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Numero Storico 32 - Dicembre 2005 - Home 19 marzo 2024 07:14:53

"Umilta' e unita' per scalzare il reuccio!"
Udc: importante incarico a Carlo D’Andrea
D’Andrea contro i soliti noti...
"L’Amministrazione... dei gabbiani"
La nuova mappa del potere










La posta dei lettori
Quella “benedetta” Santa Croce…

Forti lamentele provenienti dai commercianti della più importante strada di collegamento con il capoluogo: illuminazione, pulizia e sosta a tempo le esigenze più sentite.

Una accorata e.mail è stata inviata alla ns. redazione da una rappresentanza dei commercianti di Via Santa Croce.
“Ormai i nostri negozi sono sempre più abbandonati a se stessi, tragicamente emarginati…” : cominciano così, esprimendo tutto il loro sconcerto, gli esercenti che arricchiscono e danno decoro, con la loro presenza, alla più importante arteria di collegamento del nostro comune con il capoluogo.
“C’è bisogno di una illuminazione notturna più adeguata, di più cura nella pulizia della strada -lamentano con garbo e senso di civiltà- oltre che di maggiore flessibilità nella sosta delle autovetture. Ora, con l'arrivo degli ausiliari del traffico, i clienti non potranno più parcheggiare e le vendite diminuiranno ancora….”: lo sconforto è davvero preoccupante!
“Inoltre -continua la lettera- con l'impossibilità di parcheggiare nell'ultimo tratto della strada, i dipendenti postali sono costretti a sostare in prossimità dei negozi, togliendo così altri posti auto ai nostri clienti…”
Ma ecco le proposte:
“Troviamo una soluzione per permettere a tutti di lavorare! Togliamo il divieto di sosta e mettiamo il disco orario con sosta massima di un’ora e così ci saranno sempre posti per i nostri clienti”.
“Abbiamo bisogno del vostro aiuto: in fondo chiediamo solo di poter lavorare meglio in un periodo già travolto da una forte crisi economica che infierisce su tutti noi. Grazie mille per averci ascoltato; speriamo che, almeno stavolta, verremo considerati un po’, nonostante siamo solo una piccola goccia nel mare…”.
(I commercianti di Via Santa Croce)


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Nei numeri cartacei del nostro giornale, dal 2003 in poi, abbiamo spesso affrontato, da osservatori attenti, questo annoso problema. Semplicemente perché lo riteniamo di fondamentale importanza per lo sviluppo di una zona nevralgica di San Nicola la Strada. Sia sotto l’aspetto economico che sociale.
Da “La Santa Croce abbandonata” a “Via Santa Croce, lontana dagli occhi, lontana dal cuore” abbiamo sempre evidenziato lo …scarso interesse dei nostri amministratori -in tutt’altri quartieri di tutt’altra portata affaccendati- a curare una zona che dovrebbe, invece, rappresentare il biglietto da visita per tutti coloro che…osano avvicinarsi al nostro comune, diventato, ma sono solo chiacchiere, città.

Ma c’è dell’altro. Le piogge cadute incessantemente sul nostro territorio negli ultimi giorni hanno evidenziato la vulnerabilità di alcune strade comunali poco gradite a questa Amministrazione che, in fatto di strade e marciapiedi, ne sa una più del diavolo. E’ notorio infatti che durante l’intera legislatura sono stati spesi milioni di euro per rifare il look di strade e marciapiedi, spesso a prescindere dal loro stato di usura. Invece, strade ritenute di strategica importanza per il notevole flusso veicolare sono state alquanto “bistrattate” e a volte addirittura abbandonate a se stesse. E’ il caso, appunto, di Via S. Croce, asse viario di collegamento con il capoluogo, ridotto praticamente a colabrodo con vere e proprie voragini e con marciapiedi di asfalto che rappresentano un continuo pericolo per i pedoni. La singolarità di questa strada è però rappresentata dalla divisione operata dall’Amministrazione che (udite! udite!) ha sistemato ed abbellito il primo tratto (per capirci, fino alla curva “Schumacher”) ed ha lasciato il secondo tratto (fino all’incrocio con Via Manzoni) in condizioni a dir poco pietose. Ed anche le promesse di imminenti interventi sono state ancora una volta chimeriche, preferendo intervenire su una strada (ad es. Via XX Settembre) ancora in buone condizioni e con marciapiedi che necessitavano solo di piccoli ritocchi.

Non vogliamo scoraggiarvi, amici, ma, purtroppo, nella “vostra” strada non ci sono lottizzazioni da fare…
Ma…Fusse che fusse la volta bona?
Mai, come adesso, ci torna in mente la famosa esclamazione del grande Nino Manfredi…
Sì, le elezioni sono alle porte…Qualcuno, perdiana!, dovrà pur venire a chiedervi il voto?


(Il direttore)



Una sfacciataggine incredibile

L’amministrazione prima sporca il Vialone, poi dice che c’è “chi mostra poca attenzione ai problemi ambientali” ed infine ne affida la pulizia ai volontari di Legambiente…

Sentite questa simpatica storiella, pubblicata… a puntate sul sito del Corriere.



1)
Mercoledì 7 settembre, ci scrive un lettore che si firma “Gennaro Esposito, netturbino”.
Ecco cosa dice:
«Ancora i galoppatoi, croce e delizia, forse più croce, anzi solo croce dei sannicolesi, alla ribalta.
E’ nota la polemica sollevata per la realizzazione delle piste ciclabili, sulla quale, forse, non è il caso di ritornare, ma l’Amministrazione Comunale ce la sta mettendo proprio tutta per far dimenticare ai sannicolesi, e non solo, l’importanza storica che hanno e la bellezza che forse un tempo avevano, e non certo per merito dei politici.
Qualche giorno fa si è proceduto al periodico, ma forse è meglio parlare di occasionale e saltuario, taglio delle erbacce, che, perennemente, ricoprono i fossati lungo i galoppatoi est ed ovest. Fin qui niente da dire, anzi fa piacere che qualcuno, lassù al primo piano del Palazzo, se ne ricorda quando, probabilmente, l’erba è talmente alta da non riuscire a vedere il galoppatoio opposto. Ma, puntualmente, al taglio dell’erba non fa seguito la pulizia di tutto quello che viene alla luce dopo il taglio stesso. C’è di tutto, da pneumatici a bottiglie, da sacchetti di immondizia già visitati dai topi a cartacce di ogni genere che, cittadini locali e di passaggio, depositano con molta cura preoccupandosi che tutto sia nascosto dall’erba, quando è alta. Ebbene, qualcuno si chiederà se non è meglio, a questo punto, lasciare l’erba alta a mò di steppa siberiana, invece di lasciare in bella mostra tutto quello che affiora.
Ci vuole poco, caro Assessore competente, ci vuole poco, forse solo un rastrello e un sacchetto di plastica, in attesa della tanto auspicabile “riqualificazione” dei due galoppatoi, per far vedere che San Nicola la Strada, anche se solo in queste piccole cose, merita l’appellativo di Città.
Si spera, intanto, che, per ovviare a tutto questo, non si stia aspettando la prossima giornata dedicata alla pulizia delle città ad opera di volontari…».

2)
Lo stesso lettore, qualche settimana dopo, ci fa pervenire un’altra lettera, che il Corriere pubblica on line il 22 settembre:
«Lo avevamo profetizzato non più tardi di una settimana fa, a proposito della pulizia, o, meglio, della non pulizia dei Galoppatoi…:”Si spera che, per ovviare a questo, non si stia aspettando la prossima giornata dedicata alla pulizia delle città ad opera di volontari”…
Purtroppo però, il timore, espresso con una punta di sarcasmo e ironia, ma anche con la convinzione che ciò non avrebbe mai potuto verificarsi, si è dimostrato fondato.
Infatti, qualche giorno fa, è stata ufficializzata l’adesione di San Nicola la Strada alla manifestazione ambientale denominata “Puliamo il Mondo”, che si prefigge il reclutamento di volontari per la pulizia delle nostre città, là dove, aggiungiamo noi, non provvedono le amministrazioni locali.
E non è tutto. Profezia delle profezie, guarda caso, la zona prescelta da ripulire è proprio il Viale Carlo III con annessi Galoppatoi che, ad arte e con sfacciata premeditazione, sono stati preventivamente “tosati” nei giorni precedenti. Fin qui, va bene, o quasi, perché, in ogni caso, è da lodare l’iniziativa di Legambiente, che, però, suona  e deve suonare come una denuncia di inefficienza nei confronti di chi è preposto alla pulizia delle città e non fa il proprio dovere, sindaco, assessore o spazzino che sia; ma c’è, invece, molto da discutere sull’enfasi con cui il capo dell’amministrazione ha sposato la manifestazione, dichiarando testualmente “La nostra iniziativa vuole sensibilizzare e coinvolgere chi mostra poca attenzione ai problemi ambientali. Aderiamo numerosi, dimostrando di voler bene alla nostra città e di rispettarla”.
Cosa si può aggiungere.…Pudore zero spaccato! Intelligenza politica latitante! Ipocrisia alle stelle!
Ma noi siamo generosi per…natura.
…“La nostra iniziativa…”…Bah!...A parte il fatto che non è vostra, cari signori che dovreste “governarci”, ma la sfruttate a vostro uso e consumo, vorremmo vedere cosa succederebbe se nessun volontario aderisse all’iniziativa….
E’ facile addebitare ad altri la mancanza di rispetto per l’ambiente; è fin troppo comodo sparare nel mucchio. I nostri cari amministratori forse dimenticano che devono essere loro i primi a dimostrare attenzione ai problemi ambientali e non la dimostrano certo se è vero che il territorio comunale è disseminato di piccole discariche abusive, strade abbandonate a se stesse e coperte di rifiuti... e fermiamoci qui. Non c’è mica da vantarsi se si spera nei volontari dell’ecologia per pulire un gioiello come il Viale Carlo III, che è ormai ridotto al minimo storico in fatto di manutenzione e pulizia.
A voler essere cinici, spereremmo che nessun volontario aderisse all’iniziativa per far capire, a chi è preposto, che anche il volontariato ha aperto gli occhi e non vuole essere più sfruttato e strumentalizzato.
Ma questa è un’altra storia…»

3)
Per la cronaca, il 25 settembre numerosi pulitori volontari si sono sostituiti all’amministrazione e hanno rimesso a nuovo i sudicissimi canaloni del Vialone. Un grazie di cuore a tutti loro e un “Vergognatevi!” ai condomini del Palazzo.



 
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