Il Dr. Paolo Delrio incontra gli amministratori della Pagina Fb “Curarsi al SUD, Curarsi al Pascale
"Telefono amico", percorso "privilegiato" di prevenzione per i figli degli operati di tumore al colon retto e stili di vita ed alimentari da condurre per prevenire l’insorgenza del male: questi alcuni dei tanti argomenti trattati dal Direttore del Dipartimento di Oncologia Chirurgica ad indirizzo ColoRettale dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli.
La video-intervista, suddivisa in due parti, è su Youtube.
Perché la Pagina Facebook “Curarsi al SUD, curarsi al Pascale”?
L’idea venne al fisioterapista Riccardo Marchione all’indomani di un grandissimo evento che si tenne il 26 maggio presso il glorioso Istituto Nazionale Tumori "Fondazione Pascale" di Napoli, il più importante polo oncologico del meridione, centro di eccellenza e di riferimento per la rete sanitaria nazionale.
“Medico e paziente insieme per vincere”: fu questo, ed è tutto un eloquente programma, il titolo di un’iniziativa, che certamente non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, promossa dal Dr. Dario Scala, dirigente medico dell’UOC Oncologia Chirurgica ColoRettale del Pascale diretta dal Dr. Paolo Delrio, unitamente allo stesso Marchione.
Si trattò, come riferimmo in cronaca, di un incontro mai esistito, prima, in Italia: per la originalità del tema; per la ricchezza dei partecipanti, per lo spessore professionale dei promotori. In pratica non un convegno, né una conferenza scientifica, né una lezione dall’alto di una cattedra; nessuno, insomma, da un lato e nessuno dall’altro; tutti insieme, medici e pazienti, a “fare quattro chiacchiere tra amici per conoscere, affrontare, esorcizzare e sconfiggere il tumore del retto”; in piena libertà, nella consapevolezza degli eventi: per raccogliere e capire le esperienze dei pazienti, per ascoltare la voce di chi lavora per curarli e per alleviarne le ansie.
La parola, insomma, ai pazienti con al fianco l’eccellenza italiana della chirurgia oncologica, ovvero un cammino volto al miglioramento della qualità di vita.
Ovvero, il fine a cui tende anche la Pagina Facebook “Curarsi al SUD, curarsi al Pascale” partorita dalla mente di Marchione e tradotta in pratica da alcuni suoi amici interessati all’iniziativa.
Lo scopo, che attraverso questo strumento di comunicazione “social” si vuole realizzare, è di aprire un luogo di scambio e confronto tra chi è stato curato al reparto colon rettale dell’Istituto Tumori “Fondazione Pascale”. La pagina è a disposizione di coloro che vorranno utilizzarla quale strumento di dialogo e di scambio di esperienze, che serva a rinforzare ulteriormente quello stretto legame già esistente tra i pazienti e i medici del Dipartimento. E’ uno strumento, insomma, a disposizione di coloro che vorranno utilizzarla quale strumento di dialogo, di scambio di esperienze. Uno strumento che serva ad ulteriormente rinforzare quello stretto legame già esistente tra i pazienti e il team del Dr. Delrio. Affinché si alimenti la linfa della positività, si creino sinergie per combattere i fantasmi dello scoraggiamento, si rafforzi la consapevolezza dei grandissimi passi che ogni giorno compie la ricerca.
Dopo quella del 26 maggio 2018, un’altra importante data nella storia di questa iniziativa. Lunedi 25 giugno il dr. Prof. Paolo Delrio incontra, per un’intervista che intervista in senso stretto proprio non è, gli amministratori della Pagina Facebook “Curarsi al Sud, Curarsi al Pascale”.
Gli argomenti trattati sono tanti, uno più importante dell’altro, tutti indispensabili per chi vive l’esperienza di colpito da cancro al colon retto, tutti dettati dalla necessità di sapere da parte di chi vive l’esperienza di colpito da cancro al colon retto e tutti affrontati dal Dr. Delrio con le armi spontanee della sua riconosciuta grandezza, che si chiamano professionalità, disponibilità, competenza.
L’occasione per un’intervista del genere probabilmente egli non l’aveva mai avuta. Sono all’ordine del giorno le richieste che gli pervengono da Televisioni nazionali e locali: un luminare del suo calibro non potrebbe sottrarsi, né mai lo farebbe, alla sete di informazione che giustamente esiste.
Quello che ha più colpito nell’incontro con gli amministratori della Pagina, oltre alla incomparabile capacità comunicativa, è stata la sua grande umiltà, sinonimo principale della sua grandezza. Il Dr. Delrio ha colloquiato con spirito di vicinanza, con comunione di intenti, esternando sinceri apprezzamenti per l’impegno che i suoi interlocutori stanno portando avanti nell’interesse di una purtroppo sempre crescente platea di ammalati.
"Telefono amico" e Percorso "privilegiato" di prevenzione per i figli degli operati di tumore al colon retto: queste le due "scommesse" (parola sua) che, nell’ambito dei temi discussi, ha voluto accogliere con encomiabile disponibilità ed incoraggiante impegno.
Eccone, a seguire, alcuni stralci della prima parte.
«Io credo che sia una cosa straordinaria -ha detto il Dr. Paolo Delrio nel corso dell'incontro di lunedi 25 giugno- questa sinergia tra medici e pazienti che il Gruppo "Curarsi al Sud, curarsi al Pascale" vuole rinforzare. E per questo voglio ringraziarvi, perché la spinta che arriva è per noi fondamentale per cercare di migliorare la qualità dell’assistenza che noi eroghiamo. Rinforzare questo patto di collaborazione. Amo molto questa frase. Noi facciamo un patto di cura. Nessuno ha certezza dei risultati, perché nessuno può predire il futuro, ma sicuramente una attiva collaborazione tra personale sanitario e paziente e la sua famiglia rappresenta una condizione straordinaria per ottenere i migliori risultati. Io non posso che incoraggiare un’iniziativa di questo tipo. Oggi lo slogan “curarsi al Sud” ha delle basi solide anche e soprattutto per lo sforzo profuso dal nostro Istituto».
-C’è una grande medicina -è stato poi chiesto al Dr. Derlrio - che non ha un nome, non ha un dosaggio e che non ha alcuna controindicazione. Una medicina che non si prescrive con una ricetta. Una medicina che dona benessere, coraggio, ottimismo, positività anche nei momenti difficili. Una medicina che produce effetti benefici in ogni momento. Una medicina che aiuta a migliorare la qualità della vita del paziente, donandogli sicurezza, certezza, forse già al solo pensiero che essa possa esistere, pur non avendone immediato bisogno. Si chiama “vicinanza” del medico. Nel senso della possibilità concreta di contattarlo quando veramente se ne sente la necessità, perché da soli, senza un suo consiglio, non si riesce proprio a superare una situazione di difficoltà. La richiesta la lanciamo, perché è desiderio di tutti, nella piena consapevolezza di dover osservare necessariamente un regolamento: si potrebbe istituire un “telefono amico” al quale possa rispondere un medico del reparto in orario prestabilito, magari in un giorno della settimana?
«L’idea di istituire un recapito telefonico dedicato -ha risposto il Dr. Delrio- mi sembra molto interessante… ovviamente ci sono una serie di problematiche organizzative… Quindi io la prendo come una scommessa… un po’ come si fa a “Striscia la notizia”… Tra due mesi ci rivediamo e speriamo di organizzare questo servizio».
Altra domanda al Dr. Delrio:
-Una delle principali preoccupazioni del paziente operato di cancro al colon retto è il rischio che possa contrarre la stessa malattia anche un suo stretto congiunto, precisamente un figlio. Non si potrebbe istituire per lui un percorso “privilegiato”, ovvero una corsia “preferenziale” di prevenzione?
Ecco la sua grandiosa risposta:
«Sappiamo che un paziente su quattro ha una storia di ereditarietà ed in qualche modo anche una componente genetica che è responsabile della presenza e sviluppo di una macchia tumorale. Quello che bisogna fare e che già stiamo facendo è identificare, nell’ambito della popolazione che si presenta con una patologia colorettale presso il nostro istituto, una sorta di verifica dell’albero genealogico. Raccogliamo, cioè, le informazioni, stabiliamo i criteri di rischio (che sono, appunto, la presenza di altri casi, la presenza di caratteristiche particolari di malattie, ecc. ) e incaselliamo il soggetto in una categoria di rischio. Al Pascale abbiamo un servizio di consulenza che prevede peraltro anche la possibilità di attivare un percorso di consulenza genetica, che solo alcuni pazienti devono fare, in particolare quelli provenienti da famiglie o parentele di primo e secondo grado in cui esistono casi di tumori accertati.
Il soggetto che non ha un rischio familiare deve essere sicuramente avviato in un percorso di prevenzione ed in questo noi dobbiamo cercare di sopperire alle carenze del servizio sanitario nazionale, che già prevede, purtroppo con scarsa penetrazione, delle campagne di screening, comunque per una fascia di età superiore ai cinquant’anni.
Quello che noi possiamo fare, ed è una seconda scommessa che raccolgo, è quella di cercare di indirizzare i pazienti che lo vorranno, effettivamente categorizzati con un rischio, in un ambulatorio che possa in alcuni casi accogliere la richiesta di un esame endoscopico, perché magari ci sono le caratteristiche per farlo, ed in altri casi tranquillizzare i pazienti e indirizzarli su percorsi che sono già forniti dal servizio sanitario nazionale, soprattutto con una maggiore serenità di affrontare quello che è un rischio, non una certezza di sviluppare una patologia tumorale».
Nella seconda parte il Dr. Delrio ha parlato degli stili di vita ed alimentari che sarebbe necessario condurre per prevenire l’insorgenza del cancro del colon retto, dei siti internet più attendibili per chi vuole approfondire la conoscenza di questa materia, nonché del problema della mobilità sanitaria.
Per finire con la sua eloquente risposta alla domanda forse più sentita che gli è stata rivolta: come si può definire oggi, alla luce dei grandi avanzamenti della ricerca, quello che una volta si chiamava “male incurabile?”.
Nicola Ciaramella
La video-intervista al Dr. Paolo Delrio è stata pubblicata su Youtube in due puntate.
Questi i relativi link:
https://www.youtube.com/watch?v=tq68uZKwOmg
(PARTE PRIMA)
https://www.youtube.com/watch?v=H1mJYU3PQAY&t=151s
(PARTE SECONDA)
Questo il link della pagina “Curarsi al SUD, curarsi al Pascale”:
https://www.facebook.com/ColonRettoPascale/
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