Domenico Palmiero e la FSSL “profeti” al nuovo Don Bosco
Il 6 e 7 maggio in scena con “IO, L’EREDE”, capolavoro di Eduardo del dopoguerra, che il famoso regista teatrale ha voluto “calare” nella premonitrice “culla degli anni ‘60”…
Sabato 6 maggio e Domenica 7 maggio, al nuovo Teatro Don Bosco di Caserta, andrà in scena “IO, L’EREDE”, resoconto in tre atti di Eduardo de Filippo, rappresentato dalla famosa FSSL Compagnia di Teatro diretta da Domenico Palmiero.
«Nel 1942 Eduardo approfitta del divertimento e del successo Nazionale che "Non ti pago" aveva dato al Teatro Umoristico dei "De Filippo" per scrivere e mettere in scena “Io, l'erede”, una commedia che se da una parte conserva meccanismi comici e assurdi, dall'altra risulta essere una storia scomoda, abbagliante. Proprio per questo motivo furono poche le occasioni in cui riuscì a metterla in scena: due volte a Firenze e due volte a Torino».
A spiegare l’origine del capolavoro è uno che di capolavori (di interpretazione e di creazione) se ne intende. Ovvero Domenico Palmiero, famoso attore regista commediografo tra i lustri artistici del panorama provinciale.
«Le bugie con le gambe lunghe, la ricordate? -continua il fondatore della emerita Compagnia “Fratello Sole e Sorella Luna” di San Marco Evangelista- Li parlavamo di una facciata, quella che ognuno di noi vuole salvaguardare a tutti i costi. Neanche un terremoto ha scosso l'impalcatura di Bugie e Ipocrisie di quei personaggi. Ecco che "Io, l'erede" si affaccia con tutta la sua imponente potenza drammaturgica e viene a chiudere questo dittico di Stagione. Che succede se ci fosse un'implosione? Se tutto inizia a marcire, invece, dall'interno, quella facciata di cui parlavamo resterà intatta? Facendo attenzione al percorso inaugurato con "Bugie", ambientata nel '48, ho voluto calare storia e personaggi di questa commedia nella culla degli anni '60, un periodo che tutti ricordano come florido e felice, abbagliante, mentre non era altro che una forte scossa anticipatrice di terrorismo, Brigate Rosse, il caso Moro, stragi ... Quando gli Italiani negli anni '70 furono costretti a scendere da questa giostra luccicante, nauseati, sarebbe stato troppo tardi per ripensare a un modello di crescita che non fondasse la propria funzionalità sul consumo vorace di cose superflue e la definitiva perdita di valori e senso civile. E' in quella giostra che si trova la Famiglia Selciano, protagonista di questa commedia. Sono tutti abbagliati, tutti tremendamente sicuri delle loro azioni, figli di quella società che attribuiva alla guerra qualsiasi problema si presentasse nella quotidianità. Tutti nella loro “comfort zone” a dispetto delle conseguenze che possono provocare i loro atteggiamenti di facciata e perbenismo piccolo borghese. Sarà l' "estraneo venuto dal mare" a spingere questo gioco agli estremi pretendendo di essere la conseguenza legittima di ciò che la Famiglia Selciano ha finora ignorato. Li chiuderà in una delle tante scatole che esistono nel mondo e che galleggiano su una libertà assoluta: il mare».
«La vita scenica di ”IO L’EREDE”, scritta nel 1942, -ribadisce e conclude il giovane talento artistico Domenico Palmiero- è stata breve e travagliata. Eduardo ebbe l'opportunità di metterla in scena solo quattro volte. Lo stesso Eduardo accredita la storia dei dissapori con Peppino che lo recitava malvolentieri. In realtà si capisce che la ragione sta nella sua grandezza: era un testo molto in anticipo sui tempi per la lucidità del giudizio su una certa società e per la cattiveria/violenza che contiene. Il suo divertimento esplosivo è pericoloso».
La FSSL Compagnia di Teatro chiude, così, un dittico con uno spettacolo insolito sulle scene del Teatro Italiano; l'ennesimo capolavoro drammaturgico di Eduardo.
Di prim’ordine il cast: Domenico Palmiero, Salvatore Cembrola, Nunzia d'Aiello, Daniela Merenda, Nancy Di Maio, Iris Golino, Michele Sparaco, Rosa Minieri, Giovanni Del Prete, Biagio Pastore, Rosanna Ambrosio, Lia De Simone. Vi partecipano in voce Dario Nazzaro e Emilia Rocco. Assistente alla regia è Gianni Musone. Direttrice di scena Nancy Di Maio. Foto e grafica di Ciro Aiello. Datore audio e luci Daniele Barba. Direttore di produzione. Nunzio Tedesco. Scenografia di Domenico Palmiero. Costumi di Rosaria Salzano e Domenico Palmiero. Trasporti di Pasquale Del Prete.
La prevendita è aperta; per info e prenotazioni: 371 426 59 47 - 348 41 64 326, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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