Riceviamo e pubblichiamo questa lettera che un cittadino di San Nicola ha inviato al Comune (Ufficio Gestione rifiuti) su un argomento sotto gli occhi di tutti.

«Vi informo che da circa tre mesi si stanno verificando degli spiacevoli disservizi nella gestione della raccolta rifiuti.E’ passato ormai molto tempo da quando il comune di San Nicola La Strada “avrebbe” istituito il servizio di raccolta differenziata di rifiuti “porta a porta” per i cittadini in esso residenti. Da quando ho ricevuto la comunicazione ufficiale da parte del comune mi sono attenuto rigorosamente alle regole in esso dettate sia per dovere civico sia per rispetto nei confronti dell’ambiente. Non nascondo che più e più volte ho notato che la raccolta differenziata nel comune di San Nicola La Strada, ma più in generale nei territori della provincia di Napoli e Caserta, è purtroppo un’utopia non tanto per cause dovute alla gestione pubblica o alle imprese esercenti l’attività di ritiro e smaltimento dei rifiuti quanto piuttosto alla comune inciviltà di cui siamo pieni (per rendersene conto basta osservare ciò che viene “buttato” e talvolta anche “lanciato” da noi cittadini  nei cassonetti presenti nei punti di raccolta). A conferma di ciò, da circa tre mesi, senza una comunicazione ufficiale del comune o della JACTA si è autonomamente e tacitamente concordato tra gli abitanti di via Mazzini e dei suoi pressi che la raccolta differenziata “porta a porta” veniva abolita e si istituiva la raccolta non differenziata “ad angolo di strada”. Questo ha generato notevoli benefici per tutti quelli che del dovere civico e del rispetto nei confonti dell’ambiente non sanno che farsene e preferiscono continuare a vivere nell’immondizia e nel degrado. Il risultato di questa “scelta” (fortunatamente non seguita da tutti) è che da circa tre mesi tutte le buste di rifiuti prodotti in via Mazzini (ad eccezione di qualche sfortunato di cui si dirà in seguito) vengono depositate sul marciapiede ad angolo di strada indifferenziatamente (tanto, come il cittadino dice per giustificarsi,“po’ ammischian’ tutt’ cos”) e anonimamente (nessuno può sapere chi è l’incivile che non fa la differenziata visto che il proprio rifiuto non sta sotto casa sua ma sotto la finestra del povero residente “d’angolo”). Ma al peggio non c’è mai fine...........I poveri cittadini (come il sottoscritto) che hanno continuato a seguire le regole dettate dal comune hanno dovuto subire oltre al danno civico anche la beffa. Da quando si è istituita la “nuova” raccolta indifferenziata, fuori alle porte e ai portoni dei malcapitati si rinvenivano quasi ogni mattina rifiuti “caduti” dalle buste differenziate e, per di più, nel 90% dei casi non erano i rifiuti prodotti dalle buste depositate dal malcapitato la sera precedente ma rifiuti di altri cittadini. Ognuno di noi “continua a pensare” che sia colpa dei gatti o dei cani randagi che riescono ad aprire i contenitori dei rifiuti, sollevano le buste al loro interno, le aprono e mangiano quello che preferiscono sparpagliando il resto davanti alle case! Purtroppo non è finita qui............Da circa un paio di settimane i rifiuti differenziati venivano raccolti “a singhiozzo” per cui nella mattina di martedì 13 giugno una signora di via Mazzini ha sollecitato un operatore della Jacta a prendere anche i rifiuti correttamente differenziati e lasciati fuori casa oltre a quelli indifferenziati “ad angolo” che gli operatori stavano ritirando. Dopo un breve e maleducato battibecco la risposta dell’operatore è stata eloquente: “signò ricit chell che vulit vuj, j’ la abbasc’ nun c veng pcchè u camion nu riesc’ a trasì quindi m’ttit pur vuj a munnezz cà pcchè sinò nun va ritiramm chiù!”. Traduzione: gentile signora, dite pure quello che preferite ma io laggiù non vengo in quanto il mezzo di trasporto non riesce a entrare per cui o provvedete a depositare anche voi l’immondizia qui o non ve la ritiriamo più. Sottolineo che via Mazzini pur essendo un vicolo cieco non supera i 150 mt. di lunghezza (là abbasc’!!!!). Ci tengo a precisare che questo è successo dopo che, per molto tempo, abbiamo reclamato con la Jacta che ci aveva confermato che la raccolta doveva essere fatta in maniera differenziata e “porta a porta” e che avrebbe preso le dovute precauzioni per evitare disagi. Ringrazio la Jacta per la disponibilità ma devo constatare che le misure correttive anziché migliorare la situazione l’hanno peggiorata e infatti a tutt’oggi ho fuori casa l’immondizia di una settimana (senza considerare che, pensando che non l’avrebbero ritirato,  l’ ”umido”  l’ho tenuto in casa e sono andato a buttarlo personalmente per evitare agli altri residenti maleodori e eventuali problemi con gli animali randagi). In sintesi da cittadino che paga giustamente le tasse vi chiedo, in quanto ente appaltante il servizio di raccolta rifiuti e quindi ente predisposto anche alla sorveglianza del corretto svolgimento del servizio, di provvedere alla soluzione di tali problemi visto che reclamando in modo civile ed educato non abbiamo ottenuto altro che cumuli di immondizia fuori casa. Tanto era dovuto.Distinti saluti».
Mariano Di Filippo, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questa la lettera che il sig. Di Filippo ha inviato al Comune in data 18 giugno. Nel frattempo, come ci viene precisato in una mail al ns. giornale, ci sono stati alcuni “aggiornamenti”:

«Come si può notare leggendo la lettera»  -ci riferisce in data 24 giugno il sig. Di Filippo-  «sono stato purtroppo un buon profeta in quanto le buste di rifiuti depositate sul marciapiede ad angolo di strada sono diventate sempre più consistenti e “indifferenziate” (l’altra sera c’era anche una vecchia poltrona in vimini!) e, ovviamente, gli animi dei residenti al di sopra dei rifiuti si sono ancora più esacerbati e sono cominciati anche alcuni litigi notturni. Fatto sta che da tre notti l’immondizia ingiustificatamente depositata nell’angolo della strada finisce “per magia” al centro di via XX Settembre generando anche pericolo per i veicoli in transito. E’ vero che questo è un ulteriore segno di inciviltà dei cittadini ma tutto è stato generato da una pessima gestione e sorveglianza sul servizio rifiuti e dalla decisione “ingiustificata e autonoma” degli addetti della Jacta di non effettuare più il servizio “porta a porta”».