La Fontana dei Delfini (trafugati)
Tutto quanto c’è da sapere su una delle opere scultoree più preziose di San Nicola la Strada, purtroppo vittima da alcuni decenni di vandali e ladri.
La forma alquanto strana e particolare dei delfini, dalle sembianze di creature marine mitologiche, non ha nulla a che vedere con l'eleganza e la bellezza del delfino stesso: non è simbolismo, ma tipico esempio della corrente scultorea "Grotesque".
La Pro Loco ha lanciato un appello finalizzato al ritrovamento dei delfini originali ... chissà...forse qualcuno li ha intravisti in qualche giardino o museo...
Lasciata al suo degrado e sottoposta a continui atti vandalici perpetrati da chi non conosce il termine "civiltà", la Fontana dei Delfini che domina nella Villetta comunale Santa Maria delle Grazie di San Nicola la Strada suscita sempre un fascino particolare.
Magari per tanti è solo una fontana come tante... sì, carina...tanto per fare scena... eppure essa appartiene al nostro passato storico, alla nostra cultura e rappresenta una delle tante testimonianze, lasciate in questo caso dallo scultore, nostro conterraneo, Onofrio Buccini nato a Marcianise nel 1825.
Egli fu allievo di Antonio Calì (seguace a sua volta di Antonio Canova) ed è stato tra i maggiori esponenti della scultura napoletana dell'800 contribuendo alla crescita artistica della corrente neoclassicistica del regno borbonico. Difatti, le sue opere rappresentano un'ampia fetta dell'importanza artistica della provincia casertana.
Attualmente, purtroppo, questo maestro sembra essere stato dimenticato, relegato al passato, poco valorizzato e quasi mai ricordato e celebrato, in particolar modo anche dai quei tanti politici ed amministratori, avvicendatisi nel corso delle legislature trascorse, di quei comuni che posseggono alcune delle sue opere. Amministratori che potrebbero e dovrebbero promuovere iniziative ed essere orgogliosi di queste opere, per la loro importanza culturale e storica, che potrebbero essere rivalorizzate ed ammirate anche sotto altre prospettive, come, ad esempio, quella “turistica”, di cui tanto si parla e che poco o niente raccoglie di concreto.
Onofrio Buccini, scultore dell'800, ha operato in modo prolifico su tutto il territorio campano adornando e abbellendo con la sua maestria varie piazze, giardini e palazzi.
Tra i tantissimi lavori c'è da ricordare il gruppo scultoreo della Carità a Marcianise, lo stemma della città posto sulla facciata del comune, la Fontana della Sirena Partenope e la Sibilla Cumana a Napoli in piazza San Nazzaro e la più conosciuta Statua di Luigi Vanvitelli commissionatagli nel 1868 e posta nel centro della villa comunale di Caserta proprio davanti al palazzo del Comune.
La nostra elegante "Fontana dei Delfini", invece, realizzata nel 1853, gli fu commissionata per completare il gruppo scultoreo della Fontana di Cerere ed eseguita dall'artista prendendo spunto da idee e bozze del Vanvitelli; sembra che inizialmente dovesse far parte del gruppo scultoreo della Fontana di Cerere nel parco della Reggia di Caserta ed essere collocata tra le due sculture di delfini più grandi già esistenti nella vasca ... ma non essendo risultata adatta per l'effetto scenografico che doveva far suscitare allo spettatore da quella locazione, venne tralasciata l'idea iniziale e quindi fu successivamente trasportata e posizionata nel giardino del Reale Convitto di Santa Maria delle Grazie a San Nicola la Strada.
Strutturalmente è composta da una grande vasca in marmo di m 3,75 a forma ottagonale di cm 150 per ogni lato.
All' interno di essa sorge un gruppo basale composto da un blocco centrale, un parallelepipedo a base quadrata di cm 70x70x110 di altezza.
Su di esso si innalza una colonnina circolare lavorata a stelo di calice alta circa 120 cm e decorata con motivi a foglie, sulla cui sommità poggia una vasca circolare di 160 cm di diametro a forma di coppa, al centro della quale esce lo zampillo d'acqua.
Ai lati del parallelepipedo centrale sono attaccate altre quattro basi in marmo di cm 54x79 x82 (a mo' di croce) sulle quali poggiano le sculture dei quattro delfini (purtroppo sono delle copie in vetroresina fatte in sostituzione degli originali trafugati 33 anni fa).
Una nota curiosa sulla fontana: ad attirarne maggiormente l'attenzione è la forma alquanto strana e particolare dei delfini. Essi, infatti, vengono rappresentati differentemente da come dovrebbero essere in realtà; sono scolpiti grottescamente ed hanno le sembianze di creature marine mitologiche, nulla a che vedere con l'eleganza e la bellezza del delfino stesso.
Ma ciò non è un'errata interpretazione dell'artista. Le stesse caratteristiche si possono, infatti, notare anche in tanti altri gruppi scultorei eseguiti da molti artisti dell'epoca che hanno abbellito giardini e vasche.
Come alla Reggia di Caserta.
In questo caso, osservando la Fontana di Cerere, si notano, prima del gruppo scultoreo centrale, quasi isolati uno a destra ed uno a sinistra, due delfini di eguale fattura, anch’essi figure grottesche.
Sono forse legati a simbolismi?
No, più semplicemente si tratta di opere che fanno parte di quella corrente scultorea "Grotesque" (già nota nell'epoca romana), cioè un tipo di decorazione sia pittorica che scultorea contraria al canone di rappresentazione ed imitazione della forma ideale della realtà (mimesis), che era stata ripresa, seguita e resa popolare a partire dal tardo '400 da alcuni artisti e riproposta anche nel periodo neoclassico.
Alla fine, però, ammirando l'opera e soffermandosi sui tanti particolari e sulla bellezza dell'insieme, tocca allo spettatore stesso dare una sua personale interpretazione facendosi trasportare dal suo stato d'animo che quel momento suscita.
Renato Ciaramella
(redattore rubrica “Angoli sannicolesi”pubblicata da Enciclopedia ©Corriere di San Nicola)
LEGGI RUBRICA "ANGOLI SANNICOLESI"
https://www.corrieredisannicola.it/varie/notizie/varie/san-nicola-e-i-suoi-monumenti
Questo l’appello lanciato dalla Pro Loco di San Nicola la Strada, presieduta da Carlo D’Andrea, finalizzato a ritrovare (chissà, forse qualcuno avrà notato qualcosa da qualche parte...) i delfini originali scolpiti da Buccini:
«AIUTATECI A RITROVARLI . Quelli che vedete nella foto sono i delfini che adornano la fontana della villa comunale Santa Maria delle Grazie di San Nicola la Strada in provincia di Caserta. I delfini sono una copia, gli originali furono rubati nel 1989 e l’Amministrazione Comunale del tempo provvide a sostituirli con una copia. Noi vorremmo ritrovare gli originali. Li avete visti da qualche parte, in uno studio, in un giardino, in un museo? Segnalateci dove li avete visti oppure segnalatelo ai Carabinieri della stazione più vicina. Insieme possiamo ritrovarli, oggi i social ed i moderni telefoni smart phone potranno darci una mano. Restituiamo alla città di San Nicola la Strada ed a tutta l’Italia un patrimonio che è stato rubato!!!!».
(Nella foto del titolo: a sx, la Fontana dei Delfini in un disegno del Maestro Prof. Antonio De Core realizzato nell’estate 1989, pochi mesi prima che i delfini venissero trafugati da ignoti ladri; il disegno è riportato sulla copertina del libro “Viaggio nella storia di San Nicola la Strada” di Antonio Maiorano. A dx, la Fontana dei Delfini oggi)
La fontana come era prima del furto dei delfini (foto concessa al Corriere di San Nicola da Luigi Cirillo)
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(TUTTE LE FOTO, TUTTI I VIDEO E TUTTI I TESTI DI OGNI SINGOLO ARTICOLO E DELLA RUBRICA “ANGOLI SANNICOLESI: San Nicola la Strada e i suoi monumenti. Bellezze storiche ed architettoniche, visibili e nascoste, di San Nicola la Strada”, IDEATA E CURATA DA NICOLA CIARAMELLA E RENATO CIARAMELLA, SONO COPERTI DAL ©COPYRIGHT DEL CORRIERE DI SAN NICOLA. NE È, PERTANTO, AI SENSI DELLA LEGGE, ESPRESSAMENTE VIETATA LA RIPRODUZIONE O L'UTILIZZO SENZA IL CONSENSO DELL'EDITORE)
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