Sabato 21 ottobre si esibisce nel prestigioso teatro “La barca di Teseo”, orgoglio artistico sannicolese. Lo spettacolo, già andato in scena all’Arena lo scorso luglio, è diretto da Germano Iacelli.

La storia dice che nacquero nel 2017 come danzatori ed in sette anni di passi, non solo di ballo, ne hanno fatto tantissimi e tutti di gran classe. Sono anche scenografi, coreografi, fantasisti d’arte, realizzatori di idee culturali, cantanti, attori. Hanno raggiunto una incredibile maturità artistica, fatta di passione, di impegno e di capacità, che per molti di loro è ingrediente insostituibile del proprio dna.
Parliamo dei componenti dell’Associazione “La barca di Teseo”, guidati, diretti e condotti dal Maestro d’arte e di creatività artistica Germano Iacelli.  Abbiamo avuto modo di essere stretti stretti al loro fianco in diverse occasioni (su tutte la “riscoperta” della tana di Mazzamauriello e il Giardino dei frutti dimenticati) e non abbiamo potuto che rilevarne una bravura poliedrica fuori dal comune.
Originari di molte città del circondario, oggi sono indubbiamente orgoglio della nostra San Nicola la Strada, di cui mirabilmente esportano, al di fuori dei suoi confini, il nome, il patrimonio culturale e l'eccellenza artistica.

Sabato 21 ottobre saranno al Teatro Comunale "Parravano" di Caserta, uno dei palcoscenici più prestigiosi della provincia e ciò non può non rappresentare che un ulteriore vanto per San Nicola la Strada e per le sue risorse umane e capacità artistiche.
Già presentato a luglio scorso nell’Arena Ferdinando II di San Nicola la Strada, città che costituisce il punto di partenza di ogni iniziativa dell’associazione, lo spettacolo, denominato “CONFIDENZE REALI”, si avvale del patrocinio del Comune casertano.

«La storia» -ci dice l’addetta stampa Anna Maria Brignola- «è capace di esercitare un irresistibile fascino sull’uomo anche attraverso la sua narrazione in chiave artistica. E’ questa la filosofia che spinge “La barca di Teseo” a promuovere la storia e le tradizioni del territorio a cui è legata attraverso svariati strumenti, ispirandola, come di recente, a sperimentarsi in una nuova forma espressiva: il teatro. E’ nata così l’idea di portare in scena un breve ma intenso excursus sulle vite di uomini e donne che hanno rivestito un ruolo dominante nelle sorti dell’Italia del Sud: i Borbone».

Lo spettacolo, ispirato al libro “Regine: spose bambine, eroine e sante dall’Europa alla corte di Napoli” di Nadia Verdile, ha la peculiarità di «ripercorrere frammenti di vita dei reali del Regno di Napoli e di quello delle Due Sicilie sotto il filtro delle regine che stavolta si libereranno dalle rigide catene del protocollo per lasciarsi andare a sfoghi ed intime rivelazioni che le porteranno alla dimensione di donne comuni. Lo faranno in un improbabile salotto che abbatterà i confini temporali per vedere insieme, tra scontro e solidarietà, tutte le regine borboniche, da Maria Amalia di Sassonia, sposa di Carlo III, vissuta nella prima metà del 1700, a Maria Sofia di Baviera, ultima regina consorte del Regno delle Due Sicilie, vissuta più di un secolo dopo. Una mise en scene, quella di Confidenze Reali, che assume i connotati di una legittima rivendicazione femminile da parte di donne che hanno certamente brillato per importanza chinandosi, tuttavia, all’ insopportabile compromesso del matrimonio combinato che le relegava spesso a ruoli di mera rappresentanza o di genitrici senza sosta».

Diretto da Germano Iacelli e sceneggiato da Paolo Nicolella ed Eufemia Sparaco, “Confidenze reali” avrà quali interpreti, oltre all’eclettico Tommaso Tuccillo, gli instancabili associati de “La barca di Teseo” (tra i quali anche Anna Maria Brignola), che, per l’occasione, indosseranno i sontuosi costumi, perfettamente in linea con lo stile dell’epoca, offerti dall’associazione “Favole Seriche” di Giuseppina Raucci.
Un’altra fantastica chicca dello spettacolo sarà la partecipazione straordinaria della soprano Teresa Sparaco, che farà da cornice canora alle coreografie dei ballatori della scuola di Germano Iacelli e ai balli ottocenteschi eseguiti da quest’ultimo con la figlia Sara. 

©Corriere di San Nicola 


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