Cerca nei Numeri Cartacei del Corriere di San Nicola
numeri precedenti -
Numero Storico 27 - Aprile 2004 - Home 19 aprile 2024 20:36:14




Per ricordare Mimmo...Lunedi 28 giugno, alle ore 19, presso il Duomo di Caserta, Mons. Antonio Pasquariello officerà una cerimonia religiosa in suffragio di DOMENICO SPARANO, amatissimo cognato-“fratello” del ns. direttore, prematuramente scomparso il ventotto maggio.



Questa sera Gabriella D'Ambrosio su Prima Rete
.



Nuovo Mercato e Piscina comunale: una “sfida” a suon di grandi progetti!



Europee: la soddisfazione di AN "sannicolese"
.



Giano Vetusto: tempo di “Biennale”



<< Successiva Precedente >>


IN QUESTO NUMERO


POLITICA

Ma dov'è questa Città?
"Perchè votare un documento fantasma"?
La "Città" non è un punto di arrivo
No, Pasquale, non farlo!
Sannicolesi tartassati
Primarete si dissocia


VARIE




ARTE


SPETTACOLI


SPORT

E chi lo ferma più?
"Maratonina", atto secondo
"RINASCITA" di nome e di fatto!
Le nozze d'Oro della "Maddalena"
Si conclude il Primo "Memorial Santucci"
Scuola "Mazzini", basket vincente!


LAVORO




AUGURI


Conclusa con un brillante successo la terza edizione di “Cecilia delle Grazie”, azione teatrale itinerante finalizzata alla valorizzazione del Convitto Borbonico

Articolo di: Nicola Ciaramella
Cecilia, dalle "Stanze" ai "misteri"
I sotterranei del Convitto Borbonico, riportati alla luce dal Nucleo della Protezione Civile

Lo scopo è sempre quello ed è da evidenziare esprimendo gratitudine a quanti cercano, disperatamente, di portarlo avanti e di renderlo, di volta in volta, più originale.
Le parole del sindaco campeggiavano già nella prima locandina del 2002 (c’era anche la firma dell’assessore latitante alla Cultura e Tradizioni il cui nome, si sa, compare solo per formalità in tutte le iniziative del settore che Pascariello, in prima persona, puntualmente e

“caparbiamente” organizza…) :”L’intento è di far conoscere la storia in modo semplice, facendo rivivere, attraverso un percorso fatto di momenti cantati e narrati, quello che ha rappresentato per i Borboni la nostra terra”.
E così, dopo il giro in sette tappe di una prima edizione alla scoperta dell’ex Convitto, le “stanze” che testimoniarono le vicende spirituali di una fanciulla diventata suora, abbiamo, quest’anno, assistito ai “Misteri” di Cecilia delle Grazie, ovverosia alla rivisitazione -anche in chiave horror- di quei luoghi dalle “presenze indefinibili -come riportava il comunicato stampa del Comune- che hanno lasciato tracce impalpabili, ancora in qual modo aleggianti nell’aria che si respira, come impresse sulle pareti antiche e scrostate che scandiscono, proteggendoli, questi spazi a volte quasi impenetrabili”.
La storia di Cecilia – rendiamo attuale il dispaccio alla Dario Argento - è entrata in contatto, quindi, con il mistero che nel Convitto Borbonico sembra avere una sede privilegiata, restandone a tratti smarrita e a tratti emozionata; lo spettatore ha avuto, quindi, la possibilità di vivere questo susseguirsi di visioni, che si cibano di un’atmosfera onirica e un po’ spettrale, esattamente come si addice ad ogni buon mistero che si rispetti”.
Dopo i primi assaggi del 2002 e la visita agli appartamenti dello scorso anno, è stata, adunque, la volta del “mistero”.
La fanciulla Cecilia, nata, come tutta la sua storia, dalla fantasia del bravissimo creatore teatrale Angelo Callipo, dopo aver preso i voti di suora, non trova quella pace spirituale cui agognava, bensì nuove inquietudini “non più dettate dalla sua fede lacerata dal dubbio -ha spiegato l’autore- ma prodotte da una serie di evanescenti visioni che, venute da un passato misterioso, la guidano in un ulteriore percorso di comprensione della volontà di Dio”.
Gli spettatori hanno, così, visto Suor Cecilia, guidata da Padre Jean, a mò di… Virgilio e Dante, inoltrarsi nei labirinti del Real Convitto “S.Maria delle Grazie”, scoprendone ulteriori aspetti e scandendone, ad ogni frammento, la misteriosa presenza dei personaggi che vi hanno abitato.
Dopo le otto stanze, dunque, otto visioni, alcune drammatiche, di uomini e donne che hanno calpestato i pavimenti del Convitto un secolo e mezzo prima: è stato questo lo spunto artistico di quest’anno, ben innestato nell’obiettivo generale dell’intero “serial” che, come noto, mira alla conoscenza, prima, da parte dei cittadini, e alla valorizzazione, poi, dell’edificio storico più importante del nostro comune.
E sempre in tema di misteri e di misteriose presenze, ecco la scoperta -per opera dei Volontari e della Protezione Civile- di alcuni sotterranei della struttura architettonica, corrispondenti all’intera estensione del Salone Borbonico, ai quali si accede attraverso una botola rinvenuta nell’adiacente aranceto (e di cui pubblichiamo alcune foto forniteci dagli organizzatori).
L’iniziativa di Cecilia delle Grazie, fortemente voluta dal sindaco, rappresenta, insomma, e va certamente lodato, l’unico tentativo di salvare e valorizzare l’unico monumento storico di San Nicola la Strada nell’unico modo possibile: coinvolgendo, cioè, l’intera cittadinanza che ne è stata, ne è e, si spera, ne sarà testimone fino a quando la notte dei tempi non avrà seppellito anche l’ultimo baluardo della nostra tradizione.
Un altro passo, insomma, è stato compiuto -ha sottolineato un entusiasta primo cittadino, reduce da un viaggio premio in Ungheria- per far sì che il monumento borbonico possa entrare, di diritto, in un ipotetico percorso turistico che, partendo dalle Reggia, si estenda anche a tutti gli altri monumenti “minori” che, come il nostro Ex Orfanotrofio, rappresentano il naturale completamento della conoscenza storica dei nostri luoghi”.
Il 26, 27 e 28 marzo millecinquecento spettatori in fila, noi compresi, ad immergersi nella storia, prima che sia molto tardi: anche noi siamo tra quelli che, da autentici e passionali partecipi della vita sannicolese, hanno applaudito comunque all’iniziativa, anche se è ancora una chimera la nostra proposta di …biennalizzarla e di inserirla in un contesto organizzativo lanciato verso un turismo culturale di cui abbiamo tanto bisogno e che possa essere di contorno e di collateralità a quello, ben più ampio, rivolto alle bellezze del capoluogo.
Ed ora, via alla pubblicità!
CECILIA III è stata presentata alla stampa il 20 marzo mattina e al pubblico nel pomeriggio: nell’occasione, il sindaco ha ringraziato tutti, gli ideatori, gli attori, i cantanti, i costumisti, l’orchestra, gli storici, la protezione civile, gli amministratori, il tipografo, i volontari e anche le anatrelle della villa comunale. Come ha fatto sempre e come sempre farà!
Il Corriere di San Nicola?
No, grazie, non ci teniamo! Noi lavoriamo “gratis” spinti solo da amore e passione per la nostra città, sacrificando tempo del nostro tempo e tempo che “altri” dedicano esclusivamente a se stessi.
E per finire e per far capire quanto ci abbiamo tenuto all’iniziativa, abbiamo regalato ai lettori on-line gli articoli da noi pubblicati in occasione delle edizioni precedenti, e, perla tra le perle, l’Ex Convitto “S.Maria delle Grazie” visto dall’alto: una nostra foto ESCLUSIVISSIMA che abbiamo messo a disposizione di tutti i fotoamatori, amministratori compresi, pregandoli solo di citarne la fonte, se un giorno vorranno usarla. Ma questo, si sa, i coltivatori diretti della propria immagine non lo faranno mai: guai a chi gli toccano le esclusive: appartengono solo a loro, il resto fatto dagli altri non conta proprio niente!

© Copyright Corriere di San Nicola. 2000, 2003 - Tutti i diritti sono riservati.