell’Arma dei Carabinieri Reali
che apre le porte al pubblico.
1o febbraio 1939: viene istituita la 3a divisione
Carabinieri “Ogaden”, con competenza territoriale
su tutte le regioni meridionali. Il 7 giugno
1991, le Regioni amministrative Calabria e Sicilia
sono cedute alla neo istituita Divisione “Culquaber”.
Dal 1o settembre 1992, con l’adozione di un
nuovo modello ordinativo, il Reparto viene articolato
sui Comandi Regione Campania, Puglia,
Basilicata, Abruzzo e Molise. A seguito del riordino
dell’Arma, la Grande Unità assumerà l’attuale
assetto e la denominazione verrà modificata in
Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden”.
1o luglio 1940: viene costituito il 1o Battaglione
Carabinieri Reali Paracadutisti, che – dopo
la valorosa partecipazione alle operazioni belliche
– subisce diverse vicende ordinative, fino a
riconfigurarsi in 1o Battaglione Carabinieri Paracadutisti
“Tuscania” il 1o ottobre 1975. Il reparto
prende parte a tutte le principali operazioni
militari italiane e all’estero ed è riconfigurato in
Reggimento dal 1o giugno 1996. Successivamente
– a far data dal 15 marzo 2002 – transiterà dalla
Brigata “Folgore” alle dipendenze della 2a Brigata
Mobile Carabinieri.
21 novembre 1941: dopo tre mesi di strenua
resistenza, cade il caposaldo di Culqualber, ultima
difesa di Gondar, la sola città dell’Africa
Orientale Italiana ove ancora sventola il tricolore.
Per l’epico eroismo del 1o Gruppo Carabinieri
Mobilitato – si immolano 54 Carabinieri Nazionali
e 31 Coloniali (Zaptiè) – la Bandiera dell’Arma
verrà insignita della seconda Medaglia d’Oro
al Valor Militare. A ricordo del sacrificio, la data è
prescelta quale ricorrenza della Virgo Fidelis, dal
1949 Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
19 dicembre 1941: il 1o Battaglione Carabinieri
Paracadutisti, costituto il 1o luglio 1940 a Tarquinia
(VT), attestato a Eluet el Asel (Libia), agli ordini
del Maggiore Alessi, armato di pochi cannoni
controcarro, bombe a mano e tanto coraggio,
fronteggia i reparti corazzati dell’ottava Armata
Britannica. I caduti saranno 31, 251 i dispersi e
37 i feriti. Radio Londra commenterà così la Battaglia:
“I Carabinieri si sono battuti come leoni;
i reparti inglesi non avevano mai incontrato in
Africa una resistenza così accanita”.
9 settembre 1943: dopo la proclamazione
dell’Armistizio, nella notte tra l’8 e il 9 settembre
1943, il II Battaglione Allievi Carabinieri viene
chiamato a concorrere alla Difesa di Roma, per
contrastare l’ingresso delle truppe tedesche in
città. Della cruenta battaglia si ricorda, in particolare,
l’eroico sacrificio del Capitano Orlando
De Tommaso, Comandante della 4a Compagnia.
I giovani militari, galvanizzati dall’esempio del
loro Comandante, riconquistano il caposaldo e
liberano i soldati italiani catturati in precedenza.
Il Capitano De Tommaso viene decorato con la
Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Al
valoroso ufficiale è intitolata proprio la caserma
sede della Legione Allievi Carabinieri di Roma.
23 settembre 1943: militari tedeschi fucilano a
Palidoro (Roma) il Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto,
offertosi loro per salvare la vita a 22 ostaggi
altrettanto innocenti. Gli sarà concessa alla Me-
Date importanti della storia dell’Arma
133
moria la Medaglia d’Oro al Valor Militare. È in
corso presso la Congregazione delle Cause dei
Santi il processo di canonizzazione dell’eroico
militare, Servo di Dio.
7 ottobre 1943: a Roma oltre 2.000 Carabinieri
(alcune stime arrivano sino a 2.500) vengono
catturati e deportati. I nazisti sono convinti che
i Carabinieri possano opporsi al rastrellamento
degli ebrei (effettuato il 16 successivo) o contribuire
efficacemente a una rivolta popolare. Così
il Ministro della Difesa Nazionale della Repubblica
Sociale Italiana, Rodolfo Graziani, ordina il
disarmo dei Carabinieri della Capitale, la loro immediata
cattura e la deportazione da parte delle
truppe tedesche.
24 marzo 1944: 12 militari dell’Arma, tutti appartenenti
al Fronte Clandestino di Resistenza
dei Carabinieri e detenuti nella famigerata prigione
di via Tasso, vengono fucilati dai nazisti,
insieme ad altre 323 persone, alle Fosse Ardeatine,
in Roma.
25 marzo 1944: un gruppo di 20 partigiani slavi,
allo scopo di impadronirsi e sabotare la centrale
idroelettrica che riforniva la zona di Cave di Predil
(Udine), il 23 marzo 1944, prende d’assalto il
posto fisso di Bretto Inferiore (oggi in Slovenia),
facendo prigionieri i 12 Carabinieri incaricati
della sua vigilanza. Saccheggiata la caserma e
costretti i Carabinieri a caricarsi di vettovaglie,
sistemano due cariche sotto le turbine e si avviano
verso le montagne in attesa dell’alba. I
Carabinieri marciano per ore fino a Malga Bala
dove, la mattina del 25 marzo successivo, sono
sottoposti ad indicibili sevizie e infine uccisi. Alla
loro memoria verrà concessa la Medaglia d’Oro
al Merito Civile.
12 agosto 1944: a Fiesole, nei pressi di Firenze,
tre giovani Carabinieri, Alberto La Rocca, Fulvio
Sbarretti e Vittorio Marandola, che stavano già
per unirsi alle truppe liberatrici del capoluogo
toscano, tornano indietro per offrirsi ai tedeschi
e così salvare la vita a dieci cittadini ostaggi dei
nazisti. Vengono fucilati senza esitazione e senza
un processo, pur sommario.
25 aprile 1945: per il contributo fornito nella
Guerra di Liberazione e alla Resistenza, la Bandiera
dell’Arma viene insignita della Medaglia
d’Oro al Valor Militare. Allo stesso titolo risulteranno
assegnate a singoli militari 2 Croci di Cavaliere
dell’Ordine Militare d’Italia, 32 Medaglie
d’Oro, 122 d’Argento, 208 di Bronzo al Valor Militare
e 354 Croci di Guerra. Sono 2.735 i Carabinieri
caduti e 6.521 i feriti di quel terribile periodo.
9 gennaio 1946: in località Feudo Nobile, nei
pressi di Gela (CL), a seguito di una imboscata
e di un cruento conflitto a fuoco, il Comandante
di Stazione e altri sette Carabinieri, vengono
fatti prigionieri da un gruppo di gabellotti appartenenti
all’Esercito volontario per l’indipendenza
della Sicilia. Qualche giorno dopo i banditi
si dichiarano disposti a rilasciare gli ostaggi
in cambio della liberazione del capo dell’EVIS,
Concetto Gallo, da poco arrestato. Le trattative
falliscono e la sera del 28 gennaio successivo gli
otto Carabinieri, dopo alcuni giorni di prigionia
e sevizie, vengono uccisi. I loro corpi verranno
ritrovati mesi dopo in una solfatara.
1o gennaio 1948: appare il primo numero della
rivista “Il Carabiniere” che, da quel momento,
non cesserà più le pubblicazioni. Diffuso per abbonamento
annuale, raccoglie l’eredità di precedenti
periodici, quali “Il Carabiniere - Giornale
Militare” (1872-1894), “Il Monitore dei Carabinieri
Reali” (1873-1924), “Carabiniere Italiano”
(1885-1890), “Il Carabiniere”, periodico mensile
dell’Associazione di Mutuo Soccorso tra i Carabinieri
(1925-1937), “Il Carabiniere della Nuova
Italia” (1944-1947).
5 ottobre 1948: nasce l’Opera Nazionale Assistenza
Orfani Militari Arma Carabinieri (ONAOMAC),
con lo scopo di dare assistenza e istruzione
agli orfani dei militari deceduti in servizio,
grazie a fondi volontariamente versati da tutti gli
appartenenti all’Istituzione.
19 agosto 1949: nel tardo pomeriggio giunge a
Palermo la notizia che elementi della Banda Giuliano
hanno attaccato la caserma dei Carabinieri
di Bellolampo, a sud della città. Un’autocolonna di
Date importanti della storia dell’Arma
134
militari dell’Arma, supportati da autoblindo e da
un rinforzo di Guardie della P.S., parte in soccorso.
Dopo un’infruttuosa ricerca dei banditi, verso
le 21.30, mentre i veicoli in rientro attraversano
la località Passo di Rigano, un ordigno proditoriamente
collocato esplode al passaggio del quinto
camion, provocando la morte di 8 Carabinieri,
mentre altri dieci rimangono gravemente feriti.
11 novembre 1949: la Virgo Fidelis viene proclamata
Patrona dell’Arma dei Carabinieri, per
volontà di Papa Pio XII. La ricorrenza è fissata al
21 novembre, giorno in cui si ricorda la Presentazione
di Maria Vergine al Tempio e la Battaglia
di Culqualber. L’Ordinario Militare dell’epoca,
Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone,
per l’occasione compone la “Preghiera del
Carabiniere”.
1o aprile 1950: s’insedia sul territorio somalo
l’AFIS (Amministrazione Fiduciaria Italiana della
Somalia) per assistere quel Paese nella fase
dell’autodeterminazione. Nell’occasione viene
costituito il Gruppo Carabinieri della Somalia,
per garantire il pacifico passaggio dell’ex colonia
italiana all’indipendenza. È la prima “missione di
pace” dei Carabinieri all’estero del dopoguerra
nel contesto di iniziative internazionali rivolte
anche a comporre conflitti armati in ogni parte
del mondo. In tale funzione i Carabinieri saranno
successivamente presenti in Albania, Afghanistan,
Bosnia, Cambogia, Cipro, Cisgiordania,
Chad, Congo, Eritrea, Etiopia, Georgia, Gibuti,
Gerico, Guatemala, Haiti, Iraq, Kosovo, Libano,
Libia, Mali, Macedonia, Mozambico, Namibia,
Rafah, Salvador, Somalia, Sudan, Turchia, Timor
Est. L’alto funzionario austriaco Egon Ranshofen,
al momento di lasciare il suo incarico dopo
una missione, dirà: “nel mio gioco ho avuto una
grande carta, i Carabinieri”; più o meno le stesse
parole pronunciate recentemente dal Presidente
degli Stati Uniti Barack Obama a proposito del
lavoro svolto dai Carabinieri per la formazione
delle nuove Forze di Polizia irachene.
1o novembre 1952: la Scuola Centrale Carabinieri
viene trasferita a Roma, nell’edificio vanvitelliano
di via Garibaldi n. 23 (ora sede del Comando
Interregionale “Podgora”), assumendo la
denominazione di Scuola Ufficiali dei Carabinieri
con il preminente scopo di preparare gli Ufficiali
dei Carabinieri provenienti dall’Accademia di
Modena.
15 dicembre 1955: presso la Scuola Ufficiali
Carabinieri di Roma, viene istituito il Gabinetto
Centrale di Documentazione e di Indagini Tecnico-
Scientifiche dell’Arma, con il compito di
assolvere, nello specifico settore, attività didattiche
presso l’Istituto e di supporto dei Reparti
operativi. Il progetto di accrescere le capacità di
indagine nel settore tecnico-scientifico (sopralluogo
e repertamento nonché analisi nel settore
degli stupefacenti) trova ulteriore impulso nel
1997, quando vengono attivati a livello interprovinciale
30 laboratori per le analisi delle sostanze
stupefacenti (L.A.S.S.), alle dipendenze tecnico-
funzionali e addestrative del Centro e dei
Sottocentri. Il 1o gennaio 1999, l’Unità assume
l’attuale denominazione di Raggruppamento
Carabinieri Investigazioni Scientifiche e viene
trasferita nella caserma “S. D’Acquisto” di Tor di
Quinto, in Roma.
15 marzo 1956: il Comando Generale dell’Arma
dei Carabinieri lascia la caserma “O. De Tommaso”
dove si trovava dal 1944 e si trasferisce
nell’attuale sede, intitolata alla Medaglia d’Argento
al Valor Militare Generale Azolino Hazon,
deceduto nel bombardamento di Roma (quartiere
San Lorenzo – 19 luglio 1943). Lascia così la
sede provvisoria di Prati, che aveva occupato nel
1944, dopo quelle di Monte Cavallo (attuale via
XXIV Maggio) e di via degli Astalli, in cui si era
insediato dal 1874, al momento del trasferimento
a Roma da Firenze, fino al 1924.
27 febbraio 1957: vengono istituiti, in via sperimentale,
i Nuclei Radiomobili di Milano, Roma
e Napoli. Il modello organizzativo viene progressivamente
esteso a tutto il territorio nazionale.
Oggi le loro pattuglie su auto (“le gazzelle”) e
su moto (“le beccacce”), coordinate sul territorio
dalle Centrali Operative, assicurano la risposta
alle richieste di soccorso, nelle 24 ore, con tempestività
e flessibilità d’azione.
Date importanti della storia dell’Arma
135
Date importanti della storia dell’Arma
8 novembre 1957: viene istituito il Servizio Cinofili
dell’Arma dei Carabinieri al fine di assicurare,
in tutto il territorio nazionale, l’impiego di
unità cinofile con adeguato livello addestrativo,
per compiti di polizia giudiziaria, di ricerca, di
soccorso, di sicurezza delle aree sensibili e in
tutte le altre operazioni di supporto all’attività
istituzionale dei Carabinieri.
1959: vengono consegnate le prime motovedette
e nasce il Servizio Navale nell’Arma. Dal
12 novembre 1969, l’attività verrà coordinata a
livello centrale dall’Ufficio del Servizio Navale
presso il Comando Generale, mentre i Comandi
intermedi e quelli di Stazione continuano a svolgere
le funzioni operative.
15 maggio 1960: nasce a Genova il Nucleo
Sommozzatori Carabinieri, erede della tradizione
degli originari primi nuclei costituiti nel ’53
a Genova e a Napoli. L’attuale denominazione –
Centro Carabinieri Subacquei – verrà assunta dal
1o ottobre 1971.
15 ottobre 1962: vengono costituiti appositi
nuclei presso le Legioni di Milano, Padova, Bologna,
Roma, Palermo e Napoli, posti alle dipendenze
funzionali del Ministro della sanità, denominati
Nuclei Antisofisticazioni, per prevenire e
reprimere gli illeciti in materia alimentare. Il 10
febbraio 1964 viene istituito il Comando Carabinieri
NAS di Roma, attuale Comando per la Tutela
della Salute, con competenza nazionale.
1o aprile 1963: viene costituito il 4o Reggimento
Carabinieri a Cavallo, inquadrato nella XI Brigata
Carabinieri Meccanizzata. Il 1o settembre 1977
la denominazione sarà modificata in Reggimento
Carabinieri a Cavallo, mentre, dal 20 ottobre
2007, verrà riassunta la denominazione storica.
30 giugno 1963: nel corso della cosiddetta
“prima guerra di mafia” (che caratterizzò l’inizio
degli anni ‘60), in contrada Ciaculli di Palermo,
una Giulietta Alfa Romeo imbottita di tritolo e
parcheggiata nei pressi dell’abitazione di un parente
del boss mafioso Salvatore Greco, esplode
provocando la morte di sette militari. Nel tragico
evento rimangono uccisi il Tenente dei Carabinieri
Mario Malausa, il Maresciallo dell’Arma
Calogero Vaccaro e quello della Pubblica Sicurezza
Silvio Corrao, gli Appuntati Eugenio Altomare
e Marino Fardelli, il Maresciallo dell’Esercito
Pasquale Nuccio e il Soldato Giorgio Ciacci,
artificieri. I Caduti saranno insigniti di Medaglia
d’Oro al Merito Civile.
15 maggio 1964: viene istituita la 1a Sezione
del Reparto Elicotteri Carabinieri approvvigionando
i primi 6 elicotteri (mod. AB 204-B). L’unità
è provvisoriamente collocata presso la Scuola
di Volo dell’Aeronautica di Frosinone. Nel 1965, a
titolo sperimentale, a Pratica di Mare (RM), viene
istituito il Comando Base Elicotteri, che già nel
1966 muta denominazione in Centro Elicotteri
Carabinieri. Nel 1999, il livello di comando verrà
elevato e l’unità assumerà la denominazione
di Raggruppamento Elicotteri Carabinieri, nome
che evolverà nell’attuale: Raggruppamento Aeromobili
Carabinieri.
25 giugno 1967: dopo l’attentato a un traliccio
a Cima Vallona (BL), l’Alpino Armando Piva, che
si stava recando sul posto, cade vittima dell’esplosione
di un secondo ordigno collocato sotto
un mucchio di ghiaia. Una squadra eliportata –
composta dal Capitano dei Carabinieri Francesco
Gentile, dal Sottotenente Mario Di Lecce e
dai Sergenti Olivo Dordi e Marcello Fagnani, incursori
del “Col Moschin” – prontamente inviata
sul posto, viene a sua volta investita dall’esplosione
di un terzo ordigno. Si salva il Sergente Fagnani,
che rimane gravemente ferito. L’attentato
sarà rivendicato dal BAS (Comitato di liberazione
del Sudtirolo). Il Capitano Gentile sarà decorato
di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
13 marzo 1969: su specifica richiesta del Ministro
della Pubblica Istruzione e al fine di intensificare
l’attività di tutela del patrimonio archeologico,
artistico e storico nazionale, viene
disposta, attraverso il potenziamento del Nucleo
Carabinieri già operante presso quel Dicastero,
la costituzione del Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Artistico presso il Ministero della
Pubblica Istruzione. Dal 12 agosto 2001, lo spe-
136
Date importanti della storia dell’Arma
ciale Reparto ha assunto l’attuale denominazione
di Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio
Culturale.
31 maggio 1972: una Fiat 500 imbottita di
esplosivo viene abbandonata in un bosco vicino
a Peteano, in provincia di Gorizia. Una telefonata
anonima segnala la presenza dell’autovettura
sospetta che reca due fori di proiettile sul parabrezza.
Nel corso di un immediato sopralluogo,
quando i militari aprono il cofano, esplode un ordigno,
che uccide tre di loro e ne ferisce altri due.
Le successive indagini consentiranno di accertare
che si tratta di un atto terroristico compiuto
da neofascisti. Nella circostanza perdono la
vita il Brigadiere Antonio Ferraro, il Carabiniere
Scelto Donato Poveromo e il Carabiniere Franco
Dongiovanni, decorati di Medaglia d’Oro di vittima
del terrorismo.
7 maggio 1973: la cordata del Capitano Fabrizio
Innamorati raggiunge la vetta dell’Everest,
nell’ambito della Spedizione organizzata dal Ministero
della Difesa e guidata da Guido Monzino.
All’impresa partecipano anche i Carabinieri Ivo
Nemela, Enrico Schnarf, Gualtiero Seeber e Giuseppe
Cheney, tutti del Centro Carabinieri Addestramento
Alpino di Selva di Val Gardena. Sulla
vetta del “Tetto del Mondo” il Capitano Innamorati
pianta la tradizionale piccozza col tricolore e
il guidoncino dell’Arma, affidando alle nevi eterne
dell’Everest anche una piccola riproduzione
in peltro della “lucerna”, il tradizionale cappello
dei Carabinieri.
15 ottobre 1974: il Maresciallo Maggiore Felice
Maritano, del nucleo antiterrorismo del Generale
Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel corso di un servizio
di appiattamento notturno per sorvegliare
un’abitazione sita in Robbiano di Mediglia (MI)
individuata quale covo delle Brigate Rosse, viene
colpito da un terrorista armato. Nonostante le
gravi ferite che lo avrebbero portato in breve alla
morte, il Maresciallo persiste nella decisa reazione
colpendo a sua volta l’aggressore consentendone
così la cattura. Per questo viene decorato
di M.O.V.C. “alla memoria” e successivamente, in
relazione all’intera operazione anche di M.O.V.M..
5 giugno 1975: una pattuglia di Carabinieri, durante
un controllo alla cascina Spiotta d’Arzello
(AL), scopre il nascondiglio dove è detenuto l’industriale
Vittorio Vallarino Gancia, sequestrato il
giorno precedente dalle Brigate Rosse. Scoppia
un violentissimo conflitto a fuoco che consente la
liberazione dell’ostaggio. Perdono la vita l’Appuntato
Giovanni D’Alfonso e la terrorista Margherita
Cagol, mentre il Tenente Umberto Rocca e il Maresciallo
Rosario Cattafi rimangono gravemente feriti
a seguito dell’esplosione di una bomba a mano
lanciata contro di loro. L’Appuntato D’Alfonso e il
Maresciallo Cattafi verranno insigniti di Medaglia
d’Oro di vittime del terrorismo, mentre il Tenente
Rocca di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
18 maggio 1977: un gruppo di malviventi, che
si era organizzato per costituire a Porto San Giorgio
(MC) una banda criminale, viene sorpreso
dall’azione di vigilanza esercitata da una pattuglia
dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di
Fermo. I criminali aprono il fuoco contro i militari
uccidendo l’Appuntato Alfredo Beni. Nel conflitto
a fuoco e nel successivo tentativo di fuga della
banda di malviventi verso Civitanova Marche
(MC) viene ucciso il Maresciallo Sergio Piermanni
e ferito gravemente il Capitano Rosario Aiosa,
Comandante della Compagnia. I Militari sono decorati
di M.O.V.M..
20 agosto 1977: a Ficuzza, frazione di Corleone
(PA), il Tenente Colonnello Giuseppe Russo, già
collaboratore di fiducia del Generale Carlo Alberto
Dalla Chiesa, viene assassinato dalla mafia.
L’Ufficiale, comandante del Nucleo Investigativo
di Palermo, era a capo della squadra che svolgeva
le indagini sulla strage di Alcamo Marina. Viene
ucciso in vacanza, mentre stava passeggiando
con l’insegnante Filippo Costa, anche lui caduto
nell’agguato. L’Ufficiale sarà decorato di Medaglia
d’Oro al Valor Civile.
6 febbraio 1978: in piena emergenza terrorismo,
per idea, impulso e direttiva dell’allora Ministro
dell’Interno, On. Francesco Cossiga, viene
istituito, a Livorno, il Gruppo di Intervento Speciale,
per impiego in operazioni anti-terrorismo e
anti-guerriglia. Dal momento della sua nascita, il
137
Date importanti della storia dell’Arma
reparto si distingue in tutta Italia per eccellente
preparazione ed efficienza, opera anche in teatri
all’estero e in tutti i paesi ove vi siano sedi diplomatiche
a rischio. Oggi come allora, tutti gli
operatori del G.I.S. provengono dal 1o Reggimento
Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”.
16 marzo 1978: il Maresciallo Maggiore Aiutante
Oreste Leonardi e l’Appuntato Domenico
Ricci in servizio di scorta all’onorevole Aldo Moro
vengono trucidati insieme ad altri tre agenti della
Polizia di Stato in seguito all’agguato perpetrato
dalle Brigate Rosse in via Fani a Roma. I due militari
sono decorati di M.O.V.C. “alla memoria”.
13 luglio 1979: a Roma, sul lungotevere Arnaldo
da Brescia, il Tenente Colonnello Antonio Varisco,
mentre si sta dirigendo, a bordo della propria autovettura,
verso la Procura di piazzale Clodio, dove
presta servizio come Comandante del Reparto
Carabinieri Servizi Magistratura, viene affiancato
da terroristi che, dopo aver lanciato alcune bombe
fumogene, lo uccidono sparando numerosi colpi
con fucili a canne mozze. L’attentato viene rivendicato
dalle Brigate Rosse. L’Ufficiale sarà decorato
di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
15 settembre 1979: viene istituito il Reparto
Carabinieri Ministero Affari Esteri, posto alle dipendenze
funzionali di quel Ministro, con compiti
di vigilanza e sicurezza presso le sedi del
Dicastero e delle Rappresentanze Diplomatiche
Italiane all’estero. Il 1o maggio 1982, l’Unità assumerà
l’attuale denominazione di Comando Carabinieri
Ministero Affari Esteri.
25 gennaio 1980: a Genova, a seguito di un agguato
teso da un gruppo di terroristi delle Brigate
Rosse, vengono uccisi, con numerosi colpi d’arma
da fuoco esplosi a distanza ravvicinata, il Tenente
Colonnello Emanuele Tuttobene e l’Appuntato
Antonino Casu, mentre sono su un’autovettura di
servizio. L’Ufficiale e il Graduato saranno decorati
di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
4 maggio 1980: un killer mafioso spara alle
spalle del Capitano Emanuele Basile mentre, con
la figlia Barbara, di quattro anni, in braccio e la
moglie Silvana a fianco, assiste ai fuochi d’artificio
della festa del Santissimo Crocefisso a Monreale.
Basile, trasportato in gravissime condizioni
all’ospedale di Palermo, muore durante l’intervento
chirurgico. Il Capitano sarà decorato di
Medaglia d’Oro al Valor Civile.
16 luglio 1980: si insedia il primo Consiglio
centrale della rappresentanza militare. L’istituto
nasce nel 1978, con la legge n. 382 e trova compimento
nel regolamento di attuazione emanato
con il D.P.R. n. 691 del 1979, che denomina gli
organi in cui si articola: Consiglio centrale di
rappresentanza (COCER), Consigli intermedi di
rappresentanza (COIR); Consigli di base di rappresentanza
(COBAR). L’intera materia è poi stata
recepita dal Codice dell’Ordinamento Militare
e dal discendente Testo Unico del 2010.
31 dicembre 1980: il Generale Enrico Riziero
Galvaligi, responsabile dell’Ufficio di Coordinamento
dei Servizi di Sicurezza degli Istituti di
Previdenza e Pena, viene ucciso da due terroristi
delle Brigate Rosse nell’androne del palazzo
ove risiede a Roma. L’Ufficiale, in seguito a una
rivolta scoppiata nel carcere di Trani per mano
di alcuni esponenti dell’eversione armata, aveva
disposto un intervento dei Carabinieri del neo
costituito Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) per
stroncare la sommossa con un blitz, conclusosi
senza spargimento di sangue. L’Ufficiale Generale
sarà decorato di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
4 dicembre 1981: nasce il numero telefonico
nazionale 112, per assicurare l’immediato contatto
tra i cittadini e i Carabinieri per ogni esigenza.
Nel 2009 la Commissione europea, il Parlamento
europeo e il Consiglio dell’Unione europea firmeranno
una risoluzione che istituirà l’11 febbraio
quale “Giornata europea del 112”, individuando
l’utenza quale numero unico di emergenza per
tutti i Paesi della Comunità Europea.
Marzo 1982: a Milano, nella centrale piazza
Diaz, viene collocato il monumento dedicato ai
“Caduti dell’Arma dei Carabinieri”, ideato e realizzato
dallo scultore Luciano Minguzzi, autore –
tra l’altro – di una delle porte bronzee del Duomo
138
Date importanti della storia dell’Arma
meneghino. L’opera testimonia la gratitudine della
città nei confronti dell’Arma per il servizio reso.
1o marzo 1982: viene istituito il Nucleo Carabinieri
Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste,
con compiti di prevenzione degli illeciti nel
settore agro-alimentare. La speciale Unità verrà
elevata a Reparto nell’agosto del 1982 e il 5 dicembre
1994 verrà configurato quale Comando
Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari.
Dal 20 agosto 2001 assumerà l’attuale
configurazione ordinativa e il nome di Comando
Carabinieri Politiche Agricole. L’attuale denominazione
verrà attribuita dal 17 marzo 2008.
3 settembre 1982: in via Isidoro Carini a Palermo
cadono sotto i colpi della mafia, il Prefetto
della città, Generale di Corpo d’Armata Carlo
Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti
Carraro e l’Agente di scorta Domenico Russo.
Le vittime avevano lasciato la Prefettura a bordo
di una A112 bianca, guidata dalla moglie dell’Ufficiale,
per andare a cena in un ristorante di Mondello.
Il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, già
Vice Comandante Generale dell’Arma al culmine
di una carriera straordinaria, sarà insignito di
Medaglia d’Oro al Valor Civile.
9 aprile 1983: Sua Santità Papa Giovanni Paolo
II si reca in visita pastorale alla Scuola Allievi Carabinieri
di Roma.
13 giugno 1983: in via Cristoforo Scobar a Palermo,
tre assassini di Cosa Nostra uccidono il
Capitano Mario D’Aleo, l’Appuntato Giuseppe
Bommarito e il Carabiniere Pietro Morici, mentre
si trovano a bordo dell’autovettura di servizio.
L’Ufficiale era subentrato nell’incarico di Comandante
della Compagnia di Monreale al Capitano
Emanuele Basile e aveva continuato la sua azione
di contrasto alle organizzazioni mafiose. I Caduti
saranno decorati di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
1o luglio 1985: viene costituito il Comando Divisione
Unità Mobili e Speciali dei Carabinieri,
con alle dipendenze l’XI Brigata meccanizzata
e la XII Brigata, che raggruppa i reparti speciali.
Dal 1o gennaio 2001, a seguito del riordino
dell’Arma, la Grande Unità verrà elevata al rango
di Generale di Corpo d’Armata e assumerà l’attuale
denominazione di Comando Unità Mobili
e Specializzate Carabinieri “Palidoro”, da cui dipendono
la Divisione Unità Mobili, la Divisione
Unità Specializzate, il R.O.S., il Comando Carabinieri
Ministero Affari Esteri e il COESPU.
1o luglio 1985: viene istituito l’Ispettorato Scuole
Carabinieri, da cui dipendono la Scuola Ufficiali
e la X Brigata Carabinieri (competente sulla Scuola
Sottufficiali di Firenze e sulle Legioni Allievi
Carabinieri di Roma e di Torino). Dal 1o gennaio
2001, a seguito del riordino dell’Arma, l’Ispettorato
verrà elevato al rango di Generale di Corpo
d’Armata e assumerà l’attuale denominazione di
Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri,
con il compito di assicurare univocità di indirizzo
addestrativo e didattico e di perseguire l’elevazione
del livello professionale del personale.
1o dicembre 1986: viene istituito il Nucleo Operativo
Ecologico dell’Arma dei Carabinieri, con
compiti di prevenzione e repressione delle violazioni
in danno dell’ambiente. Il 23 aprile 2001 il
Reparto assume l’attuale denominazione di Comando
Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente e
le Sezioni periferiche, istituite nel corso del tempo,
vengono nominate Nuclei Operativi Ecologici.
17 aprile 1990: a Santa Margherita Ligure (GE),
i Carabinieri del Gruppo d’Intervento Speciale liberano
la bambina di 8 anni e mezzo Patrizia Tacchella,
sequestrata da ben 68 giorni.
3 dicembre 1990: nel quadro di un programma
di potenziamento della struttura anticrimine, è
disposta la costituzione di un Raggruppamento
Operativo Speciale, il ROS, con compiti d’intervento
sul territorio nazionale nell’attività di contrasto
alla criminalità organizzata.
4 gennaio 1991: nel quartiere Pilastro di Bologna,
una pattuglia di Carabinieri cade sotto le pallottole
del gruppo criminale denominato “Banda della Uno
Bianca”. Perdono la vita i Carabinieri Ausiliari Otello
Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini, che
saranno decorati di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
139
Date importanti della storia dell’Arma
140
7 giugno 1991: viene istituita la 6a Divisione
Carabinieri dello Stretto, con sede a Messina,
in posizione baricentrica tra le Regioni Sicilia
e Calabria, che ne costituiscono il territorio di
competenza. Successivamente la denominazione
sarà variata in 4a Divisione Carabinieri “Culquaber”.
A seguito del riordino dell’Arma, la
Grande Unità assumerà l’attuale assetto e sarà
denominata Comando Interregionale Carabinieri
“Culquaber”.
12 luglio 1991: viene istituita la 5a Divisione Carabinieri
di Padova con competenza sui territori
delle Regioni Carabinieri Veneto, Emilia Romagna,
Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Dal 1o gennaio 1992, la Grande Unità assume la
denominazione di 5a Divisione Carabinieri “Vittorio
Veneto”. A seguito del riordino dell’Arma,
sarà denominata Comando Interregionale Carabinieri
“Vittorio Veneto”. Il Comando, schierato
a Treviso dal 15 aprile 1996, sarà trasferito nella
città di Padova il 19 agosto 2002.
1o settembre 1992: viene istituito il Gruppo
Operativo Calabria a Vibo Valentia, il Reparto
eredita le funzioni proprie delle “squadriglie”,
unità costituite negli anni ’50 per operare, frequentemente
a cavallo, in zone impervie e difficilmente
raggiungibili. Il 1o settembre 1993, ad
Abbasanta (OR), al fine di rendere più efficace il
dispositivo di controllo anche in Sardegna, verrà
istituito lo Squadrone Carabinieri Eliportato
“Cacciatori Sardegna”, riorganizzando il preesistente
Nucleo Eliportato.
19 ottobre 1992: viene istituito il Nucleo Operativo
Antifalsificazione Monetaria, posto alle dipendenze
del Comando Carabinieri Banca d’Italia. Dal
15 giugno 1999 il reparto viene ridenominato Comando
Carabinieri Antifalsificazione Monetaria.
16 agosto 1995: in località Chilivani (SS) l’Appuntato
Ciriaco Carru e il Carabiniere Walter Frau
rispettivamente capo equipaggio e conducente
di nucleo radiomobile vengono barbaramente
uccisi da una banda di malviventi che si apprestava
ad assaltare due furgoni portavalori. I due
militari sono decorati di M.O.V.M..
27 febbraio 1998: prende corpo e sostanza la
MSU (Multinational Specialized Unit), con sede
a Gorizia, presso il 13o Battaglione Carabinieri
“Friuli-Venezia Giulia”. L’unità nasce per svolgere,
nei teatri operativi caratterizzati dalla presenza
di etnie diverse e spesso armate, compiti
complessi e articolati, taluni tipici delle forze militari
e altri caratteristici delle polizie civili, che
solo Forze di Polizia a ordinamento militare sono
professionalmente preparate ad affrontare.
31 marzo 2000: il Governo viene delegato dalla
legge n. 78 a emanare decreti legislativi per adeguare
l’ordinamento e i compiti militari dell’Arma
dei Carabinieri, che avrà collocazione autonoma
nell’ambito del Ministero della Difesa, con rango
di Forza Armata, secondo la disciplina dettata dai
decreti legislativi n. 297 e 298 del 2000 riassettati
poi nel Codice dell’Ordinamento Militare di cui al
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
5 ottobre 2000: in attuazione della legge 20 ottobre
1999, n. 380, che estende alle donne l’ammissione
nelle Forze Armate italiane, le prime
entrano in servizio nell’Arma dei Carabinieri nel
ruolo Ufficiali. Saranno subito dopo seguite da
quelle dei ruoli Marescialli e Carabinieri.
1o novembre 2000: vengono istituite le Compagnie
di Intervento Operativo, meglio note con l’acronimo
di C.I.O.. Sono assetti costituiti in alcuni
Reparti Mobili per poter disporre di contingenti di
rinforzo da mettere a disposizione dell’Arma Territoriale
per servizi di controllo straordinario del
territorio o per far fronte a criticità emergenti della
situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica.
8 ottobre 2001: con il decreto del Ministro della
Difesa n. 412 vengono dettate le norme per la
concessione delle ricompense al Valore e al Merito
dell’Arma dei Carabinieri, istituite dall’articolo
31 del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 297.
21 maggio 2002: viene concesso l’attuale stemma
araldico all’Arma dei Carabinieri, risultato del
recupero di tutti gli elementi succedutisi nella vicenda
araldica dell’Istituzione, sintetizzati in un
modello grafico più armonioso.
Date importanti della storia dell’Arma
141
8 ottobre 2003: a Roma, nel corso di una riunione
informale, i Ministri della Difesa UE decidono
di creare una struttura di Forze di Polizia a ordinamento
militare per interventi in aree di crisi
sotto egida NATO, ONU, UE ovvero di coalizioni
ad hoc. Nel settembre 2004, a Noordwijk (NL), con
la firma della Dichiarazione di Intenti nasce così
la Forza di Gendarmeria Europea (EGF) con sede
presso la Caserma Chinotto di Vicenza, la stessa
in cui avranno poi sede, dal 2005, il COESPU
(Centro di Eccellenza per le Stability Police Units)
e, dal 2015, l’SP COE (Stability Policing Centre of
Excellence) della NATO, diretti da Carabinieri.
12 novembre 2003: alle ore 10:40, in Nassiriya
(Iraq), un camion cisterna pieno di esplosivo
scoppia davanti all’ingresso di un avamposto del
Reggimento MSU dei Carabinieri, uccidendo Carabinieri,
soldati dell’Esercito e civili italiani e iracheni.
L’Arma perde i Sottotenenti Enzo Fregosi,
Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Giuseppe
Merlino, i Marescialli Aiutanti s.ups Alfio Ragazzi,
Massimiliano Bruno, il Maresciallo Capo Daniele
Ghione, i Brigadieri Giuseppe Coletta e Ivan Ghitti,
il Vicebrigadiere Domenico Intravaia e gli Appuntati
Horacio Majorana e Andrea Filippa. I Caduti
saranno decorati di Medaglia d’Oro di vittima del
terrorismo e di Croce d’Onore alle vittime di atti di
terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni
militari e civili all’estero. È l’episodio più sanguinoso
di una scia che vedrà successivamente cadere
ancora 3 Carabinieri, il Sottotenente Enrico Frassanito
e i Marescialli Aiutanti s.ups Carlo de Trizio e
Franco Lattanzio e altri rimanere feriti gravemente.
6 maggio 2004: per la prima volta nella storia
repubblicana viene nominato un Comandante
Generale dell’Arma dei Carabinieri proveniente
dalle fila dell’Istituzione, il Generale di Corpo
d’Armata Luciano Gottardo.
1o marzo 2005: sulla base di impegni assunti
dall’Italia al vertice G8 di Sea Island (USA), che ha
adottato il Piano d’Azione “Estendere la Capacità
Globale per Operazioni di Supporto alla pace”, a
Vicenza nasce il Centro di Eccellenza per le Unità
di Polizia di Stabilità (Centre of Excellence for Stability
Police Units in inglese). Anche gli Stati Uniti
concorrono a supportare il progetto, ritenuto di
grande validità. Ad oggi il Centro è stato frequentato
da Sottufficiali e Funzionari di Forze di Polizia
di 98 paesi e 17 organizzazioni internazionali.
27 ottobre 2008: viene istituito l’Istituto Superiore
di Tecniche Investigative dell’Arma dei
Carabinieri, con sede in Velletri (RM), preposto
alla realizzazione di un percorso organico di specializzazione
e di aggiornamento professionale
a vantaggio degli operatori di Polizia Giudiziaria
dell’Arma dei Carabinieri.
26 ottobre 2009: viene istituito il Centro Sportivo
per assicurare la gestione unitaria del particolare
settore e per meglio coordinare le attività espletate
dalle sezioni sportive distribuite sul territorio
nazionale. Dal 1960 l’attività sportiva dell’Arma
veniva svolta da militari isolati, tesserati dalle varie
Federazioni sportive per partecipare ad attività
interforze, con varie formazioni organizzative.
28 aprile 2013: a Roma, in piazza Colonna, davanti
a Palazzo Chigi, mentre il nuovo Governo
sta giurando al Quirinale, un uomo spara 6 colpi
di pistola contro il cordone di sicurezza dei Carabinieri,
ferendo il Carabiniere Scelto Francesco
Negri e il Brigadiere Giuseppe Giangrande.
Quest’ultimo, poi promosso Maresciallo, rimarrà
gravemente invalido. I due militari saranno decorati
di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
22 maggio 2014: nei giardini di Sant’Andrea al
Quirinale, a Roma, si inaugura il monumento “La
pattuglia dei Carabinieri nella tormenta”, riproduzione
dell’opera eseguita dal Maestro Antonio Berti
nel 1973, realizzato in occasione del Bicentenario
dell’Arma con il contributo dei Comuni d’Italia.
5 giugno 2014: l’Arma dei Carabinieri celebra
il suo Bicentenario con una cerimonia militare a
piazza di Siena a Roma, alla presenza del Presidente
della Repubblica e delle massime Autorità.
6 giugno 2014: nell’ambito delle celebrazioni
del Bicentenario dell’Arma, Papa Francesco de-
Date importanti della storia dell’Arma
142
dica ai Carabinieri in servizio e in congedo un’udienza
straordinaria in Piazza San Pietro.
13 luglio 2014: l’Arma compie 200 anni e, a Torino,
riceve la “cittadinanza onoraria” della città e
il “sigillo d’oro” della Regione Piemonte.
ottobre 2014: a Incisa Scapaccino, nell’antica
chiesa in cui era stato battezzato G. B. Scapaccino
(da cui il nome del Comune), viene istituito
un Santuario dedicato alla Virgo Fidelis, presso il
quale iniziano i pellegrinaggi dei militari dell’Arma
in servizio e in congedo e delle loro famiglie.
14 maggio 2015: viene costituito a Vicenza, nella
caserma Chinotto, il Centro di Eccellenza NATO
sulla Polizia di Stabilità (NATO Stability Policing
Centre of Excellence - SP COE). Il NATO SP COE,
diretto da un Colonnello dei Carabinieri, è a composizione
interalleata e ha il compito di firmare e
custodire la dottrina NATO sulla Polizia di Stabilità.
21 settembre 2015: il bassorilievo originale della
Virgo Fidelis, realizzato da Giuliano Leonardi, dopo
essere stato restaurato, è collocato nell’atrio principale
della Legione Allievi Carabinieri di Roma e benedetto
dal Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato
di Sua Santità, alla presenza del Ministro dell’Interno
e del Comandante Generale dell’Arma.
5 ottobre 2015: viene istituita la Sezione Giovanile
Sport Invernali del Centro Sportivo Carabinieri.
Nei mesi successivi è seguita dalla Sezione
Arti Marziali, Atletica, Tuffi, Scherma e Nuoto
fino a quella Pugilato aperta, a Napoli, nel dicembre
del 2017.
23/24 ottobre 2015: si tiene, presso la Scuola
Ufficiali Carabinieri la 1a Conferenza di Diritto
Umanitario Internazionale. Partecipano i Ministri
della Difesa, degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale e dell’Interno, nonché il Presidente
della Corte Internazionale di Giustizia e il
Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale.
La conferenza viene replicata il 7/8 ottobre
2016 e il 27/28 ottobre 2017. Il 28 ottobre 2017
i partecipanti alla 3a Conferenza sono ricevuti in
Udienza dal Santo Padre.
11 dicembre 2015: vengono istituite le Aliquote
di Primo Intervento (A.P.I.) e le Squadre
Operative di Supporto (S.O.S.), per accrescere
la capacità antiterrorismo dell’Arma e fornire la
“prima risposta” in caso di attentato. Le A.P.I.
sono inserite nell’ambito di alcuni Nuclei Radiomobili,
mentre le S.O.S. sono integrate nella linea
Mobile e possono essere schierate a supporto
dell’organizzazione territoriale dell’Istituzione.
1° febbraio 2016: viene pubblicato il primo numero
del bimestrale on line “Notiziario Storico”,
che aveva cessato le pubblicazioni nel 1975.
16 febbraio 2016: viene siglata un’intesa tra il
Governo italiano e l’UNESCO per la costituzione
di una task force internazionale, di formazione
tutta italiana, pronta a intervenire, nelle aree di
crisi, per la tutela del patrimonio culturale mondiale.
La task force è composta da 30 Carabinieri
del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale,
che ne ha la responsabilità e da altrettanti
storici dell’arte, studiosi e restauratori del Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali.
6/7 maggio 2016: si tiene, presso la Scuola Ufficiali
Carabinieri, la 1a Conferenza Internazionale
sulla Tutela dell’Ambiente. Partecipano i Ministri
degli Affari Esteri, dell’Ambiente, delle Politiche
Agricole, per gli Affari Regionali e per la Semplificazione.
La conferenza verrà replicata ogni anno
e la 2a si tiene il 19/20 maggio 2017.
24 settembre 2016: a Firenze, in località Castello,
alla presenza del Presidente del Consiglio
e del Comandante Generale, viene inaugurata la
nuova sede della Scuola Marescialli e Brigadieri
dei Carabinieri, intitolata al Maresciallo Maggiore
Medaglia d’Oro al Valor Militare Felice Maritano,
nella quale si svolgerà l’intero triennio
di formazione degli Allievi Marescialli vincitori
dell’apposito concorso.
Date importanti della storia dell’Arma
143
21 novembre 2016: per la prima volta le celebrazioni
della Virgo Fidelis e della giornata
dell’Orfano si tengono, alla presenza del Comandante
Generale, nel Santuario della Virgo Fidelis
di Incisa Scapaccino. Il 21 novembre 2017 intervengono
il Presidente della CEI e l’Ordinario
Militare.
30 novembre 2016: si tiene, presso la Caserma
Salvo D’Acquisto, a Roma, la Conferenza sul tema
“Il terrorismo di matrice confessionale: caratteristiche
della minaccia e strumenti per la prevenzione
e il contrasto in ambito internazionale”.
1° gennaio 2017: l’Arma acquisisce la quasi totalità
dei compiti, del personale e delle infrastrutture
del disciolto Corpo Forestale dello Stato. La
legge di stabilità 2016 introduce finanziamenti
quindicennali degli investimenti che consentono
la programmazione delle attività inerenti l’introduzione
di nuovi mezzi e tecnologie e degli interventi
infrastrutturali. L’Arma eredita anche gli
atleti che confluiscono nel Centro Sportivo Carabinieri
che sale così a 316 ginnasti e tecnici.
1° marzo 2017: in Vibo Valentia, presso la caserma
“Luigi Razza”, si tiene la cerimonia di
istituzione del 14° Battaglione “Calabria”, alla
presenza, tra gli altri, dei Ministri della Difesa e
dell’Interno. Si tratta di un nuovo reparto particolarmente
addestrato e qualificato nei settori del
controllo del territorio e della gestione dell’ordine
pubblico per un ulteriore supporto nel contrasto
alla criminalità comune e organizzata. Il successivo
14 luglio al neo istituito Comando viene consegnata
la Bandiera di Guerra.
1° aprile 2017: Sua Altezza Reale il Principe di
Galles visita il Centro di Eccellenza per le Stability
Police Units (CoESPU) e la NATO Stability
Policing Centre of Excellence (NATO SP COE) di
Vicenza e le loro strutture.
13 maggio 2017: A Sigonella, presso l’Aeroporto
“Cosimo di Palma”, ha luogo la cerimonia di istituzione
dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori
Sicilia”, alla presenza dei Ministri della Difesa
e dell’Interno. Il nuovo Reparto dislocato all’interno
della Base dell’Aeronautica Militare viene istituito
con lo scopo di concorrere con l’Organizzazione
Territoriale. Lo Squadrone batte le zone più impervie
dell’isola siciliana in cerca dei latitanti ed esercita
una capillare azione di controllo del territorio.
agosto 2017: entra in vigore il decreto legislativo
che disciplina il riordino dei ruoli e delle carriere
del personale del comparto sicurezza e difesa,
atteso da anni.
31 agosto 2017: Alle ore 12.30 viene inaugurato
il Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme (CZ) e alle
successive ore 15.00 quello di Gioia Tauro (RC), intitolati
rispettivamente alle M.O.V.M. “alla memoria”
App. Stefano Condella e Car. Vincenzo Caruso.
6 novembre 2017: si tiene, presso il Comando
Generale dell’Arma dei Carabinieri (Casale Renzi)
la cerimonia di consegna di quattro scuolabus
ai comuni colpiti dal terremoto del centro Italia
del 2016. I veicoli sono stati acquisiti tramite una
raccolta fondi aperta alle contribuzioni volontarie
dei Carabinieri in servizio e in congedo.
4 dicembre 2017: a Napoli, presso la caserma
“Caretto”, sede del 10° Reggimento Carabinieri
“Campania”, viene inaugurata la Sezione Sportiva
Giovanile di Pugilato.
26 giugno 2018: si tiene, presso il Comando
Generale dell’Arma dei Carabinieri (Casale Renzi)
la cerimonia di presentazione dell’AVT Jeep
“Wrangler” in livrea istituzionale, alla presenza,
tra gli altri, dell’Amministratore Delegato di Fiat
Chrysler Automobiles, dr. Sergio Marchionne. Il
fuoristrada, concesso in comodato d’uso gratuito
all’Arma, è in grado di operare su terreni particolarmente
impervi.
9 luglio 2018: si tiene, presso il Comando Generale
dell’Arma dei Carabinieri, la cerimonia di
firma del protocollo tra il Ministero dell’Ambien-
Date importanti della storia dell’Arma
te e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Arma
dei Carabinieri e il Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco, per le attività di antincendio boschivo a
tutela delle aree protette statali.
17 luglio 2018: a Fermo si tiene la cerimonia d’istituzione
del locale Comando Provinciale Carabinieri.
La Caserma è intitolata all’App. M.O.V.M.
“alla memoria” Alfredo Beni.
25 luglio 2018: si tiene, presso il Comando Generale
dell’Arma dei Carabinieri (Casale Renzi) la
cerimonia di presentazione dei motocicli “Qooder”
in livrea istituzionale, alla presenza, tra gli altri,
del CEO della società svizzera “Quadro Vehicles”.
I quadricicli, concessi in comodato d’uso
gratuito, hanno ruote basculanti che permettono
la massima aderenza al terreno.
6 agosto 2018: sul raccordo autostradale di Bologna
(Borgo Panigale), un’autocisterna che trasporta
Gpl tampona violentemente un tir fermo in
coda. Divampa un incendio, poi la cisterna di Gpl
si surriscalda ed esplode. I Carabinieri della vicina
caserma, nonostante le ustioni riportate, prestano
soccorso ai numerosi feriti, continuando nell’opera
di messa in sicurezza dell’area. Per l’eccezionale
intervento 11 militari dell’Arma sono stati
insigniti di Medaglia d’Oro al Valor Civile.
5 settembre 2018: in Vico del Gargano (FG),
presso la caserma distaccamento A.M. “Jacotenente”,
si tiene la cerimonia di istituzione dello
Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia”, alla
presenza, tra gli altri, del Ministro della Difesa.
Il nuovo Reparto esercita una capillare azione di
controllo del territorio.
6 novembre 2018: a Caserta, il Vice Brigadiere
Emanuele Reali è stato travolto da un treno
mentre inseguiva un ladro ricercato per furto in
appartamento. Un complice del ladro, anch’egli
in fuga, era stato fermato poco prima dai colleghi
del militare. Per tale gesto al Vice Brigadiere
Emanuele Reali è stata concessa la M.O.V.C. “alla
memoria”.
22 novembre 2018: si tiene, presso il Comando
Generale dell’Arma dei Carabinieri (Casale Renzi),
la cerimonia di presentazione dell’AVT 4x4
Mitsubishi “Eclipse Cross” in livrea istituzionale,
alla presenza, tra gli altri, dell’Amministratore
Delegato e del Direttore Generale di quella società
automobilistica. Il SUV a trazione integrale
è in grado di operare in terreni viscidi e innevati,
impiegabile per esigenze di soccorso anche fuori
dai centri abitati.
20 marzo 2019: si tiene, presso il Comando Generale
dell’Arma dei Carabinieri, la cerimonia di
firma del protocollo tra il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca e l’Arma dei
Carabinieri, per accrescere nei giovani la cultura
della legalità e la consapevolezza dell’importanza
della sicurezza favorendo la conoscenza e il
rispetto delle regole.
20 marzo 2019: in San Donato Milanese un pullman
con 51 ragazzi della scuola media di Crema
è stato dirottato dall’autista che ha anche dato
fuoco al mezzo. I Carabinieri, intervenuti dopo la
richiesta d’aiuto lanciata da uno dei ragazzini a
bordo, sono riusciti a fermare la corsa del veicolo
e mettere in salvo tutti i passeggeri. Il 22 marzo
successivo, presso il Comando Generale, il Comandante
Generale dell’Arma dei Carabinieri ha
incontrato i militari protagonisti del salvataggio,
alla presenza del Vice Presidente del Consiglio
dei Ministri, On. Luigi Di Maio e del Ministro della
Difesa.
5 aprile 2019: si tiene, presso il Comando Generale
dell’Arma dei Carabinieri (Casale Renzi), la
cerimonia di presentazione dell’AVT Toyota “Yaris
1,5 Hybrid Cool” in livrea istituzionale, alla presenza,
tra gli altri, dell’Amministratore Delegato
di quella società automobilistica. Il veicolo ibrido
verrà assegnato alle Stazioni/Tenenze situate in
aree altamente pedonalizzate o sottoposte a particolari
vincoli.
15 aprile 2019: a Monza si tiene la cerimonia
d’istituzione del locale Comando Provinciale Carabinieri.
144
Date importanti della storia dell’Arma
3 maggio 2019: viene inaugurata dal Presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, al Palazzo
del Quirinale, la mostra “L’arte di salvare l’arte.
Frammenti di storia d’Italia“, in occasione del 50°
anniversario dell’istituzione del Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale. Inoltre, per
commemorare l’importante ricorrenza sono stati
emessi, il 29 aprile 2019, un francobollo e una
moneta dedicati al Reparto Speciale, mentre ad
ottobre 2019 è stata organizzata una conferenza
internazionale sullo specifico tema.
19 dicembre 2019: I Carabinieri del ROS e del
Comando Provinciale di Vibo Valentia eseguono
delle misure cautelari a carico di 334 indagati,
accusati di associazione mafiosa, omicidio, estorsione,
usura, fittizia intestazione di beni e riciclaggio,
sequestrando beni per 15 milioni di euro.
L’imponente operazione ha interessato, oltre che
la Calabria, anche altre regioni italiane e alcuni
stati esteri. Centinaia i militari in azione, supportati
anche da unità del GIS, del Reggimento Paracadutisti,
degli Squadroni Eliportati Cacciatori,
dei Reparti Mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.
8 febbraio 2020: Nella magica atmosfera del
Teatro Ariston, la serata finale del 70° Festival
di Sanremo si apre sulle note dell’inno nazionale
eseguito dalla Banda dell’Arma dei Carabinieri.
13 marzo 2020: Anche l’Arma, nell’ambito della
campagna #iorestoacasa, ha partecipato al
flashmob sonoro dal titolo “L’Italia chiamò” per
rimanere uniti contro l’emergenza Coronavirus,
riempiendo l’aria con le note della Fedelissima,
marcia d’ordinanza dei Carabinieri, suonata da
singoli elementi della Banda e delle Fanfare.
28 marzo 2020: Una pattuglia dei Carabinieri di
Taurianova (RC), nel percorrere le strade di Polistena,
sente delle grida di disperazione di una
madre con il figlio tra le braccia. I militari prestano
immediatamente soccorso al piccolo che, per
le convulsioni, aveva smesso di respirare. Grazie
alle manovre di primo soccorso praticate e al
tempestivo trasporto in ospedale con la macchina
di servizio, il bambino è stato tratto in salvo e
affidato alle cure dei sanitari.
31 marzo 2020: A Codogno, come in tutta Italia,
nelle caserme dell’Arma vengono apposte le bandiere
a mezz’asta che rappresentano il cordoglio
di tutti i Carabinieri per le vittime del coronavirus.
6 aprile 2020: Grazie alla collaborazione tra
Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri, 23.000
pensionati di età pari o superiore a 75 anni hanno
potuto richiedere la consegna della pensione
a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da
Coronavirus, evitando di doversi recare negli Uffici
Postali e delegando al ritiro i Carabinieri. L’iniziativa
ha consentito anche di prevenire reati ai
loro danni, quali truffe o scippi.
16 giugno 2020: Una pattuglia di Carabinieri
del Nucleo Radiomobile di Roma trae in salvo un
79enne, svenuto all’interno della propria auto improvvisamente
incendiatasi, riuscendo ad estrarlo
tempestivamente dall’abitacolo in fiamme.
Rianimato dai militari, nell’attesa dell’arrivo dei
sanitari del 118, è stato poi ricoverato in ospedale,
fuori pericolo.
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri V Reparto – SM – Ufficio Cerimoniale
Presentazione Calendario Storico 2021 Note di linguaggio: concetti chiave relativi agli abbinamenti Storie di servizio/Terzine |
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1^ PAGINA DI COPERTINA |
Nella copertina viene posta in risalto, oltre all’iconografia classica dell’Arma, l’immagine di una farfalla. La presenza dell’insetto rimanda a un passo del Purgatorio in cui Dante, alla vista dei superbi, rammenta ai vivi che il nostro corpo racchiude l’anima, come il verme divenuto crisalide contiene la farfalla; quando il bozzolo si schiuderà, cioè quando giungerà la morte e l’anima si libererà, l’angelica farfalla, davanti a Dio, non dovrà recare i segni della passata esistenza di insetto. Si tratta di un monito a non peccare, perché il destino ultimo dell’uomo è quello di salvare l’anima per la vita eterna in Paradiso. |
Purgatorio Canto X O superbi cristian, miseri lassi, che, de la vista de la mente infermi, fidanza avete ne’ retrosi passi; non v’accorgete voi che noi siam vermi nati a formar l’angelica farfalla, che vola a la giustizia sanza schermi? |
2^ PAGINA DI COPERTINA: IMMAGINE "NEI SECOLI FEDELE" |
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INTRODUZIONE DEL SIG. COMANDANTE GENERALE |
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GENNAIO |
Il Carabiniere, svolgendo il suo servizio nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, illumina il cammino del cittadino, smarrito nella solitudine più nera, come colui che porta dietro di sé un lume per favorire chi lo segue e non sé stesso. |
Purgatorio Canto XXII Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte |
FEBBRAIO |
Il nostro protagonista si presenta al lettore, al quale narrerà le proprie vicende di servizio che iniziano proprio con il suo giuramento di fedeltà alla Repubblica. Come il Sommo Poeta nella sua "selva oscura", egli camminerà per tutta la vita avendo accanto la morte, pur consapevole dell’esistenza di una "via di scampo". |
Inferno Canto I Tant’è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch’io vi trovai, dirò de l’altre cose ch’io v’ho scorte. |
MARZO |
Il M.llo Alighieri ricorda la morte del suo amico e collega M.llo Oreste Leonardi, barbaramente ucciso nel corso del rapimento di Aldo Moro. L’evento scosse parecchio la collettività, così come fece la strage di Montaperti del 1260. Il sangue versato all’epoca tinse tanto di rosso il fiume Arbia al punto da stimolare profonde riflessioni nella comunità fiorentina, e indurre il desiderio del superamento delle divisioni, nell’idea superiore dell’amor di Patria. |
Inferno Canto X Ond’io a lui: « Lo strazio e ’l grande scempio che fece l’Arbia colorata in rosso, tali orazion fa far nel nostro tempio ». |
APRILE |
L’operazione di servizio condotta nei confronti degli adulteratori di vino richiama all’attenzione del M.llo Alighieri quel demone nero che, lasciato cadere nella pece un barattiere (uomo corrotto) lo affida ai diavoli "Malebranche", poiché deve andare a prendere altri come lui, di cui il mondo è pieno. |
Inferno Canto XXI …« O Malebranche, ecco un de li anzian di santa Zita! Mettetel sotto, ch’i’ torno per anche a quella terra, ch’i’ ho ben fornita: ogn’uom v’è barattier,…» |
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri V Reparto – SM – Ufficio Cerimoniale
MAGGIO |
Nel corso dell’esperienza in un reparto del Comando Tutela Patrimonio Culturale, il M.llo Alighieri arresta un giovane resosi responsabile del furto di un’opera di Giusto de’ Menabuoi, ai danni di un museo. L’occasione rammenta al militare gli ingegni ingannatori di Ulisse e Diomede, le cui anime furono costrette a bruciare in un'unica fiammella, poiché responsabili del furto del Palladio. |
Inferno Canto XXVI «…E dentro da la lor fiamma si geme l’agguato del caval che fe’ la porta onde uscì de’ Romani il gentil seme. Piangevisi entro l’arte per che, morta, Deidamìa ancor si duol d’Achille, e del Palladio pena vi si porta ». |
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GIUGNO |
Il M.llo Alighieri, in occasione della sua premiazione durante la Festa dell’Arma quale migliore Comandante di Stazione d’Italia, si emoziona e rivive i momenti più significativi della sua carriera. In particolare, il grido del suo giuramento: un vento potente, fonte di onore, come il grido di Dante che, consigliato dal Cacciaguida, compie la propria missione poetica, rivelando tutto ciò che ha visto nel suo viaggio ultraterreno. |
Paradiso Canto XVII Questo tuo grido farà come vento, che le più alte cime più percuote; e ciò non fa d’onor poco argomento. |
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PAGINONE CENTRALE versetti meramente descrittivi |
Il poeta Sordello da Goito non parlava con i passanti, sebbene lasciasse che si avvicinassero a lui, ma si limitava a muovere gli occhi come fa un leone in riposo, da cui scaturiscono dignità altera e sovrana pacatezza. |
Purgatorio Canto VI a guisa di leon quando si posa |
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Dante e Virgilio entrano nel silenzioso e oscuro bosco dove le anime dei suicidi sono tramutate in arbusti contorti e senza frutti. Da uno di essi, appena Dante avrà spezzato un ramo, uscirà la voce di Pier delle Vigne, protonotaro e logoteta dell’imperatore Federico II di Svevia. |
Inferno Canto XIII non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti |
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La serpe che si insinua nelle tentazioni, luoghi disarmati delle virtù e delle grazie di Dio, lo fa volgendo la testa di quando in quando e leccandosi il dorso. Essa sarà messa in fuga da due angeli che calano in basso e fendono l'aria con le ali verdi, per poi tornare là da dove erano giunti. |
Purgatorio Canto VIII volgendo ad ora ad or la testa, e ’l dosso |
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Una piccola scintilla può dar luogo a un vasto incendio. Dante invoca l’aiuto di Apollo per portare a termine la descrizione di quanto ha visto nelle meraviglie celesti, augurandosi che altri, dopo di lui e con maggior valore, pregheranno per invocare l’aiuto della divinità. |
Paradiso Canto I Poca favilla gran fiamma seconda |
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Così Dante definiva l’Italia, a partire da quell’unico e dolcissimo suono dell’affermazione che diventa identità e appartenenza, quella italiana. |
Inferno Canto XXXIII Del bel paese là dove ’l sì suona |
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri V Reparto – SM – Ufficio Cerimoniale
LUGLIO |
L’odioso reato della truffa ai danni degli anziani da parte di delinquenti travestiti da dipendenti delle aziende distributrici di energia, richiama al M.llo Alighieri Mirra, personaggio dell’antichità classica che commise gravi peccati mutando la sua forma. |
Inferno Canto XXX Questa a peccar con esso così venne, falsificando sé in altrui forma, come l’altro, che là sen va, sostenne |
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AGOSTO |
Ricordando il proprio intervento in occasione dello sbarco di albanesi, occorso a Bari nell’agosto del 1991, il M.llo Alighieri pensa a una terzina di grande intensità, in cui viene descritta l'angoscia di ogni esule, costretto a lasciare la propria patria e le cose più care, per andare a cercar fortuna in luoghi sconosciuti. Anche Dante dovette abbandonare ogni cosa più amata provando com'è doloroso accettare il pane altrui e com’è gravoso mettersi al servizio di vari signori. |
Paradiso Canto XVII Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ’l salir per l’altrui scale. |
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SETTEMBRE |
Indagare per la triste vicenda che vide una giovane donna della provincia tarantina barbaramente uccisa dalla propria cugina, sol perché più bella, richiamò al M.llo Alighieri la nobildonna Sapìa Salvani di Siena, la quale, accecata dall’invidia nei confronti di suo nipote Provenzano, famoso condottiero, desiderò la sconfitta della sua città e se ne rallegrò. |
Purgatorio Canto XIII Savia non fui, avvegna che Sapia fossi chiamata, e fui de li altrui danni più lieta assai che di ventura mia. |
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OTTOBRE |
Nella terzina, Beatrice spiega a Dante il suo elevarsi verso il Paradiso, talmente veloce che nessuna folgore, cadendo dalla sfera del fuoco in basso, fu tanto rapida quanto lui che ora torna al luogo che gli è proprio (il Paradiso). Questo concetto richiama l’elevazione del M.llo Alighieri, il quale, per osservare "da una luce diversa" le devastazioni provocate dalla tempesta Vaia, si stacca dalla terra per raggiungere rapidamente il cielo, a bordo di un elicottero. |
Paradiso Canto I «…Tu non se’ in terra, sì come tu credi; ma folgore, fuggendo il proprio sito, non corse come tu ch’ad esso riedi». |
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Il M.llo Alighieri ricorda il sollievo negli occhi dei suoi colleghi forestali che, già provati dalla vista della natura straziata dalla furibonda tempesta Vaia, ripresero a osservare la primavera mentre restituiva la vita a milioni di alberelli. Così come gli occhi di Dante provarono sollievo una volta abbandonata l’aura morta che fino ad allora li aveva intrististi. |
Purgatorio Canto I a li occhi miei ricominciò diletto, tosto ch’io uscii fuor de l’aura morta che m’avea contristati li occhi e ’l petto |
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri V Reparto – SM – Ufficio Cerimoniale
NOVEMBRE |
"Gloria nell’alto dei cieli" è la frase che il M.llo Alighieri udì pronunciare da una vecchietta quando ritrovò il suo "Santo" tra le statuette recuperate dopo il terremoto dell’Irpinia dell’80. Un urlo simile venne emesso dalle anime degli avari quando il monte del Purgatorio venne scosso da un violento terremoto, placatosi in coincidenza delle preghiere. Dante riprenderà pensieroso il cammino che aveva interrotto per la scossa, assillato dal desiderio di conoscere la ragione di quello strano fenomeno. |
Purgatorio Canto XX ‘ Gloria in excelsis ’, tutti, ‘ Deo ’, dicean, per quel ch’ io da’ vicin compresi, onde intender lo grido si poteo. |
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DICEMBRE |
Il M.llo Alighieri, nel corso delle ricerche di una coppia di giovani che aveva fatto perdere le proprie tracce, rammenta la passione degli amanti Paolo e Francesca, talmente potente da indurli a perseguire la soddisfazione dei loro piaceri contro ogni regola, a rischio della propria vita. |
Inferno Canto V Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui della bella persona che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende. Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. |
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IMMAGINE "CUORE NERO" |
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3^ PAGINA DI COPERTINA: IMMAGINE "RICOMPENSE ALL’ARMA DEI CARABINIERI" |
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4^ PAGINA DI COPERTINA |
Le stelle richiamano la simmetria con cui Dante chiude ogni Cantica. "e quindi uscimmo a riveder le stelle." - Inferno Canto XXXIV "puro e disposto a salire a le stelle." - Purgatorio Canto XXX "l’amor che move il sole e l’altre stelle." - Paradiso Canto XXX Tale rispondenza, non solo di carattere testuale, dimostra che il viaggio del Sommo Poeta non riguarda esclusivamente l’aldilà, con tutte le sue sfaccettature, ma anche il legame della dimensione ultraterrena con la vita reale. Una relazione che diventa tangibile attraverso il viaggio nel cuore di ogni essere umano. Nell’Inferno, quest’ultimo assiste a tutto il male e a tutta la disperazione dei peccatori, maturando il desiderio di vederla svanire. Nel Purgatorio si purifica proprio da quel dolore, vedendo nascere in sé un nuovo desiderio, che va oltre. Infine, nel Paradiso, egli raggiunge Dio, lo guarda e trova sé stesso, facendo ritorno al presente. |
Pubblicato da ©Corriere di San Nicola
diretto da Nicola Ciaramella
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IL VADEMECUM DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI
Tutto quanto bisogna sapere sulla raccolta dei rifiuti a San Nicola la Strada
VIDEOFOTOTECA
Documenti filmati e fotografati per la storia e per l'attualità
-di Biagio Pace-
NIKIPEDIA
"TuttoSanNicola" l' Enciclopedia
di San Nicola
la Strada
fondata e diretta
da
Nicola Ciaramella
PROSSIMAMENTE ON LINE
NAPOLI NEL CUORE
Tutta la storia dell'evento promosso da Alfonso Moccia narrata ed immortalata dal Corriere di San Nicola
VINCENZO SALZILLO, PIANISTATutta la carriera artistica del talento musicale sannicolese
(a cura del ©Corriere di San Nicola)
LA STORIA DELLA PROTEZIONE CIVILE DI SAN NICOLA LA STRADA Fiero di averla narrata ed immortalata sin dal primo giorno sulle pagine del Corriere di San Nicola.
Onorato di essere il giornalista più titolato a parlare di questa grandissima squadra.
Nicola Ciaramella
LA “GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID”
Si celebra ogni anno il 7 Aprile
OGNI CITTADINO PUO' SALVARE UN CITTADINOTutti gli articoli del "Corriere di San Nicola" sul progetto
"SAN NICOLA LA STRADA CARDIOPROTETTA"
Come possiamo salvare un bambino con le vie aeree ostruite da corpo estraneo
IMPARIAMO TUTTI QUESTE MANOVRE !
Cosa sapere e cosa fare PRIMA, DURANTE e DOPO un terremoto
-Buone pratiche di protezione civile a cura anche del Nucleo della Protezione Civile di San Nicola la Strada-
IL MIO REGALO ALLA MIA CITTA'
Dipingi on line la "tua" città"
Un “clic" quotidiano cominciato mercoledì 9 febbraio 2005...
Una città, il cuore, la mente...
L'
"Ode alla mia città"
composta da
Nicola Ciaramella
PAOLO CONTE, PILOTA (TUTTO sulla carriera del piccolo grande fenomeno del motociclismo casertano)
Una LUCE sempre accesa su DON ORESTE Gruppo Facebook "DON ORESTE NON E’ ANDATO VIA”: continua, senza pause, l’iniziativa creata da Nicola Ciaramella per mantenere sempre vivo il ricordo dello scomparso amatissimo parroco di Santa Maria della Pietà.
29.ma Festa del Tesseramento dell’Associazione N.S. di Lourdes
Un magnifico pomeriggio in Santa Maria degli Angeli all’insegna della fraternità, della fede e dell’amicizia nel nome della Santa Vergine, in attesa del 163.mo anniversario dell’Apparizione.Un magnifico pomeriggio in Santa Maria degli Angeli all’insegna della fraternità, della fede e dell’amicizia nel nome della Santa Vergine, in attesa del 163.mo anniversario dell’Apparizione. 1
GIUSEPPE STABILE,
talento canoro sannicolese La biografia artistica
FELICI DI OFFRIRE LE NOSTRE FOTO AEREE
Il nostro GRAZIE a quanti hanno scelto le nostre immagini dall'alto di San Nicola la Strada quali icone di siti internet e di gruppi facebook locali
TUTTO IL "DISSESTO FINANZIARIO" MOMENTO X MOMENTO Come si giunse al giorno più nero della storia amministrativa sannicolese e chi nulla fece per evitarlo
San Nicola la Strada SEMPRE nel cuore ...Una bellissima iniziativa per tutti i sannicolesi...
PERCORSO QUARESIMALE CON LA SANTA SINDONE I VIDEO dei cinque incontri del programma promosso da Don Antimo Vigliotta e dal Prof. Luciano Lanotte