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La maitre sannicolese Rosa Tranquillo e il maestro di pub casertano Gino Iavazzo inaugurano il “nuovo corso” del famosisimo ristorante, mèta ambita e ricercata di tutti i buongustai della provincia.
Le Volte di Annibale e Bacco si rifanno il look

Grazie alle sinergie professionali tra la giovanissima maitre sannicolese Rosa Tranquillo e il maestro di pub casertano Gino Iavazzo, il noto ristorante “Le Volte di Annibale e Bacco” di Caiazzo ha assunto un nuovo look, posizionandosi nella ristretta fascia degli esercizi gastronomici più ambiti e ricercati dai buongustai della provincia.
Lo scorso 25 novembre, alla presenza di un folto pubblico di amici, intenditori e autorità, tra cui il consigliere del Consorzio Asi Giuseppe Russo (l’assessore provinciale Lucia Esposito ha fatto giungere un caloroso telegramma di congratulazioni), i nuovi “patron” delle storiche arcate romane hanno vissuto, forse, il momento più magico della loro carriera, presentando agli intervenuti, alla stampa e agli esperti del settore, un gioiellino che farà molto parlare di sé.
Culto della buona cucina, unito a passione e competenza, sono i principali ingredienti di un’ “avventura” imprenditoriale che trova in una “gustosissima” novità la vera essenza della sua sicura affermazione. Oltre alle pietanze basate su prodotti locali, infatti, il ristorante propone, da oggi, una scelta certamente un po’ insolita per la tradizione di questi luoghi, puntando le migliori chance su menù a base di pesce delle più variegate specie, oltre che di ineccepibile qualità.
Le Volte di Annibale e Bacco non ha certo bisogno di molte presentazioni. Già inserito da sempre nelle prestigiose guide Veronelli, Ristoranti d’Italia e Michelin per la prelibatezza dei suoi piatti, ha conservato, grazie alla sapienza e all’abilità dei suoi nuovi gestori, la genuina immagine che lo ha reso famoso.
Il ristorante si trova a cinquanta metri in linea d’aria dalla rocca di Caiazzo, che lo sovrasta in tutto il suo maestoso incanto, immergendolo in uno scenario indescrivibile per la naturalezza incontaminata del paesaggio e i barlumi di storia che rievoca. Sotto i resti di quei due enormi archi di tufo bicolore, che gli studiosi fanno risalire a colonne portanti di un viadotto romano, mèta frequentemente visitata da Annibale durante i famosi “ozi di Capua”, è impossibile non fermarsi per goderne il fascino ed esserne catturati. E se poi si aggiunge l’eccelsa bontà del campionario di vini disponibili, prodotti dalle migliori aziende nazionali e di Terra di Lavoro, allora il binomio è fatto. Annibale è solo la storia, Bacco il passato ed il presente: il tutto inserito in una miscela di arte culinaria, interpretata alla perfezione dallo chef Mario, dal gran consulente Peppe e dai nuovi maestri Rosa e Gino.
Una scelta professionale dal sapore nostrano di cui bisogna essere fieri.

 


 
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