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Numero Storico 32 - Dicembre 2005 - Home 19 marzo 2024 08:07:17

"Umilta' e unita' per scalzare il reuccio!"
Udc: importante incarico a Carlo D’Andrea
D’Andrea contro i soliti noti...
"L’Amministrazione... dei gabbiani"
La nuova mappa del potere










Slitta a gennaio l’annunciato avvio della raccolta differenziata dei rifiuti. Un fallimento totale per il Consorzio Calatia, che perde tutta la sua (presunta) credibilità. Istituito un nuovo cassonetto: sarà di colore nero e i cittadini vi dovranno depositare le mezze-calzette (quelle intere, invece, vanno nel contenitore blù). Una curiosità: solo nell’avvio delle lottizzazioni il Comune non ha sinora accusato ritardi…Anzi, ha bruciato le tappe!
Primo dicembre…ma era tutto un bluff


Dopo il primo annuncio di primavera, avrebbe dovuto prendere il via già lo scorso mese di giugno. Martellamenti pubblicitari da far roteare le sfere, curati da ben tre addetti stampa (uno per ciascun comune del consorzio), ne avevano scandito i tempi, passo per passo, comunicandone, alla fine, l’avvio ufficiale per il primo dicembre…
“I circa settantamila abitanti del triangolo delle Bermude San Nicola-Maddaloni-San Marco possono essere contenti”…, avevamo scritto nell’immediata vigilia, forse neanche troppo convinti, visto che in tutti questi mesi era letteralmente mancato un seppur appena decente progetto informativo rivolto alla popolazione degli utenti.
E così è stato.
Con un altrettanto chiassoso battage pubblicitario attraverso le televisioni locali, infatti, il famigerato Presidente dell’Unione dei Comuni Calatia, nonché sindaco del Comune di San Nicola la Strada, ha annunciato, urbi et orbi, con faccia tosta e aria… dispiaciuta (…ma guarda un pò, quasi quasi ci fa tenerezza), che, a causa di problemi tecnici (ritardo nella consegna dei cassonetti-!!!), la raccolta differenziata non partirà più, se non a gennaio 2006.
Insomma, l’ennesimo flop di un consorzio che sin dalla nascita ha lasciato intravedere più ombre che luci. A cominciare dal comune di San Marco Evangelista che non ha ancora disdetto il contratto che lo lega all’ACSA ancora per alcuni anni…
Nel frattempo, un’associazione temporanea di imprese denominata Jacta (nessuno conosce i nomi delle aziende che ne fanno parte, né i titolari) ha vinto la gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti per una cifra di otto milioni di euro per ciascuno dei prossimi sette anni.
Ora la semplice gestione intercomunale dei servizi ambientali corre, dunque, il serio rischio di impantanarsi nelle pastoie burocratiche dei tre enti locali.
Ma non basta.
Lo stop alla raccolta differenziata sembra abbia altre origini anche nei problemi che riguardano i dipendenti che dovrebbero passare alle dipendenze della ditta aggiudicatrice del ricchissimo contratto.
Quelli che sono attualmente in forza presso il comune di San Nicola (non sappiamo dei colleghi di Maddaloni e San Marco), infatti, nutrono seri dubbi sul loro futuro e le organizzazioni sindacali vogliono vederci più chiaro.
Infatti, con il passaggio delle consegne alla ditta appaltatrice, dovrebbe essere formalizzato il trasferimento sia del parco automezzi che del personale ex LSU stabilizzato nel dicembre 2002 proprio in previsione dell’esternalizzazione del servizio.
In questi giorni, si sono intensificati gli incontri tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali di categoria per assicurare al personale trasferito il rapporto di lavoro e le condizioni economiche preesistenti. Durante la trattativa è sceso in campo direttamente il sindaco che ha dato ai lavoratori del settore ampie garanzie circa la sicurezza e la continuità del lavoro nell’ambito del territorio del Comune di San Nicola.
Ciò nonostante, sembra che ci sia stata rottura tra l’Amministrazione e le OO.SS., che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare il trasferimento per il timore dei dipendenti di perdere la sicurezza del posto di lavoro.
In verità, c’era stato in precedenza il tentativo di addivenire ad una sorta di rapporto di lavoro misto che prevedesse la continuità dello status giuridico di dipendenza comunale e la gestione operativa da parte della società privata, ma tale ipotesi è stata alla fine scartata in quanto non prevista da alcuna normativa e di difficile attuazione. La stessa società privata, che si era presa l’impegno di approfondire lo studio mediante i propri legali, ha rappresentato la non percorribilità di tale ipotesi in quanto si sarebbe verificata una evidente diversità di rapporto giuridico-economico tra la maggior dei lavoratori in organico e quelli del Comune di San Nicola. La querelle, insomma, è tuttora in corso e vede impegnati i diversi attori in una diatriba di difficile soluzione “pacifica”.
Insomma, invece di partire tutti belli e tutti insieme, come …”lo dice il ragionamento stesso” (Il Ferrini di Quelli della notte docet…), l’Unione dei Comuni funzionerà, se funzionerà, a pelle di leopardo…
Non è proprio un bell’avvio.
Anzi, diciamolo pure, è un autentico fallimento!

Per la cronaca, i cassonetti che non sono ancora arrivati avranno questi colori:
marrone per i rifiuti umidi  (sostanze organiche, rifiuti di cucina, da giardino, carte utilizzate per uso domestico, fondi di caffè, orzo, camomilla sogni d’oro e thè, scarti di prodotti caseari, ecc.); 
viola per plastica, vetro e metalli;
bianco per cartoni, carta, cartaccia e comunicati stampa;
blù per i rifiuti secchi non riciclabili, come, ad esempio, carte plastificate, calze, contenitori e siringhe per droghe, materiali per uso domestico, vaschette in pvc o polistirolo, cocci di ceramica, articoli per l’igiene personale, ecc.
Ma c’è una novità dell’ultima ora. Ci sarà, infatti, un altro contenitore, di colore nero, nel quale i cittadini dovranno depositare le mezze-calzette (le calze intere, come abbiamo già detto, vanno, invece, in quello di colore blù).
Altre notizie a …futura memoria.
Il nuovo servizio interesserà, inizialmente, il territorio di Maddaloni e San Nicola la Strada, estendendosi, in un secondo momento, al comune di  San Marco Evangelista, che dovrà pagare ancora per lungo tempo l’Acsa, con la quale ha un contratto che non ha potuto rescindere.
Ad “assicurare” (speriamo…solo la morte è sicura) l’impegnativo compito di spazzare, raccogliere e trasportare i rifiuti ci penserà, come si è detto, da qui all’anno 2012, l’associazione temporanea di imprese (ATI) “Jacorossi consorzio Jacta”, che ha vinto la gara d’appalto di marzo e che sarà ricompensata con la bella cifretta di cinquantasei milioni di euro per l’intero periodo.
Per quanto concerne i tempi e i tipi della raccolta, ecco come essa avverrà nel comune di San Nicola la Strada:
- LUNEDI: rifiuti secchi non riciclabili
- MARTEDI: umidi e secchi riciclabili
- MERCOLEDI: secchi non riciclabili
- GIOVEDI: umidi e secchi riciclabili
- VENERDI: secchi non riciclabili
- SABATO: umidi e secchi riciclabili
- DOMENICA: umidi e secchi riciclabili.
Lo stesso calendario andrà in vigore anche a San Marco, appena si sbloccherà l’attuale situazione di cui abbiamo riferito sopra.
Per Maddaloni, invece, i rifiuti umidi e secchi riciclabili saranno raccolti nei giorni dispari e domenica, mentre i secchi non riciclabili nei giorni pari.
Per quanto riguarda la vigilanza sui…comportamenti dei cittadini, al fine di scoraggiare quelli scorretti e di prevenire fenomeni di abbandono abusivo di rifiuti, se ne occuperà una pattuglia formata da rappresentanti dei corpi di polizia municipale dei tre comuni consorziati, alla quale i cittadini corretti assegnano (ma questo non sta scritto) anche il compito di vigilare sull’eventuale comportamento scorretto di chi è incaricato di assicurare la piena efficienza del servizio.
Nei prossimi giorni, infine, stando a quanto ha comunicato la presidenza dell’Unione, si conosceranno tante altre belle ed interessanti notizie:
- i nomi delle società affiliate alla holding Jacorossi e quelli dei proprietari;
- il bilancio consuntivo 2004 dell’Unione;
- il preventivo relativo all’esercizio in corso.
Un’ottima idea, indubbiamente, per far conoscere ed apprezzare ai cittadini tutti quei fortunatissimi imprenditori che si sono aggiudicati una gara difficilissima, al fine di incitarli a lavorare in modo corretto, equo e trasparente.
Visto che paghiamo, e molto profumatamente, dobbiamo pur sapere a chi vanno i nostri soldi. Giusto, no?
Pensierino della notte. Solo nell’avvio delle lottizzazioni il Comune non ha sinora accusato ritardi…Anzi, ha bruciato le tappe!

 

NCNDP


 
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