Il 27 dicembre al Don Bosco

la notizia: Con PROVA D’ATTORE parte “Il Teatro Stabile di Innovazione della Città di Caserta - Fabbrica Wojtyla”. La Commedia più comica del Natale 2013 è a Caserta il 27 dicembre 2013, ore 21 al Teatro Don Bosco. La Prima Stagione teatrale dello “Stabile” di Caserta comincia con “PROVA D’ATTORE” di Patrizio Ranieri Ciu, due atti di sana, pura e storica comicità Due dilettanti provano con uno stordito attore d’altri tempi l’impegnativo testo teatrale di Aristide De Tremmelloni Tudorsecchi della Val di Fasa. Satira sottile sul “sistema” del mondo dell’Arte e risate garantite. Ingresso libero su prenotazione.  Accredito x la stampa.

informazioni: Concordato con un protocollo d’intesa informale sottoscritto il 25 giugno con Pio del Gaudio,  Sindaco della città di Caserta, dai giovani artisti emersi nel Il Teatro cerca te!, decolla ora la Prima Stagione Teatrale del “Teatro stabile di innovazione della Città di Caserta - fabbrica Wojtyla”, come naturale evoluzione del progetto del Comune il Teatro cerca Te! che portò in scena i cittadini casertani nel gennaio 2013. L’iniziativa, con la direzione artistica affidata all’affermato autore e regista Patrizio Ranieri Ciu, ha il supporto produttivo della Fabbrica Wojtyla – Ali della Mente. La stagione sarà caratterizzata da rappresentazioni comiche, drammatiche e musicali, ripartite per titolo e tema come riportate in brochure.

motivazioni: L’iniziativa, oltre ad essere una opportunità vincente di costituzione di un primo gruppo lavorativo di giovanissimi artisti autonomo in risposta alla crisi dirompente nel mondo giovanile, è anche l’opportuna proposta di ampliamento di offerta culturale teatrale per la città, visti i temi prettamente sociali delle rappresentazioni artistiche che saranno messe in scena, caratterizzate da riconosciuti ed indiscutibili contenuti di sensibilizzazione artistica. L’intera gestione dell’iniziativa, a carico del proponente, è d’indiscutibile utilità culturale e formativa per la città ed i suoi giovani. Oltre al naturale patrocinio, l’unico impegno richiesto all’Ente, come concordato con il Sindaco Del Gaudio, è l’attenzione costante alle opportunità di uno sviluppo che potrà dare alla città ed ai suoi giovani un tale patrimonio artistico che, nel tempo, permetterà produzioni culturali capaci di generare economie tali da garantire incessanti messaggi culturali di innovazione costante.

considerazioni: Il Teatro Stabile di Innovazione è una “iniziativa teatrale stabile” con finalità culturali definite, che svolge, con carattere di continuità, attività principalmente di produzione teatrale originale oltre che di promozione artistica anche nel campo della sperimentazione, della ricerca e del teatro per la gioventù.

Tale attività si caratterizza per finalità pubblica (tematica sociale e d’immagine) del progetto artistico-culturale dove particolare attenzione è dedicata al rinnovamento del linguaggio teatrale ed alle nuove drammaturgie con  uno sviluppo del metodo di ricerca anche in collaborazione con ogni altra realtà artistica presente sul territorio oltre che con le scuole di ogni grado e le università. La presenza di un teatro stabile è un presupposto - nel tempo con un doveroso programma di sviluppo – che permette di instaurare una gestione meno legata al fattore economico e più orientata all'idea di teatro come funzione sociale. I cosiddetti “teatri stabili” sono infatti iniziative miste pubblico-privati e si caratterizzano per un progetto artistico integrato di produzione, formazione, promozione, ospitalità ed esercizio.

buone pratiche: si riporta il principio ispiratore apposto da Paolo Grassi e Giorgio Strehler nel foyer del Piccolo di Milano da loro fondato: « Ragioni culturali ma soprattutto ragioni economiche tengono lontano il popolo dal teatro, mentre il teatro per la sua intrinseca sostanza, è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività, mentre il teatro è il miglior strumento di elevazione spirituale e di educazione culturale a disposizione della società. Noi vorremmo che autorità e giunte comunali, partiti e artisti, si formassero questa precisa coscienza del teatro considerandolo come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio, alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco, e che per questo preziosissimo pubblico servizio nato per la collettività, la collettività attuasse quei provvedimenti atti a strappare il teatro all'attuale disagio economico e al presente monopolio di un pubblico ristretto, ridonandolo alla sua vera antica essenza e alle sue larghe funzioni. »

COMUNICATO STAMPA