Presentato a Carditello il progetto del costituendo Forum per la salvaguardia di un grande patrimonio campano.

Venerdi 8 settembre, nello scenario maestoso della Reggia di Carditello, voluta dal Re Ferdinando IV di Borbone, su progetto dell'architetto casertano Collecini, si è tenuta la celebrazione degli Stati Generali per la difesa della Bufala e del territorio.
Il movimento di lotta guidato da Gianni Fabris e Adriano Noviello, già appoggiato da associazioni, sindaci del territorio, parlamentari e da tutti i partiti politici, ha posto la pietra di nascita del Forum. 
Quest'ultimo è stato meritatamente intitolato ad Antonio Lucisano, mancato pochi mesi or sono, affermatosi come figura fulgida di professionalità e generosità, già direttore del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana dop.
Il Forum giunge a conclusione di un anno di discussioni nell'ambito della lotta degli allevatori del territorio del Basso Volturno. 
Esso diverrà uno sbocco per poter elaborare ogni evento che toccherà la vita del comparto della filiera della bufala, con l'aiuto di esperti da tutti i diversi settori. 
Ma non solo. Il Forum permetterà di avanzare proposte per il miglioramento e lo sviluppo della intera filiera bufalina, nell'ottica di rendere sempre più competitiva, su tutto il mercato globale, la posizione del prezioso derivato del latte bufalino.
L'atto fondativo del Forum vedrà i contributi di esperti del mondo scientifico, dell'economia e della storia della Bufala.
Tutti gli interventi hanno ribadito il debito di riconoscenza che il territorio campano deve necessariamente riconoscere a questo nobile animale da ca. 12 secoli.
Arrivata in Italia, la bufala, si affermò quale unico baluardo in grado di sopravvivere nelle paludi campane e laziali. 
In epoca rinascimentale, in maniera del tutto inaspettata, si cominciò a comprendere la potenzialità del suo prezioso latte, un prodotto che nessuno aveva immaginato per secoli. 
La Reggia di Carditello, il famoso caseificio costruito al suo interno (ancora da individuare e riattare) e la selezione della razza bufalina nell'ultimo secolo di regno di Ferdinando di Borbone rappresentano l'esempio più eloquente del rispetto e del rispetto dei regnanti verso la bufala. 
Oggi la nascita del Forum rappresenta l'ulteriore pietra miliare dell'impareggiabile storia della filiera della bufala mediterranea. Una storia che, in occasione della fondazione del Centro Studi "Antonio Lucisano", i numerosi partecipanti hanno dimostrato di apprezzare pienamente. 
Numerosi ed importanti tutti gli interventi che si sono succeduti nel corso dell'incontro. Tra essi, segnaliamo quello del Dr. Pasquale Gravante, studioso del settore, autore del libro “Real Masseria La Bufalaria”, frutto di una appassionante ricerca storica sulla filiera bufalina creata dai sovrani Borbone presso la Reggia di Carditello intorno alla metà del ‘700, in cui si narra la storia della bufala dall'origine ai giorni nostri. 
"E', quello che stiamo vivendo  -ha detto Gravante-  un difficile momento di lotta per tutti gli allevatori. E' intollerabile situazione di impasse per la rimodulazione del programma sanitario che deve fondarsi sul controllo continuo dello stato di salute degli animali. E' inutile continuare a ribadire, ma bisogna farlo in ogni occasione, che detti pericolosi ritardi sono dovuti a incomprensibili assenze dei vertici della Regione Campania e di alcune organizzazioni sindacali".

©Corriere di San Nicola 
diretto da Nicola Ciaramella 





LEGGI ARTICOLO DEL CORRIERE DI SAN NICOLA RELATIVO AL LIBRO DI PASQUALE GRAVANTE PUBBLICATO NELL'OTTOBRE 2019:
https://www.corrieredisannicola.it/arte-cultura-e-spettacoli/notizie/arte-cultura-e-spettacoli/la-real-bufalaria-di-carditello